Enrico Oetiker: Vi sembro uno studente immaturo?
Nel film Classe Z Enrico Oetiker avrà la parte di un liceale esuberante. Ed è un ruolo che gli riesce benissimo: «Da bambino ero anche peggio, davvero incontenibile»
Papà svizzero, mamma pugliese, Enrico Oetiker è nato a Roma 25 anni fa e ha cominciato a recitare giovanissimo: in tv ha lavorato su Disney Channel e in qualche fiction Rai. Al cinema in Se Dio vuole di Edoardo Falcone.
La parte di Ricky in Classe Z, divertente commedia sulla scuola, è il suo primo ruolo importante. Come preside si trova un severissimo Alessandro Preziosi.
Come è stato ringiovanire per interpretare un 18enne?
«Sono un tipo giovanile! Il regista, infatti, non voleva incontrarmi, ma dopo due mesi non aveva ancora trovato nessuno: ho fatto il provino l’ultimo giorno e il ruolo è stato mio».
Come ha colmato la differenza di età?
«Fare il 18enne non è facile. Bisogna mantenere tantissima freschezza, vitalità, energia. Per aiutarmi, lo scenografo mi faceva trovare gadget demenziali da tenere sul banco mentre si girava: giocare con i pupazzetti mi aiutava».
Lei che tipo di studente è stato?
«Esuberante, come il mio personaggio. A 8 anni mi hanno diagnosticato una sindrome da iperattività, però a scuola non andavo male, solo non riuscivo a stare fermo».
E una ragazza ce l’ha?
«Non riesco a tenerne una per più di tre mesi. Eppure sono un tipo romantico. Sarà che appena qualcuna mi piace, penso subito: “Me la sposo”. Le faccio scappare».
Che rapporto ha con la moda?
«Giorgio Armani mi piace molto. Se c’è un’occasione formale, mi sento più a mio agio in un abito classico che con un paio di jeans. Mi rende più sicuro di me».
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