Ecco come tradire senza farsi beccare
Tradire è sbagliato e (non solo politicamente) scorretto, ma se scegliete l’infedeltà perlomeno fatelo bene: ecco i trucchi per non farsi beccare
È inutile nascondere la testa sotto la sabbia: il rischio tradimento è all’ordine se non del giorno perlomeno del mese in (quasi) tutte le relazioni.
Coppie consolidate, legami meno seri, matrimoni che sembrano perfetti… nessuno è immune perché, spesso, il richiamo della scappatella è troppo forte per venire ignorato.
Non staremo qui a dibattere circa la moralità del tradimento, che rimane comunque un gesto politicamente scorretto, ma visto che è una strada (in salita) che in molti decidono di percorrere, se proprio dovete e volete, perlomeno fatela bene: ecco come non farsi beccare e contenere gli eventuali danni.
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Memorizzate il numero dell’amante con un nome falso
«Ok», direte, «fin qui ci attivavo anche io».
E invece no, perché non è così scontato: dategli un nome femminile se siete donne e viceversa maschile se siete uomini, e inventate una storia plausibile in riferimento a questa persona.
Solitamente è meglio attingere dall’area lavorativa, che comunque ammette l’ingresso di new entry di cui non per forza dovete parlare con la vostra dolce metà, e soprattutto giustifica eventuali messaggi arrivati in orari non canonici («No, ti giuro, questa nuova tizia in ufficio mi dà il tormento!»).
Eliminate l’anteprima del testo dalla notifiche di WhatsApp
Ma non solo, anche dai semplici sms, Telegram, Facebook Chat e qualunque mezzo di comunicazione utilizziate.
Il rischio è quello di essere a cena col proprio fidanzato – cellulare in bella mostra sul tavolo – e ricevere un messaggio di tale Serena in cui dice di volervi trovare nude nel suo letto, che campeggia in tutto il suo splendore sul vostro schermo.
A meno che non possediate una vivace e fervida immaginazione, non ve la caverete semplicemente spiegando di essere oggetto di troppe attenzioni da parte di una collega, fidatevi.
Ponetevi dei limiti telefonici
Avete seguito i due consigli precedenti?
Bene, allora adesso siete pronti anche per il terzo: sebbene il desiderio di passare ore al telefono, messaggiando il proprio amante, spesso prenda il sopravvento, fate un bel respiro e non esagerate.
In questi casi la regola d’oro è porsi dei sani limiti, specialmente se convivete con qualcun altro: trascorrere serate attaccati a uno smartphone, chattando con la «fantomatica Serena» dopo un po’ desterà dei sospetti, e sarete punto e a capo.
Se riuscite, evitate messaggi in orario serale: optate per una camomilla, una doccia fredda, un bagno o al limite uno shottino di grappa, che magari vi aiuta.
Evitate i social network
Un vecchio adagio suggerisce che quando si intraprende una storia clandestina i due amanti non debbano essere amici sui social.
Pensateci un attimo: se andate a domandare a un avvocato divorzista quale sia il mezzo principale attraverso cui «il tradito» scopre l’adulterio, lui vi risponderà con un’unica parola: Facebook.
Quindi, fatevi furbi, e nel caso foste amici già da prima che la clandestinità irrompesse nelle vostre rispettive vite, fate un passo indietro e rompete questa connessione virtuale… le possibilità di venire beccati caleranno drasticamente.
Non confidatevi con nessuno
Ma veramente, eh!
Al massimo con la vostra migliore amica o il vostro migliore amico, poi la confessione deve finire lì: per una comprovata legge sociale, infatti, le possibilità di venire beccati sono direttamente proporzionali al numero di persone al corrente della tresca clandestina.
Acqua in bocca, quindi, e poi non dite che non vi avevamo avvisati.
Non lasciatevi mai cogliere alla sprovvista
Il che, banalmente, significa che con la vostra (dolce?) metà dovete sempre avere pronta una storiella plausibile per giustificare qualsiasi ritardo, assenza, cellulare spento, chiamate perse e via discorrendo.
Cercate di prepararvela con un po’ di anticipo, e fate in modo che sia verosimile e convincente: in tal senso, evitate di includere altri personaggi – incapaci di confermare il vostro alibi – al suo interno, a meno che non si tratti dei due suddetti migliori amici.
In questi casi è bene avere un’ottima memoria, per cui dateci dentro con dosi extra di fosforo e cene a base di sushi.
Evitate i luoghi affollati
Va da sé che andare a fare l’aperitivo con l’amante nel vostro locale preferito non sia esattamente una buona idea, ma anche optare per posti centrali assai frequentati vi espone a un rischio che non è bene correre.
A meno che non decidiate di dirigervi verso i classici «peggiori bar di Caracas», in generale le relazioni clandestine non sono fatte per uscire alla luce del sole, e manco a quella della sera.
Riponete nel cassetto il vostro desiderio di romantiche cene nel ristorante fancy che ha appena aperto, o di drink in quel nuovo spazio di cui tutti parlano: per quanto lì per lì possa sembrare divertente, di certo non lo sarà dopo essere stati scoperti.
Mai a casa vostra
Anche solo per una questione di dignità: sia che conviviate col vostro fidanzato, sia che non, trasformare casa vostra nel teatro degli appuntamenti clandestini con l’amante non vi fa certo onore.
Se credete che valga il discorso del «ho fatto 30, allora faccio 31» siete decisamente fuori strada, perché – anche nel tradimento – ci si augura di mantenere un minimo di decenza: depennate perciò il vostro appartamento dalla lista dei luoghi papabili ove incontrarsi, e valutate altre alternative.
Motel con fantasiose stanze a tema inclusi.
Negate. Sempre.
Sempre che non decidiate che l’amante è l’uomo della vostra vita (e questo meriterebbe un capitolo a parte), se i sospetti iniziano ad aumentare e vi sentite con le spalle al muro, non cedete e negate fino alla fine.
Ricordatevi: non siete Jay-Z e non potrete incidere un album multimilionario chiedendo a tutto il mondo di perdonare la scappatella che vi siete concessi… a voi, presumibilmente, toccherà pagare e raccattare i pochi cocci rimasti.
In extremis, la negazione è forse l’unica carta da giocare, con convinzione e senza tentennamenti.
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