Quando registra carenza di ferro, l'organismo lancia chiari campanelli d'allarme da non sottovalutare assolutamente. Ecco quali sono e i rimedi naturali
Il ferro è un minerale fondamentale per l'organismo: contribuisce alla formazione dell'emoglobina, una proteina dei globuli rossi che ha il compito di trasportare l'ossigeno nel sangue per rifornire muscoli, tessuti e organi.
Quando c'è una carenza di ferro, a causa di un'alimentazione sbilanciata, di abbondanti perdite ematiche e di problemi di assorbimento, la produzione di emoglobina inizia a scarseggiare e viene meno la circolazione dell'ossigeno.
L'organismo, dal canto suo, ci avverte che qualcosa non va, inviando una serie di campanelli d'allarme. Ecco quali sono e come porvi rimedio.
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Ci si sente sempre stanche
Se ci si sente sempre stanche, spossate e prive di energie senza motivo, bisognerebbe drizzare le antenne: dietro a questi sintomi si potrebbe nascondere una carenza di ferro.
Se l'emoglobina nel sangue è insufficiente, infatti, i muscoli e i tessuti non ricevono abbastanza carburante e l'organismo fa fatica a ingranare.
Per questo motivo gesti semplici, come salire e scendere le scale, appaiono quasi insormontabili.

Si avverte nervosismo alle gambe
La mancanza di ferro può causare un disturbo assai fastidioso: l'irrequietezza degli arti inferiori (anche detta Sindrome delle gambe senza riposo).
Questa condizione si manifesta con formicolio e agitazione interiore, che non permettono di tenere ferme le gambe quando si è a riposo.
Solitamente questo malessere tende a peggiorare nelle ore notturne, durante le quali gli arti sono distesi sul letto.

Si è più pallide del solito
In presenza di una carenza di ferro, l'incarnato è biancastro.
Questo accade perché l'emoglobina, che conferisce il tradizionale colore rosso al sangue, scarseggia e di conseguenza anche il tono della pelle si schiarisce.
Il pallore colpisce soprattutto il viso e le unghie.

Il cuore batte all'impazzata e si ha l'affanno
Avete notato un'alterazione del battito cardiaco, anche in condizioni di riposo?
Questo disturbo può essere legato alla carenza di ferro perché, in assenza di emoglobina deputata al trasporto di ossigeno nel sangue, il cuore deve potenziare il suo lavoro per garantire le funzioni vitali di organi e apparati.
È possibile, dunque, che si verifichino aritmie o tachicardia.
Allo stesso modo, se dopo un solo piano di scale si hanno già affanno e fiato corto in assenza di altri disturbi è probabile che si tratti proprio di una carenza di ferro.
Poiché i muscoli e i tessuti sono privati dell'ossigeno necessario per sopravvivere, il cuore pompa più sangue e la frequenza del respiro aumenta, per supplire a questa mancanza.

I capelli appaiono spenti
L'ossigeno non solo fornisce il carburante a muscoli, tessuti e organi ma migliora anche la salute del capello, favorendo il ricambio cellulare, equilibrando la produzione di sebo, apportando una giusta idratazione.
Se viene meno, quindi, anche la chioma ne risente e appare spenta, arida e compromessa.

Le unghie si rompono
Proprio come i capelli, anche le unghie subiscono i danni causati da una carenza di ferro.
La lamina ungueale si indebolisce, tanto da rompersi con facilità senza particolari traumi, e assume la cosiddetta forma a cucchiaio, cioè che si incurva verso l'alto.

Escono dei taglietti sulle labbra
Quando questo importante minerale scarseggia, ai lati delle labbra si formano le cheiliti angolari, cioè piccole fessure dolorose ed eritematose che insorgono agli angoli della bocca.

Mal di testa e capogiri
Capogiri, senso di stordimento, cefalea, vertigini: questi sintomi, specialmente se protratti nel tempo e persistenti anche dopo l'assunzione di comuni farmaci da banco, potrebbero segnalare la presenza di poco ferro nel sangue.

Rimedi naturali alla carenza di ferro
Quando si hanno i sintomi di una carenza di ferro è bene come prima risposta aggiungere alla propria alimentazione alimenti che ne sono ricchi (carne, legumi, pesce azzurro come per esempio le sardine, ma anche spinaci, bietole e verdure a foglia verde scuro).
Altrettanto importante è tenere presente che del ferro in circolo nell'organismo solo circa il 25% di quello presente negli alimenti animali e circa l'8% di quello nei vegetali viene effettivamente assorbito.
Per favorirne l'assorbimento è dunque importante assumere sufficiente vitamina C (agrumi, kiwi, verdure di colore giallo, arancione e rosso) che aiuta l'assorbimento e limitare latticini e soia.
Nel caso in cui i sintomi dovessero persistere o essere particolarmente evidenti è bene accertare i livelli di ferro attraverso esame del sangue.
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