10 nuovi libri da leggere a Dicembre (o da regalare a Natale)
I nuovi libri da leggere (e i bei libri da regalare a Natale) sono merce preziosa, perché non c'è niente di meglio della compagnia di una bella storia ben scritta per godersi il freddo fuori dalla finestra.
** 10 nuovi thriller e libri gialli da leggere (o regalare a Natale) **
** 10 nuovi libri romantici da leggere d'un fiato **
Abbiamo selezionato 10 romanzi tra le nuove uscite in libreria per accontentare i gusti di ogni palato letterario, spaziando tra thriller, noir e romanzi d'amore.
** Tutte le nostre ultime selezioni sui nuovi libri da leggere **
Ecco il risultato, 10 libri da leggere o da regalare a Natale: trovate prima i romanzi e più in basso gialli e thriller.
10 nuovi libri da leggere o regalare a Natale
(Continua dopo la foto)
Nuovi libri da leggere o regalare a Natale: romanzi
Ragazza, donna, altro, di Bernardine Evaristo
È una grande serata per Amma: un suo spettacolo va in scena per la prima volta al National Theatre di Londra, luogo prestigioso da cui una regista nera e militante come lei è sempre stata esclusa.
Nel pubblico ci sono la figlia Yazz e la vecchia amica Shirley. Manca Dominique con cui Amma ha condiviso la gavetta nei circuiti alternativi e che un amore cieco ha trascinato oltreoceano.
Dalle avvincenti storie sentimentali, sessuali, familiari e professionali di queste donne nasce un romanzo corale con dodici protagoniste: etero e gay, nere e di sangue misto, giovani e anziane, impiegate nella finanza o in un’impresa di pulizie, artiste o insegnanti, matriarche di campagna o attiviste transgender.
Le loro vite e quelle degli uomini che le attraversano formano un romanzo anticonvenzionale e appassionante che rilegge un secolo di storia inglese da una prospettiva inedita.
Scopami, di Virginie Despentes
Un romanzo crudo tanto quanto il titolo che non lascia fraintendimenti: Scopami di Virginie Despentes è un libro da leggere senza aspettarsi mezzi termini.
Perché non scende a compromessi, non imborghesisce la scrittura per disciplinare il contenuto. No, mostra le cose come stanno senza edulcorazioni.
Perché nella vita di Nadine e Manu non c’è dolcezza, non c’è zucchero né surrogati.
Vivono nella desolata periferia parigina in cui la prima si prostituisce, l'altra gira film pornografici.
Tra le due nasce una travolgente amicizia il cui collante è la medesima triste condizione: entrambe sono sottomesse agli uomini, entrambe vivono il sesso non come una gioia ma come mezzo di sostentamento che le rende schiave.
Schiave sessuali, ecco cosa sono Nadine e Manu in maniera differente ma ugualmente crudele.
Allo scatenarsi dell'ennesimo episodio di violenza, decideranno di vendicarsi.
Happydemia, di Giacomo Papi
Il primo romanzo che racconta in maniera ironica la distopia che stiamo vivendo in tempi Covid è un libro da leggere per guardare le cose da una nuova prospettiva.
In un presente (non troppo) lontano in cui i baci sono stati vietati per contenere il contagio, il ventenne Michele trova lavoro come rider.
Anzi: come consegnator di Happydemia, la più importante multinazionale al mondo per la distribuzione di psicofarmaci. Antidepressivi, ansiolitici, stabilizzatori, stimolanti e sonniferi sono diventati fondamentali per tenere tranquillo il Paese in clausura, tanto che viene stabilito che siano rimborsati dal Servizio sanitario nazionale.
Ma per calmare gli animi non basta: il popolo è diviso tra chi può permettersi di non lavorare, chi può farlo da casa e chi per sopravvivere deve recarsi fisicamente a lavoro.
Con il borsone di Happydemia sulle spalle, Michele attraversa in bici la città semivuota, nell'ostilità crescente di quanti gli invidiano il lavoro o anche solo la libertà di movimento e di quelli che invece lo considerano un untore che propaga il virus di porta in porta.
L’incontro che svolterà la sua vita e la sua storia è quello con Miriam, una misteriosa ragazza che non si toglie mai la mascherina e che consegna psicofarmaci ai vip.
Scoprire l'amore in un mondo in cui toccarsi è diventato sovversivo renderà il tutto ancora più sensuale.
