Ristoranti da primo appuntamento a Roma (se volete averne un secondo)

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Dalla cena al brunch, 10 ristoranti da primo appuntamento a Roma se volete avere buone probabilità di organizzarne un secondo

Primo appuntamento: e ora dove si va? Paradossalmente, in una grande città come Roma i locali sono pressoché infiniti, motivo per cui poi non si sa mai dove andare a mangiare.

Per chi ama il sushi ma non sa distriscarsi all'interno della giungla degli all-you-can-eat c'è Otosan, un locale che propone cucina tipicissima giapponese, ma ci sono chicche anche per chi ama la birra artigianale e per chi invece preferisce un brunch: come al Duke's, dove tutto viene portato al tavolo e non esistono infelici buffet. 

A La Terrazza, all'interno dell'hotel Eden, la cena è stellata e panoramica per chi vuole davvero fare colpo, mentre intimissima è l'atmosfera in locali gourmet come Perpetual. All'Osteria dell'Ingegno si mangia accanto a un caminetto acceso, Trattoria Pennestri è l'ideale per chi ama la buona cucina romana e Madre è un romanticissimo giardino. Indecisi tra cena e dopo cena? Scegliete Caffè Propaganda: dopo un cocktail e un piatto da bistrot passeggiate intorno al Colosseo.

E non è finita qui. Ecco quindi 10 locali e ristoranti perfetti per un primo appuntamento (e non solo).

(Continua dopo la foto)

giulia restaurant

Giulia Restaurant

Centro/via Giulia - lungotevere dei Tebaldi, 4A

In un ambiente a metà tra l'elegante e il classico, con sprazzi di colore, lo chef Pierluigi Gallo vi saprà stupire con piatti realizzati con ingredienti mediterranei ma che giocano con cotture meno canoniche: non perdete i primi piatti (soprattutto lo gnocco ripieno con spuntature): sono da leccarsi i baffi, come anche, tra gli antipasti, la tiglia in carrozza con alici e limone arrosto.

Ci arrivate comodamente anche dopo una passeggiata nel centro storico, Campo de' Fiori e piazza Trilussa sono a due passi, per esempio.

E per un'atmosfera ancora più romantica, affittate la camera al piano di sopra, che ha anche un ponticello sospeso: in primavera e in estate la cena ve la serviranno direttamente lì.

trattoria pennestri

Trattoria Pennestri

Ostiense - via Giovanni da Empoli, 5

La tradizione romana e laziale nel piatto. Questa trattoria dall'arredamento curato è perfetta per un primo appuntamento informale ma dove nulla viene lasciato al caso: chiedete uno dei tavoli per due più intimi e ordinate i tagliolini di ragù con faraona, nocciole e timo o una classica carbonara, per poi proseguire coi succulenti secondi e col dolce della casa al cioccolato fondente che vi rapirà il palato.

duke’s roma

Duke's

Parioli - viale Parioli, 200

Uno dei ristoranti più frequentati di Roma diventa, con la sua cucina e col suo arredamento curato, anche il posto perfetto dove l'appuntamento avviene...di giorno: la domenica, quindi, sedetevi a tavola per il brunch (in primavera è ancora più bello nel giardino).

Da buonissimi croissant e pane fatto in casa accompagnati con crema alle nocciole e marmellate homemade fino a uovo cotto in bassa temperatura, salmone marinato, cous cous e tanto altro: tutto viene portato al tavolo. Come un pranzo o una cena veri e propri, insomma: nessun buffet scomodo e affollato. E la musica, poi, è rilassantissima.

Hotel Eden Roma – La Terrazza

La Terrazza

Centro/Veneto - via Ludovisi, 49

Chi vuole stupire, può scegliere la cucina dello chef stellato Fabio Ciervo: all'ultimo pianno dell'hotel Eden si mangiano piatti gourmet con vista panoramica sul cuore di Roma.

La scelta è perfetta se condividete la passione per la cucina: lasciatevi guidare dal percorso di degustazione e concludete la serata in uno dei diversi ambienti dell'hotel. Magari su un divano a chiacchierare, accompagnati da una buona bottiglia di vino.

osteria dell’ingegno

Osteria dell'Ingegno

Corso Trieste - piazza di Pietra, 45

Il clima familiare di questo localino è l'ideale per chi cerca un posto intimo e caloroso per il proprio primo appuntamento.

