Dove fare colazione a Milano: 6 bar e pasticcerie da provare asap

Di bar e pasticcerie golosissime dove fare colazione a Milano è piena. Ognuno ha il suo preferito, che sia la caffetteria sotto casa o quella in cui andare appositamente per farsi una coccola nel weekend.
Ma ci sono alcuni locali che se siete amanti della colazione (o della merenda a ben vedere) dovreste davvero provare, perché hanno avuto un'idea originale, per la cura che ci mettono anche solo nel preparare un cappuccino o per le tante alternative che propongono.
Ecco la nostra selezione su dove fare colazione a Milano se cercate una colazione fuori dall'ordinario.
Bar e pasticcerie dove fare colazione a Milano
(Continua sotto la foto)
Loc - Biscotti a 180°
Da fuori si scorge a malapena. Una piccola vetrina con giusto l'insegna e due tavoli alti per appoggiarsi all'esterno. Dentro si apre un mondo, di biscotti e non solo.
Due fratelli, Marco e Martina, hanno dato vita a questo bar-biscottificio che è anche molto di più. A colazione potrete trovare una scelta infinita appunto di biscotti, che potete poi anche acquistare. Si va dai Loc, dischetti di semplice pasta frolla, a ricette più elaborate, come quelli con gocce di cioccolato e caramello salato o al cacao e pistacchio.
Tante le versioni senza glutine e le edizioni limitate che seguono le stagioni. E poi torte e croissant farciti al momento (c'è anche la nutella al pistacchio).
Dove: via Cola di Rienzo 28
Pan
Il nome deriva dallo Shokupan, il tipico pane al latte giapponese dalla forma a bauletto. Ma questo locale non è catalogabile in una sola categoria. Non è una panetteria, né un classico bar.
Nasce "come punto di incontro di più culture, l’intreccio di visioni opposte delle persone che lo hanno creato e che ci lavorano giornalmente".
Aperto da colazione fino al pomeriggio alle 17, per la colazione propone forse i migliori pain au chocolat e pain suisse di Milano. Da abbinare alla classica caffetteria o a una delle varianti al matcha (da provare, sempre al matcha, la cheesecake, in foto).
Dove: via Leopoldo Cicognara 19
Pasteis&Cafè
Chiunque sia stato in Portogallo avrà assaggiato almeno una volta i pasteis, i tipici dolcetti di sfoglia e crema pasticcera. Forse non tutti sanno che anche a Milano esiste un angolo di Portogallo.
Uno spazio in cui sentirsi avvolti dal colore delle maioliche e dai sapori del paese iberico. Oltre ai pasteis sfornati frechi ogni giorno (da provare rigorosamente con una spolverata di cannella sopra), è possibile provare altri piatti tipici, sia dolci che salati (dal bolo de mel ai pasteis de bacalhau).
Dove: via Carlo Farini 53
Pasticceria Clivati
Se entriamo nell'ambito delle classiche pasticcerie, una menzione va fatta per la Pasticceria Clivati, a Milano dal 1969. Interamente ristrutturata qualche anno fa, è diventato un luogo in cui rilassarsi tra un maritozzo e un cappuccino. Ma anche per un tè al pomeriggio o un aperitivo.
Tornando ai maritozzi, oltre alla variante classica con la panna, ci sono anche quelle con il cuore alle creme. E poi monoporzioni di torte, micropasticceria, brioche e croissant. Da godere all'interno del locale, circondati dalle mongolfiere che tappezzano le pareti, o nel dehor.
Dove: viale Coni Zugna 57
Onest
Un luogo insolito, dal carattere deciso. Onest rispecchia perfettamente il suo nome. E lo si capisce subito quando si chiede anche solo il caffè. Qui infatti vi verrà servito il caffè solo in versione “completa”, in singola origine, solo arabica e rigorosamente senza zucchero.
Sarà possibile anche provare gli special coffee, dei filtrati che cambiano periodicamente (serviti in bric di vetro ed esteticamente più simili al caffè americano).
E poi flatty, matcha e tanta scelta di croissant e brioche. Se siete amanti della cannella non potete non provare il bun.
Dove: via Gerolamo Turroni 2
I dolci di Namura
In zona Cenisio si trova questa pasticceria senza fronzoli, vecchio stampo nell'estetica, ma molto avanti in fatto di preparazioni e offerta.
Qui infatti potrete trovare una selezione ricca di prodotti vegani: torte, pasticchini, brioche, frolle con marmellata, praline. Insomma, un intero menu ideale per tutti. La passione è evidente anche nei piccoli dettagli. E nei periodi festivi (Natale e Pasqua) è possibile anche provare colombe e panettoni in versione veg.
Dove: via Castelvetro 16
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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
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