Un inverno a Vienna, di Petra Hartlieb
Racconta una storia d'amore ambientata nella Vienna di inizio '900 che ha per protagonista la bambinaia di una casa illustre, quella dello scrittore Arthur Schnitzler.
Rassicurante nei toni quasi dickensiani, questa love story si presenta come una fiaba per adulti capace di scaldare il cuore.
La scrittura delicata ma al contempo vivace vi accompagnerà in ogni momento della giornata con un tocco di bon ton dal retrogusto d’antan.
L’ambientazione così lontana, di un secolo fa, offre al lettore un filtro rassicurante, quasi un cannocchiale con cui guardare i personaggi e seguirne le vicende con la sicurezza di esserne comunque molto distanti.
Eppure la lontananza vacilla grazie all’universalità della lingua parlata in Un inverno a Vienna: quella dell’amore, l'unico vero esperanto.
Abbandonare un gatto, di Haruki Murakami
Un romanzo altamente autobiografico in cui l’autore, a partire da un pretesto, ci racconta tutta la sua vita, percorrendola a ritroso.
La madeleine proustiana che fa scattare questa sua recherche lo porta a ricordare quel pomeriggio d’estate in cui lui e suo padre abbandonarono una gatta sulla spiaggia.
Lo scrittore non sa dire perché lo avessero fatto ma quell’episodio è l’incipit da cui partirà il racconto di suo padre: dalla reazione di ammirazione e sollievo nel vedere che la gatta aveva ritrovato da sola la strada di casa al rito delle preghiere quotidiane, dall’infanzia nel Giappone degli anni Venti a un fatale ritardo nell’iscrizione all’università che determinò il suo destino.
Fino alla chiamata alle armi nel '38 e alla conseguente partenza per il fronte.
Ad accompagnare Murakami in questo percorso imprevedibile tra i ricordi ci sono gli haiku affascinanti e struggenti che suo padre scrisse durante la guerra.
E a tradurre in immagini questo delicato racconto autobiografico, ci sono le invenzioni di uno dei più importanti illustratori contemporanei: Emiliano Ponzi che con i suoi colori aggiunge poesia alla poesia in un'edizione unica al mondo.
Quel prodigio di Harriet Hume, di Rebecca West
Harriet Hume è un’affascinante pianista squattrinata, mistica, stravagante e altamente femminile; Arnold Condorex è uno spregiudicato uomo politico senza scrupoli, imbrigliato in un matrimonio di convenienza con la figlia di un membro del Parlamento.
I due si amano: sono poli opposti che si attraggono inesorabilmente e nel corso degli anni si incontrano e si respingono, legati da un filo che è destinato a non spezzarsi mai.
Le doti musicali di Harriet sconfinano in una stregoneria tale da permetterle di leggere nel pensiero dell’amato.
Quando Arnold se ne rende conto, diventa ostaggio di questo dono sovrannaturale grazie a cui Harriet può svelare le macchinazioni politiche alle quali lui è ricorso per anni per fare carriera.
La donna costringe l’amante a fare i conti con se stesso: Harriet è la coscienza di Arnold, la sua parte migliore, l’integrità, il rifiuto di ogni compromesso.
Il libraio di Venezia, di Giovanni Montanaro
A Venezia in campo San Giacomo c'è la Moby Dick, una libreria di quelle «che ti sorprende che esistano ancora, anche se ci sono in ogni città, tenaci come guerrigliere, eleganti come principesse».
Il libraio si chiama Vittorio, ha passato i quarant'anni, vive per i suoi libri e combatte per continuare a venderli. Un giorno incontra Sofia che incomincia ad andare a trovarlo spesso.
Il 12 novembre 2019, però, i 187 centimetri di acqua alta eccezionale inondano le case e i negozi, sommergendo anche gli scaffali di Vittorio.
Le pagine annegano, e «campo San Giacomo è pieno di libri perduti, e pare che tutto sia perduto».
L’autore Giovanni Montanaro ha vissuto in prima persona i giorni tragici dell'inondazione e li racconta in un modo lontano dalle cronache che hanno commosso il mondo.
Racconta l'angoscia dell'acqua che sale e che distrugge ma mostra anche un'altra Venezia, quella dei giovani, dei cittadini che reagiscono.
L’allegria nata in mezzo allo sfacelo, fatta della capacità di aiutarsi e di rinascere assieme, uniti nell’abbraccio solidale degli sfollati, degli esondati, di tutti coloro che vengono colpiti da disastri naturali.
