8 ristoranti romantici a Milano da provare assolutamente
Dai Navigli a Brera, i ristoranti romantici a Milano non mancano: ecco 8 ristoranti perfetti per una cena a due ad alto tasso d'amore
Quando si parla di ristoranti sono due le cose che contano. Ancora di più se si parla di ristoranti romantici: l'atmosfera e il menù.
Ecco perché nel fare una selezione tra i migliaia di locali di Milano abbiamo fatto caso a incrociare questi due elementi ad alto tasso di pathos.
Il risultato sono questi 8 indirizzi a cui abbiamo aggiunto un vezzo in più: il consiglio degli chef su quale sia il piatto più romantico per lei e per lui.
Per un primo appuntamento, un anniversario, un’occasione speciale, ecco i migliori ristoranti in città per trascorrere una serata romantica a base di sguardi e di chiacchiere a bassa voce, occhi negli occhi e, naturalmente, di buon cibo!
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Ristorante Mimmo Milano
Via Giuseppe Sirtori, 34
D'inverno un caminetto scoppiettante scalda l'ambiente e crea l'atmosfera.
D'estate, invece, è la terrazza riservata e illuminata con candele e lanterne l'angolo di pace e di relax nel cuore di Milano.
Da Mimmo Milano il menù cambia ogni tre mesi, per seguire la stagionalità dei prodotti offerti, tutti di alta qualità e selezionati con cura dal giovane chef Andrea Marinello. Ma in carta lo chef ha deciso di mantenere fisse due signature. Le stesse che consiglia alle coppie di innamorati che mangiano da lui.
Il piatto romantico per lei è il Tiramisù Milanese, preparato con savoiardi fatti in casa come vuole la tradizione e un’aggiunta speciale. Il tocco di milanesità è nel mascarpone, insaporito allo zafferano. Il dolce è servito scomposto.
Il piatto più romantico per lui è lo Spaghetto Alcalino, particolare perché a PH basico. La pasta è Cavalier Cocco, mantecata con una crema di pistacchi dolci al naturale, un pizzico di peperoncino e uno zester di lime.
Ristorante Il Mosto Selvatico
Via Cesare da Sesto, 13
A metà strada tra le Colonne di San Lorenzo e la Darsena, Il Mosto Selvatico è un ristorante grande nelle dimensioni, ma per natura intimo, raccolto e accogliente.
Con un'anima da trattoria milanese e una vocazione glamour. Ognuna delle cinque sale è realizzata con il suo stile di arredo e di decoro.
In tavola lo chef e titolare Nicola Colella porta la sua terra d’origine, la Puglia, reinterpretando con estro e creatività una cucina tradizionale a base di verdure e di prodotti semplici, di spezie per esaltare i sapori, di paste, risotti, zuppe, carni e pesce (sempre freschissimo). Il tutto accompagnato da una carta di vini che è il fiore all’occhiello di questo posto.
Il piatto più romantico per lei è un tris (afrodisiaco) di tartare di scampi, ricciola e tonno rosso con germogli di zafferano e foglie di ostrica.
Il piatto più romantico per lui i tagliolini di pasta fresca con gambero rosa di Gallipoli e polpa fresca di riccio di mare.
Ristorante Tre Cristi
Via Galileo Galilei, 5, Angolo Via Marco Polo
Ogni piatto porta il nome di una zona di Milano: da Brera a Isola, da Porta Nuova a Città Studi, senza dimenticare la periferia con il rione di Dergano.
In nome della tradizione e della qualità degli ingredienti, dell’ambiente e dell’eco sostenibilità lo chef Franco Aliberti utilizza in toto gli ingredienti, anche le parti meno nobili, trattandoli con la sua innata curiosità e voglia di sperimentare. L’ambiente elegante e raffinato offre “solo” 35 coperti.
Lo spazio ampio a disposizione fa si che ogni tavolo risulti adeguatamente separato dall’altro. Così da garantire riservatezza e intimità alle coppie che vogliono godersi la propria esperienza gastronomica in un tet-a-tet gustoso e stuzzicante.
Il piatto più romantico per lei è il Portanuova, a base di cavolo cappuccio viola, trota affumicata, panna acida Sarpi e ravioli. Un piatto ricco, completo e, assicura lo chef, il più elegante in carta.
Il piatto più romantico per lui è il Città Studi, un biancostato rosolato a fiamma alta sulla griglia a carbone, in seguito marinato e cotto al cartoccio il forno a 120° per una notte. Il giorno dopo è sgrassato, sfibrato, ricomposto e grigliato una seconda volta. Con le ossa si prepara la salsa che accompagna il piatto.
Ristorante Piazza Repubblica
Via Aldo Manuzio, 11
Per chi lo conosce bene e lo frequenta spesso, il Piazza Repubblica, a due passi dall’omonima piazza milanese, è un luogo familiare, che ha il profumo e l’atmosfera della cucina di casa.
