Paura del mare? Potreste soffrire di talassofobia


Avete mai sentito parlare di talassofobia?
Questo termine deriva dalla congiunzione delle parole greche thalassa, che significa mare, e phobos, ossia paura. Talassofobia si riferisce quindi a una condizione psicologica caratterizzata dalla presenza di un timore intenso e irrazionale del mare o degli specchi d'acqua.
Le persone che sperimentano questa fobia provano una sensazione opprimente di paura e angoscia all'idea di trovarsi in mare aperto, di nuotare in acque profonde o, nei casi più gravi, di guardare immagini associate al mare.
Ma cosa scaturisce questo timore? E soprattutto, come si fa a superarlo per vivere le vacanze estive al meglio?
La Dott.ssa Valeria Fiorenza Perris, Psicoterapeuta e Clinical Director del servizio di psicologia online Unobravo, approfondisce per noi le cause e i sintomi della talassofobia e ci dà qualche consiglio per godersi appieno del mare, senza ansie e timori. Eccoli.
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Che cos'è la talassofobia
Nel Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, la principale risorsa per la diagnosi delle patologie di salute mentale, la talassofobia è classificata tra le fobie specifiche, che si contraddistinguono per il manifestarsi di un timore acuto e persistente provocato dalla presenza, dall'attesa o, anche semplicemente, dalla rappresentazione mentale di oggetti o situazioni precisi.
Nel caso della talassofobia la paura e l'ansia sono ricollegabili all'acqua.
Fare il bagno, nuotare al largo dove il fondo non è visibile, navigare o trovarsi in acque profonde, siano esse di mare, piscina o lago, possono scatenare intense sensazioni di disagio, apprensione e paura in coloro che soffrono di talassofobia.
È importante non confondere questo disturbo con l'acquafobia, che rappresenta una paura generalizzata dell'acqua, né con l'idrofobia, un'avversione verso i liquidi causata dalla malattia della rabbia.
Vi sono poi alcune declinazioni specifiche della talassofobia. La cimofobia, ovvero la paura delle onde, del mare mosso o in tempesta. La scopulofobia, la paura degli scogli sommersi e di ciò che non si conosce del mare. Infine, la selacofobia, che ha come oggetto fobico gli squali.
Le cause di questa fobia
Le cause della talassofobia sono molteplici: esperienze traumatiche, predisposizione genetica e condizionamento sociale sono tutti fattori che potrebbero contribuire all'insorgere di questa condizione.
I talassofobici possono provare ansia, angoscia e attacchi di panico in prossimità del mare o anche solo al pensiero di esso.
Questa fobia può manifestarsi con sintomi come ansia, sudorazione eccessiva, tachicardia, palpitazioni, vertigini e nausea, quando si è vicini ad acque profonde. Questa paura irrazionale può generare disagio e impedire a coloro che ne soffrono di godere appieno del mare e dei suoi benefici.
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Come superare la paura del mare
La dottoressa Valeria Fiorenza Perris ci spiega che la talassofobia non è solo paura dell'acqua in quanto va a coinvolgere un'ampia gamma di altri aspetti caratteristici del mare, quali la profondità, l'imprevedibilità e il senso dell'ignoto.
Come molte altre fobie, però, anche la talassofobia può essere affrontata e si può provare a superarla.
Il primo passo consiste sicuramente nel riconoscere questa fobia. In questo senso, è raccomandabile rivolgersi a un professionista della salute mentale che potrà offrire il suo supporto nella gestione della fobia anche utilizzando tecniche specifiche per riprendere familiarità con l'acqua.
Inoltre, uno degli approcci più efficaci e ampiamente utilizzati per affrontare la talassofobia è la terapia cognitivo-comportamentale.
Attraverso questa tipologia di psicoterapia, il paziente può imparare a ristrutturare le credenze disfunzionali riguardanti il mare e le situazioni acquatiche temute.
Approcci specifici, come l'esposizione graduale, possono aiutare il soggetto ad affrontare le situazioni temute e riprendere pian piano familiarità con il mare. Questo processo di esposizione progressiva consente, infatti, al cervello di abituarsi agli stimoli ansiosi, riducendo pian piano la risposta fobica. Sebbene il percorso possa richiedere tempo e dedizione, è importante non scoraggiarsi.
Con il giusto supporto e l'approccio terapeutico adeguato, è possibile imparare a gestire e, perché no, vincere la talassofobia e poter tornare ad apprezzare i grandi benefici che il mare può donare al nostro corpo e alla nostra mente.
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