Clio Zammatteo: «Ho iniziato con i tutorial di trucco su YouTube, ora vivo a New York»
ClioMakeup ha iniziato costruendo i trucchi in casa e poi da Belluno, in Veneto, è approdata a New York dove ora ho 30 collaboratori
Clio Zammatteo, 35 anni, creatrice di ClioMakeUp, sistema integrato che comprende programma tv, blog e canale YouTube, e madre dei tutorial di trucco, è fiera: la sua è una storia di successo, oggetto di studi in Italia e all’estero. E poi, lei è la prima vera YouTuber italiana. Da 11 anni vive a New York.
Parlare di trucco su YouTube è stato facile?
«Sì e no. Il make up è materia da donne, mentre YouTube nel 2008 non era considerato cosa da femmine. E in più non era riconosciuto come un luogo dove fare soldi: era un hobby. Per questo sul web ero denigrata. Molti scrivevano: “Perché le donne dovrebbero guardare una che insegna a truccarsi, se truccarsi è come lavarsi i denti?”. E invece no: c’è tanto talento dietro al trucco. Quando ho iniziato io, molti segreti e tecniche erano conosciuti solo dai professionisti. Volevo arrivare a creare quei magnifici look da copertina e quella pelle luminosa che fanno sognare e credevo fortemente nei tutorial per insegnare agli altri quello che imparavo».
Che cosa l’ha motivata a non abbandonare l’idea?
«Molte donne hanno iniziato a ringraziarmi: le avevo aiutate a sentirsi di nuovo bene con se stesse, magari dopo una maternità. È successo anche a me di trovarmi, dopo la gravidanza, meno bella. Ed è fantastico incontrare qualcuno che da uno schermo, senza che tu debba prendere, uscire, spendere, ti fa vivere il trucco non come dovere, ma come momento da dedicare a te stessa».
Dopo la nascita di sua figlia Grace, 9 mesi, ha postato foto che mostravano anche le sue smagliature: sono diventate un manifesto di libertà.
«Vero. Per anni non mi sono sentita a mio agio in costume. Quelle immagini hanno avuto un effetto clamoroso: mi hanno scritto tantissime donne che, come me, si vergognavano e perdevano per questo l’occasione di divertirsi in compagnia. La vita è già complicata, viviamola al meglio».
Come si impara a credere di più in se stesse?
«Quando ho iniziato con i video su YouTube molti mi dicevano che i miei tutorial erano inutili. Li ho ignorati. Per credere in se stesse bisogna imparare a fidarsi di quello che sentiamo dentro di noi, e non lasciarsi influenzare troppo dal giudizio altrui. Io ho avuto un grande alleato: mio marito Claudio».
Ora è un suo collaboratore. Trova che gli uomini oggi siano meno competitivi nei nostri confronti?
«Purtroppo no. Ma mio marito crede in me e nelle donne. Ha unito le sue competenze alle mie, ci completiamo. Io sono “il volto”, Claudio la parte tecnico-creativa. Appena arrivato a New York, lui faceva il designer. Poi ha deciso di crescere insieme con me».
© Riproduzione riservata