Il suo plus è quel tocco unico e inimitabile di innata milanesità, che si svela e rivela nella sobria eleganza degli arredi e dei dettagli, nell’intimità creata dalle luci soffuse, nella musica d’ambiente, nel servizio estremamente curato e professionale. Il menù proposto dal giovane chef Alex Brambilla è vario e mixa piatti della tradizione lombarda e meneghina a proposte più ricercate e innovative.
Uno speciale menù a base di tartufo bianco è disponibile solo per un tempo limitato, quando la stagione lo permette.
Il piatto più romantico per lei è la capasanta planciata, polenta bianca, topinambur arrostito e acqua di melograno.
Il piatto più romantico per lui è un petto d'anatra arrostito, sedano rapa, cremoso di granoturco e barbabietola in cialda.
Osteria di Porta Ciccia
Ripa di Porta Ticinese, 51
La semplice e sobria eleganza di un ambiente curato nei dettagli, la buona cucina tipica delle osterie di una volta. E, in più, un tocco gourmet.
Le proposte della cucina sono moderne e innovative, i piatti sono leggeri e vivaci. Ricette regionali e ingredienti utilizzati raccontano la terra di provenienza della chef Tiziana Branca, la Puglia, da dove arrivano le cicerchie, le cime di rapa e i gamberi rosa di Porto Santo Spirito, i taralli tipici (sbriciolati negli Spaghetto aglio, olio e peperoncino), l’alloro.
La carne invece è piemontese e il risotto con pistilli di zafferano e dadolata di ossobuco in gremolada è un gentile omaggio a Milano, la città l’ha accolta.
Il piatto più romantico per lei è la Ceviche di Ricciola con riso Venere, Guacamole, Gazpacho ai Lamponi e Tropea in agrodolce.
Il piatto più romantico per lui sono i tagliolini di Barbabietola con Alici, pane croccante al Finocchietto e Cavolfiore.
Ristorante Valhalla
Via Gaetano Ronzoni, 2
Una cena romantica per coppie di guerrieri valorosi come vichinghi… almeno a tavola!
Valhalla è il primo ristorante vichingo italiano a Milano, a pochi passi dalla Darsena.
Dalla cucina lo chef Mauro Molon propone una scelta di selvaggina cotta alla brace o con la tecnica della bassa temperatura. Si pasteggia con idromele, birre artigianali e buon vino di piccoli produttori.
Ogni piatto ha un divertente nome vichingo, che richiama la mitologia di Odino, mentre l’ambiente è ispirato al mondo sensibile del Miðgarðr. Pelli, elmi e scudi alle pareti evocano le atmosfere dell'Ásgarðr, il Valhalla appunto, dimora eterna per gli eroi caduti gloriosamente in battaglia.
Il piatto più romantico per lei è la tartare d'agnello marinato al cassis e ribes nero, maionese affumicata e mandorle.
Il piatto più romantico per lui è lo Stinco di vitello e radicchio tardivo.
Ristorante Carminio
Via Del Carmine, 3
Magari non è esattamente il ristorante più romantico di Milano, ma di sicuro è un luogo che propizia l’amore: «qui sono nati (e nascono) molti nuovi amori, lo chef cucina con amore, gli ospiti mangiano condividendo i piatti», dice la titolare Adele.
Un po’ locanda e un po’ trattoria, un po’ bistrot e un po’ latteria, Carminio ha il fascino e il calore di una casa.
In cucina lo chef Giovanni Costantino usa prodotti degli orti, delle cascine e degli allevamenti appena fuori città, e con semplicità li trasforma in cibi sani e gustosi.
Il menu cambia spesso, in base alla stagionalità dei prodotti. Per innamorati o per innamorarsi lo chef consiglia…
Il piatto più romantico per lei gli gnocchi di barbabietola saltati con caprino fresco e baby spinach guarniti con granella di noci.
Il piatto più romantico per lui il bollito di biancostato accompagnato dalla sua salsa verde, una polenta alla curcuma e il lime.
Fioraio Bianchi
Via Montebello, 7
Tra fiori che si possono acquistare e portare a casa, e sapori da gustare, nella vecchia Brera Fioraio Bianchi è un ristorante che somiglia a un bistrot parigino, con pezzi di arredamento originali in stile retrò, golosità ricercate, ma leggere.
I colori caldi e le pareti délabré creano un contrasto romantico, intimo e unico con il cotto a vista e i tavolini di ferro battuto. L’accento francese di René, il direttore di sala, e il tocco dello chef Robbie Pepin, pluripremiato braccio destro di Alain Ducasse, completano l’allure da bistrot di una volta.
Al Fioraio Bianchi Caffè si va a pranzo, a cena e per fare due chiacchiere in tutta tranquillità davanti a croissant e frolle accompagnate da un caffè prima di cominciare la giornata, o per condividere un calice di vino all’aperitivo a fine lavoro. Il menù varia ogni mese, le proposte sono un piacevole incontro di tradizione e materie prime italiane con un tocco internazionale.
Il piatto più romantico per lei gli involtini di spada del Fioraio.
Il piatto più romantico per lui è il carrè d’agnello, zucca rifatta e mandorle con sughino di zucca arrosto.
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