The Resident è la nuova serie tv che vi darà dipendenza se vi è piaciuto Grey's Anatomy
La nuove serie medical di FoxLife, The Resident, ricorda Grey's Anatomy per almeno sei motivi: se siete fan di Shonda Rhimes non dovreste perderla
The Resident, recente serie medical che ha debuttato con la prima stagione su FoxLife (è disponibile anche, per i fanatici delle bing-watching, in versione box sets su Sky On Demand), è spesso associato, per tematiche e atmosfere, alla longeva Grey’s Anatomy.
Incentrata sul medico ruvido e idealista (e sorta di giovane Dr House, sebbene decisamente più attraente) Conrad, sul neolaureato e ambizioso dottor Devon e sulla combattiva ed empatica infermiera Nic.
Le dinamiche ricordano quelle della serie firmata dalla regina del piccolo schermo Shonda Rhimes, e anche gli spot pubblicitari proposti dal canale calcano sulle analogie, servendo allo spettatore frammenti di effusioni erotiche tra i due personaggi principali.
Senz'altro, con il suo mix di casi personali e medici, drammi individuali e relazioni tormentate, The Resident evoca il cult con Meredith Grey, ma sotto la superficie c’è molto di più.
Ecco 6 motivi per guardare The Resident se vi piace Grey's Anatomy (ma che valgono anche per chiunque altro, esclusi impressionabili e ipocondriaci).
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1. Matt Czuchry, perché i dottori delle serie sono belli e sexy
Raramente ci si imbatte in medici protagonisti di serie americane di aspetto sgradevole.
I milioni di spettatori di uno dei medical più visti al mondo, Dr House, ammettono come anche lo scorbutico medico di mezza età dagli occhi blu avesse un suo irresistibile fascino.
Rispetto alla folla di giovani e aitanti dottori di Grey's Anatomy, The Resident annovera meno esemplari su cui rifarsi gli occhi: i protagonisti medici sono solo due – i menzionati Conrad e Pravesh –, ma entrambi appetibili.
Conrad, in particolare, è l’uomo dei sogni di molte: bello, atletico, in gamba, ricco sfondato (ma ha rinunciato ai soldi di papà, per cui pure nobile), e idealista.
Dissimula arroganza e ostilità per nascondere ipersensibilità e altruismo, soffre orribilmente a ogni paziente perduto; in una parola... irresistibile.
È interpretato dall’intrigante Matt Czuchry, sex symbol del piccolo schermo lanciato dalla serie Gilmore Girls - Una mamma per amica che ha superato con successo la transizione da attore teen a adulto.
2. Nic, Mina e Lane, perché vogliamo vedere donne forti
Per fortuna, le serie tv contemporanee pullulano (finalmente) di personaggi femminili forti, e in particolare quelli di The Resident sono tutti, invariabilmente, così (possiamo dire lo stesso di Grey's Anatomy? Nel corso di 14 stagioni qualche contraddizione è emersa, e non perché Meredith ha la vocina leziosa).
A partire da Nic, infermiera che non si ferma davanti ai colossi della sanità, non fa la smorfiosa con i medici e ha a cuore solo il bene dei pazienti.
Altrettanto indomita, Mina, eccezionale chirurgo emigrata dall’Africa agli USA che vanta una carriera prodigiosa senza ricorsi alla piaggeria (al contrario, è indisponente e sarcastica).
Pure Lane, la dottoressa ‘cattiva’ (guardate cosa fa ai pazienti…), nonostante l’inqualificabile amoralità è comunque una donna rispettabile quanto a resilienza e intraprendenza.
A loro modo, e per motivi diversi, sono tutte donne che ci piace vedere in TV e da cui trarre ispirazione.
3. Storie vere, perché troppa soap stroppia
Non esistono, almeno in tempi recenti, serie procedurali (sono quelle che ogni settimana indagano su un caso o più casi, siano essi medici, polizieschi o legali) nelle quali non si indaghino anche le vite private dei personaggi fissi.
In questo senso, Grey's Anatomy è andata ben oltre e ci ha abituato a un tipo di medical dove gli affari personali dei protagonisti hanno il sopravvento, e per la stragrande maggioranza del pubblico questa tendenza alla soap-opera è molto appassionante.
The Resident, dopo un primo episodio con contorni da telenovela concepito come specchietto per le allodole, prende una piega meno surreale (siamo solo alla prima stagione ma ancora niente disastri aerei, morti fantasiose e assalti in corsia).
Ricorda più E.R. - Medici in prima linea, la serie medical per eccellenza.
In particolare, la seconda parte dello show si focalizza sui meccanismi del mondo ospedaliero, esplorando le dinamiche relazionali delicate e complesse tra medici, infermieri e pazienti.
Non sembra avvincente? E invece lo è.
4. La verità, tutta la verità sui medici
L'aspetto che fa di The Resident una serie medical pressoché senza precedenti è la fortissima componente critica nei confronti della politica sanitaria americana.
Mai come in questo show viene aspramente attaccato il modo attraverso in cui le strutture statunitensi sono asservite a fini economici piuttosto che alla salute dei pazienti.
La necessità di riempire le casse dell'ospedale a discapito del benessere – a e volte della vita – dei pazienti è riconosciuta come un’oscenità morale avvallata da un governo che ha accantonato la salute pubblica per consegnare la vita dei cittadini alle spietate assicurazioni private.
Un argomento poco invitante per chi non campa a pane e docu-verità, ma questa schiettezza nell’affrontare certe tematiche non intacca - ma anzi eleva - la narrazione.
5. La rivincita delle infermiere
Storicamente sminuite nelle serie di genere, sono diventate sempre meno marginali negli ultimi anni e finalmente molti medical le hanno elette personaggi fondamentali.
Nic chiama i ricoverati "i miei pazienti", e lascia intendere senza giri di parole che un ospedale resta in piedi prima di tutto grazie all'efficienza delle infermiere.
Nic è l’incarnazione perfetta di chi pratica questa professione, è organizzata, attenta, instancabile, pressoché infallibile; ed è anche incredibilmente passionale, intelligente, empatica, un tipo di figura che in Grey’s Anatomy non ha un analogo... ma dovrebbe.
Nonostante la sua (ammettiamolo, appassionatissima) relazione sentimentale con Conrad, è molto di più che il mero interesse amoroso del protagonista.
6. Lacrime e pazienti
I pazienti del Chastain Park Memorial Hospital sono molto di più che il pretesto per introdurre uno i più casi medici.
Sebbene alcuni di loro si presentino con malattie misteriose che diventano curiosi rompicapo da risolvere per Conrad, giovane Dr House della situazione, per lo più i pazienti delle hanno patologie riconoscibili.
E qui giunge l'avvertimento: chi ha avuto incontri ravvicinati con il letto dell’ospedale rischia l’attacco di panico perché The Resident ricostruisce le pratiche mediche con accuratezza maniacale.
I particolari (come e dove si prende un prelievo arterioso, quali sono le tappe dell’ospedalizzazione per una determinata patologia) posso diventare fin troppo realistici per chi sappia riconoscerli per esperienza personale.
Alcune situazioni dei pazienti, inoltre, sono in grado di commuovere anche quelli che al posto del cuore hanno un bidone della spazzatura (cit.).
Per questo, avvicinatevi alla serie con il fazzoletto in mano e non mollate: vale veramente la pena.
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