Jennifer Lawrence: «Diventare madre è brutale e meraviglioso allo stesso tempo»


Jennifer Lawrence torna sotto i riflettori del Festival di Cannes con il nuovo film Die, My Love, ma questa volta a far parlare è anche la sua testimonianza personale.
Durante la conferenza stampa del film, l’attrice ha condiviso un racconto intenso e toccante sulla sua esperienza di madre, rivelando quanto il post parto sia stato per lei un momento tanto trasformativo quanto dolorosamente isolante.
«Avevo appena avuto il mio primo figlio, e non c’è davvero niente come il post partum», ha detto Jennifer Lawrence, mamma di Cy, 3 anni, e di un secondo bambino nato all’inizio del 2025. «È un’esperienza estremamente isolante, ed è davvero interessante», ha aggiunto con quella sincerità disarmante che da sempre la contraddistingue.
Nel film diretto da Lynne Ramsay, Lawrence interpreta Grace, una neomamma che affronta un profondo crollo psicologico.
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Un ruolo che Jennifer Lawrence ha sentito molto vicino alla propria realtà. «È stato difficile separare ciò che io avrei fatto da ciò che avrebbe fatto il mio personaggio. È stato straziante», ha confessato.
A rendere ancora più potente la connessione tra vita reale e finzione è il fatto che Jennifer Lawrence fosse incinta del suo secondo figlio durante le riprese.
«Diventare madre cambia tutto. Ti cambia la vita intera. È brutale e meraviglioso allo stesso tempo» ha spiegato l'attrice.
«Ogni decisione, dal se lavorare al dove e quando lavorare, ora passa anche attraverso i miei figli. Mi hanno insegnato tantissimo. Non sapevo nemmeno di poter provare così tante emozioni. Il mio lavoro si basa sulle emozioni e loro hanno reso tutto più intenso. Mi hanno cambiata per sempre, in meglio. Anche dal punto di vista creativo» ha aggiunto Jennifer Lawrence.
Sul tema della solitudine post parto, Jennifer Lawrence ha usato parole molto chiare: «Nel film il mio personaggio viene portato in Montana, dove non ha una comunità, non ha le sue persone. Ma la verità è che l’ansia e la depressione estreme sono isolanti ovunque ci si trovi. Ti fanno sentire come un alieno».
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