L'idratazione è fondamentale per il benessere dell'organismo. Cosa succede quando si beve poco (o troppo poco)? Ecco rischi e segnali da non sottovalutare
Gli esperti lo ripetono come un mantra: sempre bere almeno 2 litri di acqua al giorno.
Questa raccomandazione vale soprattutto in estate, quando, a causa delle alte temperature, l'organismo tende a perdere più liquidi, ma anche nella stagione fredda, durante la quale spesso ci si dimentica di idratarsi perché non si è assetati.
Il corpo, infatti, è composto all'incirca dal 60% di acqua (ma la percentuale può variare in base a età, sesso, metabolismo e quantità di grasso accumulato) e se questo elemento vitale viene a mancare (anche di poco), salute e benessere iniziano a risentirne.
Ecco, quindi, cosa succede se si beve troppa poca acqua e riconoscerne i sintomi per correre ai ripari al più presto.
(Continua sotto la foto)

La pelle “tira”
Se il corpo è disidratato, la pelle si secca, inizia a “tirare”, può presentare piccole squamette e talvolta prude.
In questi casi non ci sono creme, gel o lozioni che tengano: l'unico modo per ripristinare l'elasticità cutanea, che viene a mancare in assenza di un adeguato apporto di liquidi, è idratare il derma dall'interno.

La bocca si secca
Percepite la bocca particolarmente secca, fate fatica a mandar giù il boccone e sentite la lingua più ruvida del solito?
Questi disturbi potrebbero essere correlati proprio a uno stato di disidratazione.
Il problema va risolto al più presto perché in assenza di un adeguato quantitativo di saliva i batteri provenienti dai resti alimentari proliferano, dando luogo ad alito cattivo, carie e gengiviti.

Gli occhi prudono
A chiunque sarà capitato di pensare di avere una ciglia o un po' di trucco nell'occhio e di scoprire, invece, che non vi era alcun corpo estraneo.
Questa strana sensazione, accompagnata anche da prurito, arrossamento, annebbiamento visivo e fastidio alla luce, potrebbe essere proprio spia di disidratazione.

Si hanno mal di testa frequenti
La disidratazione porta a una diminuzione di ossigenazione cellulare, rendendo così la circolazione più lenta, soprattutto a livello cerebrale.
Il risultato? Iniziano a comparire nausea, stanchezza eccessiva e mal di testa ricorrenti.
Inoltre bere poca acqua abbassa la pressione sanguigna e questa condizione può causare capogiri e, in qualche caso, anche svenimenti.

I muscoli si indeboliscono
Poco importa se vi sparate mille ore in palestra o correte come dannate durante la pausa pranzo: se non bevete a sufficienza, i muscoli si indeboliscono anziché tonificarsi.
Quando i liquidi nell'organismo sono pochi, infatti, si verifica uno squilibrio elettrolitico: significa, cioè, che i livelli di sodio, potassio, cloruro e bicarbonato - sostanze fondamentali per il corretto funzionamento muscolare - sono alterati.
Questa condizione si riflette sulla salute del muscolo stesso, più soggetto a spasmi, crampi e traumi.

L'intestino è in subbuglio
Se i liquidi presenti nel corpo scarseggiano, anche l'espulsione degli scarti alimentari diventa più complicata.
La disidratazione, quindi, favorisce uno stato di costipazione generale, caratterizzata anche da dolori addominali, crampi, brontolii di stomaco.

Le forze vengono a mancare
Se l'acqua all'interno dell'organismo viene meno, le cellule rallentano la propria attività e generano meno energia.
Questo processo, di conseguenza, causa stanchezza eccessiva (la sensazione è simile a quella avvertita durante i cambi di stagione, per intenderci), sonnolenza, affaticamento, mancanza di forze e di concentrazione, svogliatezza.
© Riproduzione riservata