Perché tutti stanno parlando della dieta della pasta (e cos'è)
Con l'arrivo della bella stagione e l'aumentare delle temperature torna il tormentone delle diete, ma quest'anno c'è una novità: a far parlare di sé è la dieta della pasta, che una volta tanto consente di mangiare bene e in modo equilibrato permettendo al corpo di (ri)mettersi in forma e in salute in modo del tutto naturale (e dunque solo se l'organismo ne trae effettivamente giovamento).
Nonostante la pasta sia spesso demonizzata (da chi non ha basi nutrizionali più che altro), consumata in maniera sana ed equilibrata è la migliore amica della salute e laddove ce ne sia bisogno permette di dimagrire senza sforzo e senza rischiare di ricorrere a diete poco o per niente bilanciate.
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Dieta della pasta: cos'è e perché funziona
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Cos'è e come funziona la dieta della pasta
La dieta della pasta, come da nome, prevede il consumo quotidiano di pasta.
Spaghetti, penne, farfalle, fusilli... la pasta può essere abbinata a un’infinità di condimenti come olio extra vergine d’oliva o di semi, sugo di pomodoro, legumi, verdure, pesce, carne, formaggio. Insomma: nulla è off limits.
Le uniche due cose a cui fare attenzione sono le quantità e i condimenti: la dieta della pasta si basa sull’assunzione di un massimo di 80 g di pasta al giorno, tutti i giorni per circa un mese.
Dimagrire mangiando pasta
Dimagrire mangiando pasta è un metodo estremamente sano e nutrizionalmente corretto per perdere gli eventuali chili in eccesso.
Secondo gli esperti, infatti, la dieta della pasta funziona perché è ricca e varia; in grado di soddisfare l'apporto di zuccheri, carboidrati, proteine, verdura e grassi, da preferire quelli vegetali.
Oltre al suo profilo nutrizionale, la pasta ha anche interessanti contributi metabolici; motivo per cui è considerata un alimento ideale per la dieta.
3 regole da seguire
Se volete provare la dieta della pasta basta seguire tre regole.
**La pasta non fa ingrassare, se la mangiate così**
Uno, la cottura deve essere al dente così da rendere il piatto più digeribile. Inoltre, una volta cotta, la pasta andrebbe sciacquata per eliminare i residui di amido in eccesso. Se possibile, meglio scegliere la pasta integrale perché ricca di fibre che vi aiuteranno a sentirvi pieni più a lungo e a favorire la motilità intestinale.
Bisogna poi preferire sughi semplici, leggeri e salutari: quindi niente piatti di carbonara e amatriciana, la pasta va condita con abbondanti verdure, pesce o legumi, conditi con un cucchiaio di olio extravergine di oliva per persona. Scoprirete che sostituendo il sugo con un condimento a base di verdure e proteine il piatto aumenterà di volume (con conseguente aumento di sazietà e soddisfazione), senza aumentare l'apporto di calorie in eccesso.
Infine, la pasta va mangiata senza il secondo, che andrà spostato al pasto successivo. Questo perché come dicevamo il condimento stesso della pasta deve contenere tutti i nutrienti, dunque verdure e proteine, e in questo modo si avrà consumato un piatto unico ben bilanciato.
Nel secondo pasto della giornata, a voi la scelta se si tratta del pranzo o della cena, sarà da preferire un secondo altrettanto semplice e salutare.
Potete optare per esempio del pesce con verdure e del pane, o una minestra di verdure e legumi, o della carne magra con patate e verdure.
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