Scritto quasi di getto, questo racconto è una galleria di personaggi, emozioni, colpi di scena il cui cuore è Venezia.
Da tenere bene in considerazione è che ai librai veneziani Montanaro destina interamente i proventi dei suoi diritti d'autore, per sostenerli dopo gli eventi di novembre.
Nuovi libri da leggere: thriller e gialli
Io sono l'abisso, di Donato Carrisi
Io sono l'abisso ha come protagonista uno spazzino, un uomo che all’alba si ritrova a pulire e a raccogliere la spazzatura senza minimamente provare ribrezzo per il suo lavoro, anzi: sa che è necessario.
E sa che è proprio in ciò che le persone gettano via che si celano i più profondi segreti.
Lui sa interpretarli, sa bene come usarli perché anche lui nasconde un segreto.
Tra poche ore la sua vita puntellata dalla routine verrà stravolta dall'incontro con la ragazzina con il ciuffo viola.
Lui che ha scelto di essere invisibile, un'ombra appena percepita ai margini del mondo, si troverà coinvolto nella realtà inconfessabile della ragazzina, correndo il rischio di farsi scoprire.
Qualcuno potrebbe capire chi è o cosa fa realmente. Ma il vero rischio è, ed è sempre stato sin da quando era bambino, quello di contrariare l'uomo che si nasconde dietro la porta verde.
Là fuori c'è già qualcuno che lo cerca, a sua insaputa. La cacciatrice di mosche vuole fermare la violenza, salvare il maggior numero possibile di donne.
Agenzia A, di Seicho Matsumoto
Agenzia A di Seicho Matsumoto è un giallo che mescola la spontaneità di matrice giapponese all’inventiva di una scrittrice che sa sorpendere.
Teiko e Kenichi Uhara sono i manager in un’agenzia pubblicitaria. Oltre a condividere la vita professionale, decidono di fare lo stesso anche con quella personale convolando a nozze.
Subito dopo la luna di miele, Kenichi deve trasferirsi temporaneamente nella città di Kanazawa per formare lì Honda, un nuovo collega. Dovrebbe essere un viaggio di breve durata eppure Kenichi non farà mai più ritorno a Tokyo.
La giovane moglie Teiko decide di ripercorrerne le tracce del marito scomparso e si reca a Kanazawa. Insieme a Honda, inizia a indagare sulla sorte del marito, scoprendo cose che mai avrebbe creduto possibili.
Vento dell'ovest, di Samantha Harvey
Ambientato nel Somerset del XV secolo, più precisamente nel piccolo villaggio di Oakham diviso a metà da un fiume senza ponti, racconta di un paesino ben lontano dalla tranquillità della natura che lo circonda.
Una mattina John Reve, il parroco, viene svegliato dal giovane Herry Carter che con voce concitata gli dice che c’è un uomo annegato nel fiume, giù a West Fields. Il corpo si è impigliato in un tronco e ci sbatte contro come uno straccio.
Reve afferra immediatamente l’ampolla del vino consacrato e quella dell’olio santo e si precipita al fiume per impartire l’estrema unzione all’annegato.
Arrivato nel punto del ritrovamento però del corpo non c’è più alcuna traccia. È rimasto solo un pezzo di stoffa, una camicia olandese di buon lino verde.
Un indumento prezioso che può appartenere soltanto a una persona a Oakham, al benestante del paese che risponde al nome di Thomas Newman.
E Newman infatti è scomparso da due giorni, dalla mattina in cui il corpulento Robert Tunley, di ritorno forse da una delle sue numerose conquiste femminili, ha visto qualcuno rotolare nel fiume e svanire tra i flutti.
La cosa chiara a tutti è che l’uomo che ha appena donato una cospicua somma per la costruzione di un ponte non può essere annegato, né per accidente né per mano di qualcuno, senza che si indaghi attentamente sulla sua sorte.
Il solo sospetto che possa essere stato ucciso spinge il vicario episcopale a recarsi a Oakham e dà inizio a una convulsa serie di false ammissioni, intrighi e sospetti che John Reve ha l’ingrato compito di raccogliere nel segreto della confessione.
Thomas Newman è stato ucciso? Chi può essere l’assassino? Confessione dopo confessione, a Oakham si scopre che tutti hanno i loro segreti.
© Riproduzione riservata