Myriam Catania: «Luca, ti voglio bene, ma solo ora sono me stessa»
Il suo ultimo film ha un titolo profetico: Lasciami per sempre e Myriam Catania, dopo la fine della relazione con l’attore Luca Argentero, ha davvero detto addio al passato. Preferendo un futuro con il suo nuovo amore e un bambino che chiamerà Jacques
«Visto? Ho sempre avuto un fisico androgino, ora che mi sono spuntate le curve non mi sembra vero!». Parte così la conversazione con l’attrice Myriam Catania, 37 anni. Mi mostra fiera la pancia della gravidanza spiegandomi che il nascituro, Jacques, le sta già cambiando la vita rendendola più donna.
Ha un volto da ragazzina e la voce sensuale che conosciamo anche perché doppia le attrici Jessica Alba e Keira Knightley, solo per dirne due. Myriam torna al cinema nel film di sua zia Simona Izzo Lasciami per sempre (nelle sale).
Ironia della sorte, il pensiero va subito all’uomo a cui l’abbiamo vista legata per anni, l’attore Luca Argentero. «Amici mai», mi risponde appena tento un gioco di parole, per aggirare la domanda diretta su di lui. Da un paio d’anni, infatti, non sono più una coppia. Entrambi hanno nuove relazioni: lui con l’attrice Cristina Marino e lei col produttore francese Quentin Kammermann, da cui aspetta suo figlio.
«Io e Quentin ci siamo incontrati per caso l’anno scorso a Ibiza. Uscivamo entrambi da relazioni importanti e avevamo bisogno di leggerezza, di vita. Ho scoperto un uomo che sa ascoltarmi. E poi è vitale, simile a me», aggiunge.
Come sta vivendo questa gravidanza?
«È l’ultimo mese, il più difficile e il più eccitante: non vedo l’ora di conoscere mio figlio Jacques».
Nome francese, Jacques.
«Ne abbiamo scelto uno della famiglia di Quentin. Mi piace il suono, mi ricorda qualcosa di spirituale».
È contenta che sia maschio?
«L’idea di crescere un uomo mi intriga. L’universo maschile mi attrae, l’ho sempre sentito affine».
A casa sua come hanno reagito alla notizia?
«Mia madre è impazzita, ormai neanche mi saluta più: arriva e mi bacia la pancia. Sono tutti felici, siamo una grande famiglia allargata ma molto unita. Finora solo Francesco (Venditti, ndr) era diventato genitore tra noi cugini. Io sono la seconda».
Questo figlio che cosa le sta portando?
«Maturità. Sto lasciando la bambina che è in me per diventare donna. È una grande fatica perché amo questa bambina, la sua autenticità e purezza. Essere così mi ha sempre reso vulnerabile, a volte fragile, ma vera. Sto imparando a crescere».
E lei aveva voglia di crescere?
«Sì. Questo figlio è arrivato, mi ha scelto lui. E io ho lasciato che la vita decidesse per me». Non le fa paura creare una famiglia con un uomo che conosce da poco? «Un po’ sì, ma ci amiamo. Con Quentin è stato un colpo di fulmine. Lui dice che la prima volta che mi ha visto gli si è fermato il cuore. Per me è stato lo stesso. E sono state farfalle nello stomaco. Seguo l’istinto e vado avanti».
Non si vive di solo amore.
«Per fortuna abbiamo molti argomenti in comune che ci tengono uniti. Tra questi c’è il cinema, che anche lui ha studiato. Si è occupato per anni di produzione. Ora, però, lavora molto col web, così può starmi vicino a Roma».
Luca Argentero, a cui è stata legata per anni, chi è oggi per lei?
«Di sicuro non è un amico, ma ci vogliamo un gran bene. Siamo stati felici per molti anni ed è stata dura chiudere la nostra storia. Ma arriva un momento in cui si diventa altro e per non rovinare il bello che c’è stato bisogna confrontarsi e andare avanti».
Glielo ha detto lei della gravidanza?
«Certo. È stato il primo a saperlo, mai avrei voluto che ne venisse a conoscenza da altri, nel modo sbagliato. Lui è davvero una persona stupenda, ha capito, mi ha accettato per come sono, mi ha dato affetto, consigli e non mi ha mai trasmesso rabbia o sentimenti negativi. Lo vorrò sempre nella mia vita».
Sarà facile rimanere “non amici”? Che cosa ne pensano i vostri rispettivi compagni?
«I nostri partner non subiscono il nostro rapporto passato, ci mancherebbe. Io e Luca ci sentiamo raramente, ma sappiamo che ci saremo sempre l’uno per l’altra».
