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Le scene improvvisate più belle (e riuscite) del cinema

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Le scene improvvisate più belle (e riuscite) del cinema

foto di Claudia Ricifari Claudia Ricifari — 10 giugno 2015

Ci sono scene che hanno fatto la storia del cinema. Ma cosa pensereste se vi dicessimo che sono improvvisate? Ebbene sì. Non tutto è scritto su un copione.

Gesti, espressioni e persino alcune battute tra le più famose della storia non comparivano sulle sceneggiature, ma sono frutto solo della bravura e dell'improvvisazione degli attori.

È quello che è successo a tanti capolavori di Hollywood, diventati cult anche grazie alla fantasia dei loro interpreti.

Sfogliate la gallery per scoprire quali sono le scene più famose che non sono mai state scritte su un copione.

Le scene dei film che sono state improvvisate

  • Casablanca Casablanca Il film del 1942 con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman è considerato tra i più romantici di sempre, soprattutto per la scena finale dei due protagonisti che si salutano avvolti nei loro trench circondati dalla nebbia. Chi non ricorda la celebre battuta: «Buona fortuna, bambina»? Ebbene, quella frase, in un momento così importante del film, non era scritta sul copione, ma è stata inventata sul momento da Bogart.
  • Harry ti presento Sally Harry ti presento Sally Molte delle scene del film sono state improvvisate da Meg Ryan e Billy Crystal. Soprattutto le due più famose in assoluto: quella del finto orgasmo e la dichiarazione d'amore finale. Per quanto riguarda la prima, nella sceneggiatura originale i due avrebbero solo dovuto parlare di come le donne riescano a fingere il piacere durante il sesso, invece di dare una dimostrazione pratica al centro del ristorante; per quanto riguarda il finale, la celebre frase pronunciata da Crystal «Sono venuto stasera perché quando ti  accorgi che vuoi passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il  resto della vita inizi il più presto possibile» è tutta farina del suo sacco.
  • Il cavaliere oscuro Il cavaliere oscuro C'è un motivo per cui l'Academy ha deciso di assegnare il Premio Oscar postumo a Heath Ledger per la sua interpretazione di Joker nel secondo capitolo della saga di Batman firmata da Christopher Nolan: il suo ineguagliabile talento. Sapevate, per esempio, che tutta la scena in cui Joker fa esplodere l'ospedale è stata affidata all'improvvisazione dell'attore? Certo, l'esplosione era prevista, ma per il resto Nolan si è limitato a seguire Ledger con la telecamera.
  • Taxi Driver Taxi Driver La pellicola diretta da Martin Scorsese nel 1976 ha consacrato Robert De Niro come uno dei più grandi attori di Hollywood. La scena più conosciuta del film è senz'altro quella in cui l'attore allo specchio pronuncia la frase «Stai parlando con me?». Un grande classico che dobbiamo all'improvvisazione di De Niro.
  • Lo squalo Lo squalo Il film di Steven Spielberg del 1975 ha traumatizzato migliaia di generazioni di bagnanti. Una delle battute più celebri è quella pronunciata dal protagonista Roy Scheider quando ha un incontro ravvicinato con lo squalo. L'attore rientrando nella cabina di pilotaggio del peschereccio dice all'amico: «Hai bisogno di una barca più grande». La frase non era prevista nel copione, ma Spielberg decise di tenerla per il suo effetto scenico.
  • Zoolander Zoolander Il film con Ben Stiller e Owen Wilson sulla competizione tra i «belli belli in modo assurdo» aveva l'intento di prendere in giro i modelli, considerati spesso stupidi e attenti solo all'aspetto fisico. Durante le riprese della scena in cui Ben Stiller parla con David Duchovny, l'attore e regista aveva dimenticato la battuta e improvvisando aveva pronunciato di nuovo quella precedente, cioè «Perché i modelli maschi?». Duchovny non si è scomposto e ha ribattuto: «Ma te l'ho già spiegato un minuto fa!». Così quella scena, dettata da una semplice dimenticanza, è rimasta parte integrante del film.
  • Blade Runner Blade Runner Quando si pensa al capolavoro di Ridley Scott la mente vola subito al monologo finale di Rutger Hauer, entrato nella storia del cinema: «Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire». Ebbene, la frase «come lacrime nella pioggia» è una licenza poetica che si è preso l'attore e che il regista ha apprezzato e tenuto nella versione finale.
  • Arancia Meccanica Arancia Meccanica Il grande classico del 1971 targato Stanley Kubrick fece scalpore per la sua violenza così cruda. Una delle scene indimenticabili del film è quella in cui i Drughi si introducono nella villa di due malcapitati e iniziano a saccheggiarla, violentare la padrona di casa e picchiare il marito. Il regista non era particolarmente soddisfatto del risultato, finché Malcom McDowell non ebbe il lampo di genio di iniziare a fischiettare e cantare «Singing in the rain», rendendo la scena memorabile.
  • Will Hunting – Genio ribelle Will Hunting – Genio ribelle I film del 1997 che valse il premio Oscar a Matt Damon e Ben Affleck per la migliore sceneggiatura è pieno di belle lezioni sulla vita e sull'amore. Alcune di queste, però, sono frutto della fantasia di Robin Williams che nel bel mezzo delle riprese inventava le battute, come ad esempio nella scena in cui si diletta a raccontare delle flatulenze che la moglie emetteva nel sonno, scatenando l'ilarità di Damon e rendendo quel momento talmente vero da convincere i produttori a lasciarlo.
  • Star Wars – L’impero colpisce ancora Star Wars – L’impero colpisce ancora La saga di Star Wars è considerata ancora oggi un capolavoro intoccabile del cinema. Nel secondo film, il quinto se si segue l'ordine della storia, Han Solo sta per essere congelato quando la Principessa Leia gli dice che lo ama. A quel punto Han risponde «Lo so». Una risposta che non era nel copione, ma che venne spontanea a Harrison Ford, entrato perfettamente nel personaggio di Han Solo.
  • Shining Shining Un altro grande classico del cinema è «Shining», diretto da Stanley Kubrick e interpretato da un altro attore dedito all'improvvisazione: Jack Nicholson. Nella scena più famosa del film, quella in cui il protagonista spacca con l'ascia la porta del bagno, la battuta in cui Nicholson fa capolino e dice «Sono il lupo cattivo» è stata tutta farina del suo sacco. Nella versione in lingua originale l'attore dice «Here's Johnny», ispirandosi al The Tonight Show Starring Johnny Carson.
  • Full Metal Jacket Full Metal Jacket Anche in questo caso abbiamo a che fare con un capolavoro di Stanley Kubrick. Nel film quasi tutte le scene che riguardavano il sergente istruttore, interpretato da R. Lee Ermey, erano improvvisate. Il regista aveva scelto l'attore proprio in quanto ex veterano e gli lasciava grande margine di manovra nelle battute. Una scelta azzeccata visto che molti dei monologhi sono diventati epici.
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© Riproduzione riservata

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