Chiedete il tavolo davanti al caminetto, per creare un'atmosfera intima scegliete tra i piatti del giorno, scritti su una lavagnetta, o su quelli forti del menù, come il calamaro mollicato e arrostito ai ferri servito con il suo nero.

Ma la scelta è varia e sono diversi i piatti per vegetariani: un motivo in più per andarci, se non conoscete il regime alimentare di chi volete portare a cena fuori per la prima volta.

caffe propaganda

Caffè Propaganda

Colosseo - via Claudia, 15

Se pensate che una cena sia troppo impegnativa, ma che viceversa un buon cocktail sia troppo poco, optate per un locale dove bere e mangiare vanno di pari passo. Come Caffè Propaganda, che - proprio davanti al Colosseo - vi permetterà poi di intraprendere una passeggiata per chiacchierare del più e del meno.

Così, dopo esservi seduti, ordinate taglieri di salumi e formaggi o piatti da bistrot: dai classici primi romani ai tortelli ripieni di piselli con ragù di seppia profumato al limone. Locali sulla stessa tipologia sono La Zanzara e Madeleine.

perpetual

Perpetual

Labicano - piazza Iside, 5

Arredamento curatissimo e mise en place piacevolmente minimalista contribuiscono a rendere intima l'atmosfera di questo ristorante dalle luci soffuse. Rimarrete affascinati dalle luci firmate Davide Groppi, dai dettagli in legno, dagli ampi spazi e dalla cucina a vista non appena si entra.

Optate senza ombra di dubbio per il menù degustazione: tra le portate, le animelle di vitello, gel di prosciutto, salvia e foglie di salvia e il tortello di scampo che si scioglie in bocca vi rapiranno il cuore. 

otosan

Otosan

Nemorense - via Nemorense, 101

Facendo un raffronto con gli all-you-can-eat, non sono molti i ristoranti che propongono cucina giapponese autentica - e quindi non fusion o rivisitata. Otosan, fortunatamente, può venire in soccorso di chi al primo appuntamento vuole proporre una cena a base di sushi, senza però rischiare di fare una figuraccia con un menù illimitato, di cui risente anche la qualità. 

La cucina è quella dell'area del Kansai ed entrare qui vi immergerà in un'atmosfera tipica degli izakaya. Da non perdere gli okonomiyaki.

osteria birra del borgo

Osteria di Birra del Borgo

Prati - via Silla, 26

L'indirizzo perfetto per far colpo su chi apprezza particolarmente la birra artigianale. Qui la scelta è ampissima e anche sui piatti c'è l'imbarazzo della scelta: abbinate malti e luppoli a golosa pizza in teglia, alla pala, al calzone o alla focaccia, oppure per un'esperienza più accattivante e meno sbrigativa puntate alla cucina. 

Scoprirete così che la birra si abbina perfettamente anche a una tartare coi pioppini, ai tonnarelli con sugo di polpo, broccoletti e stravecchio di polpo, al galletto con zucca e patate o al baccalà con funghi arrosto.

Madre

Madre

Monti - largo Angelicum, 1A

Ecco uno di quegli indirizzi che una volta entrati fa dire "wow". Tra colori sgarcianti e piante ovunque, Madre è il ristorante perfetto per chi vuole davvero fare colpo.

Il menù è vario e prevede anche portate informali ma ben presentate e sempre variopinte, come per esempio le ceviche (di pesce, di carne, veggie), il taco di costine di maiale o di tonno marinato, pizze, succulenti maritozzi salati e sal y parrilla, che può essere una formula molto carina per condividere il pasto: piccoli tranci di pescato del giorno vengono cotti a piacimento su una griglia rovente portata direttamente al tavolo. Stessa storia per la carne di pollo e agnello, che arriva su un mini barbecue. C'è anche un menù lunch, se preferite.

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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Progetto-senza-titoloNatale Cotechino
Il piatto delle Feste per eccellenza vi stupirà: ecco perché.

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.

In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate. 

Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.

Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.

E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.

Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella. 

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Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.

Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.

Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.

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Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).

E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!

Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo. 

Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95