Quentin è geloso?
«Forse un po’, e mi piace che lo sia. Ma non ci sono equivoci tra noi e questo è ciò che conta».
Chiudere una storia tanto lunga e poi aspettare un figlio da un altro uomo non deve essere semplice. Dove ha trovato la forza?
«Potrei dirle nell’amore per Quentin, ma non sarebbe la risposta giusta. Credo di averla trovata dopo un lungo lavoro su me stessa, e dopo aver riflettuto su ciò che mi rendeva infelice. E poi finalmente aver provato a capire chi ero e che cosa cercavo, al costo, molto caro, di mandare all’aria un rapporto che non funzionava. È stata dura, ma è anche grazie a questo passaggio che oggi credo di essere cresciuta».
« (Luca Argentero) lo vorrò sempre nella mia vita »
Nel film Lasciami per sempre interpreta l’ennesimo personaggio tormentato. Perché?
«I registi tendono ad affidarmi sempre ruoli folli, credo perché mi vedono così. Martina, il mio personaggio, è una ragazza sola. C’è una scena madre nel film in cui urla tutto il dolore di non avere una famiglia. Volevamo mostrare quanto serva la famiglia: quando c’è, la odi; quando non c’è, ti manca e ne soffri tantissimo. Martina sta con un uomo molto più grande di lei in cui forse cerca il padre che non ha avuto, e alla fine trova un coetaneo. La verità è che ha una paura pazza di amare. È il personaggio drammatico di questa commedia in cui è inevitabile ritrovare le dinamiche della nostra famiglia, che è allargatissima eppure molto unita: nei nostri pranzi ci sono 10 cognomi, ma ci vediamo sempre da anni e ci vogliamo bene».
Che cosa le ha insegnato Martina?
«Ad apprezzare infinitamente la mia famiglia. Lì ci mostriamo per ciò che siamo davvero, senza paura del giudizio e spesso diamo per scontate certe relazioni. Non voglio più che succeda. Ringrazio Martina per avermi fatto capire quanto sia importante per me».
Dica la verità, a lei piacciono i personaggi tormentati.
«Sempre meno. Proprio a causa di questa mia crescita interiore, per entrare nel ruolo di Martina soffrivo con lei. E quando tornavo a casa mi sentivo sconvolta e turbata». C’è un consiglio che le ha dato sua madre? «Mai darsi per vinti, nella vita si può ricominciare. Lo ha imparato sulla sua pelle, dopo la fine della storia con mio padre, ma è stato anche un buon esempio per me».
« Piango se non mi sento amata e soffro se un mio sorriso non viene contraccambiato »
E qual è la frase che ripete spesso tra sé?
«Myriam non avere paura, buttati! Sono impulsiva e trasparente e combatto da sempre con l’ansia di non essere adeguata».
Qual il suo pregio più grande?
«Sono generosa e mi concedo agli altri anche a costo di venire fraintesa, e delusa. Crescendo ho capito che questa non sempre è una dote ma è difficile cambiare».
E il suo difetto?
«Ho un bisogno continuo di conferme, sono ipersensibile, piango se non mi sento amata e soffro se un mio sorriso non viene contraccambiato».
Una famiglia tutta sua è in arrivo. Quali sono i suoi programmi?
«Ho scelto di fermarmi per dedicare almeno i primi mesi di tempo interamente a Jacques. Fino a qualche settimana fa ho lavorato tanto con il doppiaggio e scritto un nuovo corto da regista. Continuo a scrivere, non so stare ferma, mi sta anche venendo in mente di rispolverare un marchio di moda che avevamo con mia sorella Giulia. Luca che ci faceva da imprenditore. Si chiama Mia Darko, gli abiti per me sono da sempre una passione. Da adolescente ero alla ricerca di tutte le novità del mercato, oggi da attrice parto sempre dal vestito del mio personaggio. Nella vita di tutti i giorni ho bisogno di un look che sia sempre molto femminile e sexy, ma anche comodo: adoro le tutine che ti avvolgono, morbidissime e super sensuali»
Tra dieci anni come si vede?
«Con Jacques a scuola. E fedele a me stessa. Sono una che si studia molto, cerca sempre di approfondirsi, sono andata tanti anni in analisi sia per curiosità, sia per capire che cosa devo fare in questo viaggio che è la vita. Cercherò di non snaturarmi, e di conoscere la persona che sarà mio figlio: ti fai tante fantasie su che cosa gli insegnerai, alla fine ho capito che è più importante aprirsi all’ascolto e amarsi».
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