Uno studio condotto su topi dimostra come il Dna possa influenzare il numero di ore che un individuo ha bisogno di dormire, riposino pomeridiano incluso
Il mondo si divide in due categorie: quelli a cui piace farsi un riposino a metà giornata, e quelli che lo evitano, perché da una pennichella pomeridiana ricaverebbero solo un gran ritontimento.
Potrebbe esserci una spiegazione scientifica sul perché alcuni amano il potere rigenerante di una veloce dormita in pausa pranzo e altri invece proprio no.
Uno studio sui topi, condotto dall’università Tsukuba in Giappone ha rivelato che la mutazione di un singolo gene portava all’aumento delle ore di sonno di cui i topi avevano bisogno.
Ma cosa c'entra questo? I ricercatori impegnati nello studio ritengono che i risultati ottenuti possano portare a nuove e utili intuizioni sulle abitudini di sonno degli essere umani.
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Lo studio effettuato
La ricerca era basata sullo studio di una proteina chiamata SIK3, con l’obiettivo di investigare che genere di effetti questa avesse sulle abitudini di sonno dei topi.
Oltre ad avere studiato l’ammontare di ore in cui i topi dormivano o erano svegli, i ricercatori hanno anche esaminato il cervello degli animali durante il sonno, e il livello di allerta quando erano svegli.
Il risultato è che con la mutazione di uno specifico aminoacido della proteina SIK3, i topolini avevano un bisogno un maggior numero di ore di sonno rispetto agli altri, e questo si rifletteva anche sulle loro attività celebrali.
«Questo studio ha dimostrato che SIK3 è ampiamente coinvolta nel meccanismo che regola il sonno».

Conseguenze sugli esseri umani
Il principale autore della ricerca, il professor Takoto Honda, ha specificato che le caratteristiche di questo specifico aminoacido all’interno della proteina SIK3 sono simili in tutto il mondo animale, il che significa che i risultati sono applicabili anche al genere umano.
Il motivo per cui alcune persone hanno bisogno di dormire di più può dunque essere direttamente collegato alla mutazione della proteina presa in esame dalla ricerca. Da qui il fascino del pisolino per alcuni.
«Per esempio, nelle condizioni Ipersonnia Idiomatica (cioè coloro che dormono tanto, ma sono sempre stanchi e assonnati di giorno - senza un motivo specifica), il nostro studio può essere d’aiuto a capire cause e concause del fenomeno».
I ricercatori ci tengono però a specificare che, avendo condotto la ricerca su topi e non esseri umani, non c’è modo di esserne certi.
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