4 regole per preparare il poke a casa
Poke è l'insalata di pesce crudo di origine hawaiana che negli ultimi anni ha conquistato il mondo, al punto da essersi guadagnato anche una giornata dedicata (il 28 settembre, giorno in cui si festeggia appunto il poke day).
In poco tempo infatti ha raggiunto un ruolo di spicco all’interno del panorama food internazionale ma anche italiano, entrando a tutti gli effetti sul podio dei piatti più ordinati, soprattutto a domicilio.
Secondo Deliveroo, dal 2015 ad oggi sono ordinate in Italia un numero di poke bowl che copre una superficie di 33.500 mq, pari a quella dell’intero Stadio Olimpico di Roma.
La ricetta del poke perfetto? Semplice: riso bianco, salmone, avocado, cipolla croccante, mandorole e salsa di soia. È questo il mix che emerge da un sondaggio lanciato da Deliveroo sui suoi canali social, nel quale ha chiesto agli utenti di scegliere gli ingredienti preferiti per comporre il poke ideale.
Perfetto per un pranzo salutare quando si è al lavoro o in compagnia degli amici nel weekend, il poke è la
soluzione ideale per un pasto veloce, ma al tempo stesso gustoso e mai monotono, grazie alle numerose combinazioni di ingredienti.
Secondo i dati raccolti da Just Eat, a guidare la crescita del poke come uno dei piatti prediletti dagli italiani, infatti, è in primis la possibilità di personalizzare e comporre la propria bowl secondo i propri gusti, dalla dimensione, agli ingredienti fino al topping. È la versione personalizzata, infatti, quella più ordinata, con oltre 279.000 kg e un incremento del +250% rispetto all’anno scorso.
La ricetta originale prevede tonno crudo, condito con shoyu (salsa di soia giapponese) e guarnito con vari condimenti. Tuttavia, oggigiorno si possono trovare tantissimi tipi di poke diversi, da quelli con salmone o gamberi a quelli con pollo o tofu.
Se volete provare a farlo a casa, ecco tutto quello che dovete sapere (altrimenti fate sempre in tempo a ordinarlo in delivery).
Poke fatto in casa: 4 consigli da seguire
(Continua sotto la foto)
1. Sbizzarritevi con la base
La ricetta classica del poke prevede l'utilizzo di riso bianco. Ma ci sono molte altre possibili basi per una poke bowl. Potete scegliere tra cereali, tra cui quinoa o il cous cous, ma anche soba noodles o verdure a foglia verde.
Potete anche decidere di combinare più ingredienti e avere una base che è un misto tra cereali e verdure. Insomma, sbizzarritevi nella scelta.
2. Optate per le proteine che più vi piacciono
Sebbene il poke sia spesso preparato con tonno crudo tagliato a cubetti, scegliete le proteine che più vi piacciono.
Potete infatti usare la tartare di salmone o i gamberi cotti. Oppure preferire opzioni vegane come il tofu, i funghi cotti (soprattutto quelli portobello e shiitake) e persino le barbabietole. Sbizzarritevi.
3. Aggiungete ingredienti di diversa consistenza
Qualsiasi sia la base da voi scelta e indipendentemente dal fatto che contenga o meno pesce, dovreste sempre aggiungere croccantezza al vostro poke. Il trucco è quello di usare ingredienti di diversa consistenza.
Scegliete ingredienti come alghe (come il furikake o il wakame), edamame, uova di pesce oppure noci (quelle di macadamia funzionano bene) per qualcosa di più croccante. Di contrasto, inserite anche ingredienti più "morbidi"; come cipolle, funghi, asparagi di mare, ma anche kimchi tritato, avocado e mango.
4. Condite con cura
Potete scegliere di condire il vostro poke con le salse che più vi piacciono ma attenzione a non soffocare il sapore di tutti gli ingredienti che avete appena preparato.
Potete provare i classici condimenti: aceto di riso e salsa di soia. Oppure scegliere una salsa piccate o una più cremosa, come la maionese. Potete poi guarnirlo con alga limu e alga inamona schiacciata (che se non trovate al supermercato può essere sostituita con macadamia o anacardi tostati e tritati), e una spolverata di semi di sesamo. E se volete dargli quel tocco in più potete usare cipolle, zenzero, peperoncino o una spremuta di agrumi.
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