10 libri cult da leggere subito se ancora non l'avete fatto
Che siate lettori appassionati, serali o da ombrellone, ci sono libri cult che non potete non avere in libreria: ecco 10 titoli da leggere assolutamente
Posto che un bel libro è sempre un piacere, ci sono alcuni libri cult che andrebbero letti (oltre che per il piacere di farlo) perché fanno parte della cultura sociale, hanno creato riferimenti imprescindibili e hanno segnato la letteratura moderna.
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Non parliamo di classici in questo caso (non solo perlomeno), ma di titoli che dovrebbero far parte del bagaglio culturale di ognuno di noi.
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Ecco perché è importante assicurarsi di aver riposto (oltre che in libreria) anche negli appositi spazi della memoria alcuni libri cult che tutti dovrebbero leggere (almeno) una volta nella vita.
10 libri cut che tutti dovrebbero leggere nella vita
(Continua sotto la foto)
Il tempo è un bastardo, di Jennifer Egan
Bennie Salazar, ex musicista punk diventato discografico di successo, e il suo braccio destro Sasha sono i due fulcri della narrazione.
Una narrazione così da chapeau da essere stata insignita del National Book Critics Circle Award nel 2010 e del Premio Pulitzer per la narrativa nel 2011.
C’è bisogno di dire altro?
Meno di Zero, di Bret Easton Ellis
Clary, Blair, Daniel e Julian sono quattro giovani belli, annoiati e dannati che vivono a Los Angeles e frequentano l'ambiente patinato degli studios cinematografici.
Sesso, droga e rock ‘n’ roll è la trinità a cui sono votati.
Con questo titolo, Bret Easton Ellis è diventato l’idolo letterario della Mtv Generation.
Amoralità e orrore sono all’ordine del giorno, anzi: all’ordine di pagina. Il fil rouge di Ellis, si sa, è sempre lo schizzo di sangue.
Infinite Jest, di David Foster Wallace
L’Infinite Jest del titolo è il film perduto e misterioso dello scomparso regista James Incandenza.
Purtroppo questa trama non ha portato fortuna all’autore, dato che Infinite Jest è diventato il misterioso libro dello scomparso e assai compianto David Foster Wallace.
È considerato uno dei titoli più cult dell’ultimo decennio. Se siete lettori da viaggio, forse vi conviene leggerlo su Kindle dato che è un mattone capace di cappottarvi il pedalò.
Pulp, di Charles Bukowski
Lo stereotipo del detective da strapazzo, figliol prodigo e prodigio della cultura americana del Novecento, viene snaturato, fatto a pezzi e reinventato da Charles Bukowski che trasforma Nick Belane in uno dei suoi tanti alter ego.
Depresso, appesantito dalla panza da beone, con il conto sempre rosso fuoco e tre matrimoni alle spalle, Nick Belane è uno dei personaggi più convincenti della galleria firmata Bukowski.
Cecità, di José Saramago
Capolavoro assoluto che racconta quanto l’umanità possa scendere in basso e diventare abietta, Cecità è uno dei libri che deve essere assolutamente letto almeno una volta nella vita.
Narra di un’improvvisa epidemia di cecità per la quale i colpiti vengono ghettizzati in un ex manicomio fino a quando tutti quanti perderanno la vista e incominceranno a brancolare nel buio, dentro e fuor di metafora.
Ma una persona sola continuerà, suo malgrado, a vedere. Da brividi lungo la schiena.
Cent’anni di solitudine, di Gabriel García Marquez
Un altro dei titoli must read almeno una volta nella vita è Cent’anni di solitudine, una delle saghe famigliari più coinvolgenti, pazzesche e fantasiose che siano mai state scritte.
Sette generazioni di Buendía inseguono un destino ineluttabile, quello della solitudine a cui sono irrimediabilmente condannati. Chiamarlo capolavoro sarebbe sminuirlo.
Opinioni di un Clown, di Heinrich Böll
Quando nel 1963 uscì quest’opera, una pioggia di polemiche la inondò, dimostrando quanto l’autore avesse colto nel segno.
Più che nel segno, Böll coglie la società dell’allora Germania occidentale nelle sue debolezze, accusandola per bocca del sagace clown protagonista.
Un libro interessante e pieno di fascino che renderà irresistibile ai vostri occhi un pagliaccio. Ce ne fossero di pagliacci così! E invece la nostra società è piena di pagliacci veri e propri, ahinoi.
Il profumo, di Patrick Süskind
“Nel diciottesimo secolo visse in Francia un uomo, tra le figure più geniali e scellerate di quell'epoca non povera di geniali e scellerate figure.
Si chiamava Jean-Baptiste Grenouille e se il suo nome, contrariamente al nome di altri mostri geniali quali de Sade, Saint-Just, Fouché, Bonaparte, oggi è caduto nell'oblio, non è certo perché Grenouille stesse indietro a questi più noti figli delle tenebre per spavalderia, disprezzo degli altri e immoralità, bensì perché il suo genio e unica ambizione rimase in un territorio che nella storia non lascia traccia: nel fugace regno degli odori.”
Uno dei pochi libri che non ha bisogno di presentazioni, recensioni o sinossi per ammaliare: basta l’incipit.
La versione di Barney, di Mordecai Richler
La vita di Barney Panofsky raccontata da Barney Panofsky in maniera divertentissima e irriverente come solo Barney Panofsky potrebbe fare, narrando della sua dissipatezza, di tutto ciò che di più assurdo gli sia capitato nella vita ma soprattutto cercando di difendersi dalle accuse che tutti gli muovono di avere ucciso il suo amico.
Un capolavoro, oltre che un libro cult, da cui è stato tratto il film diretto da Richard J. Lewis e interpretato da Paul Giamatti e Dustin Hoffman.
Tuttavia il libro rende molto di più e lo capirete bene solo arrivati all’ultima pagina. Anzi: all’ultima riga.
Leggetelo anche se avete visto il film.
Se una notte d’inverno un viaggiatore, di Italo Calvino
È uno dei capolavori di metanarrativa nonché uno dei capolavori di Italo Calvino, già due buoni motivi per leggerlo.
Con più trame inscatolate una dentro all’altra in un gioco di matrioske narrative, la storia narra di un Lettore che tenta di leggere un romanzo dal titolo Se una notte d’inverno un viaggiatore ma si ritrova continuamente costretto a interrompere la lettura.
Nel frattempo intreccia una storia amorosa con la Lettrice.
Uno dei libri di cui la letteratura italiana dovrebbe andare più fiera.
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