Jennifer Lawrence e Bradley Cooper tornano al cinema con «Una folle passione», il terzo film in tre anni che vede quella che ormai è diventata la coppia d'oro di Hollywood di nuovo insieme, e di nuovo con un ottimo risultato.
Perché andarlo a vedere? Ve lo spieghiamo con sei buone ragioni.
gallery una folle passion bradley cooper jennifer lawrence
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1. INNANZITUTTO LA TRAMA
Montagne del North Carolina, fine degli anni 20. George Pemberton è a capo di un impero del legname e quando sposa Serena la porta tra i taglialegna, attribuendole un ruolo di comando poco adattabile alle donne in quel periodo storico. Passo passo, lei riesce a guadagnarsi il rispetto di (quasi) tutti, ma una serie di tradimenti (lavorativi) e gelosie (sentimentali e personali) vanno a increspare la serenità del loro amore. Questo è quello che si può dire senza spoiler. Poi succede di tutto. E per 110 minuti resterete attaccati allo schermo senza rendervi conto del tempo che passa.
2. PERCHÉ CI SONO CENTOUNO VERSIONI DELL'AMORE
George Pemberton e Serena Shaw sono una giovane coppia di neosposi, belli, simpatici e innamoratissimi. Di quelli che si amano così tanto che se lo ripetono in continuazione, e quando non si stanno dicendo quanto si amano fanno un sacco l'amore, così, tanto per fugare ogni dubbio nello spettatore che la loro sia una storia con un sacco di potenziale. Dal colpo di fulmine che li unisce al matrimonio è un attimo, così come è un attimo che i due diventano oltre che amanti anche amici e soci, di quelli che si dicono tutto e si appoggiano sempre e comunque. Quando iniziano i guai loro non perdono un colpo e rimangono uniti e più vicini che mai, fino a quando... Non manca niente del parlare d'amore in questo film: passione, complicità, attrazione, ma anche sofferenza, panico, gelosia e dubbi. Se siete innamorati, ne sarete felici; se non lo siete, sarà catartico.
3. PERCHÉ SI PIANGE E SI RIDE E...
Sono pochi i film che riescono a far provare allo spettatore tutte le varianti delle emozioni da sala, ma «Una folle passione» ci riesce. Si ride, poi si piange, poi si ride, poi si rimane col fiato sospeso, poi ci si indigna, poi, poi, poi. Le proverete tutte, vedere per credere.
4. PERCHÉ LA COPPIA COOPER-LAWRENCE È BELLA
Sono bravi e sono belli, ed evidentemente si trovano bene a lavorare insieme, visto che stanno mettendo lì un successo dietro l'altro lavorando in coppia («Il lato positivo», «American Hustle»). L'esperimento riesce per la terza volta, perché Jennifer Lawrence e Bradley Cooper sono fatti per stare insieme, perlomeno sul grande schermo. Li vedi comparire e speri che si bacino e che siano felici, come quando guardando un film della Disney sai subito chi finirà con chi, semplicemente perché lui è in calzamaglia e lei parla con gli animali.
5. PERCHÉ JENNIFER LAWRENCE È INCREDIBILE
Anche nella vasca da bagno, struccata, piagnucolante, con i capelli in disordine, Jennifer Lawrence è sempre stupenda. E lo è in un modo atipico per le bellezze di Hollywood, perché pur avendo tutti i lineamenti al posto giusto non è la classica bellezza finta del cinema. Non è magrissima, non è perfetta, non è statica. Sembra una ragazza vera, di quelle (particolarmente gnocche) che puoi incontrare (e invidiare) in giro per la città. Ma nonostante questo ti viene voglia di essere sua amica. Insomma, un caso su un milione nella vita reale, figuriamoci al cinema.
6. PERCHÉ BRADLEY COOPER È SPLENDIDO
Bradley Cooper è un gran bel ragazzo, e qui credo si sia tutti d'accordo. Ora però immaginatelo in smoking. E col panciotto. E con lo sguardo innamorato. E che vi bacia contro i muri e vi afferra la coscia e se la solleva sul fianco. Ecco. Bradley Cooper in «Una folle passione» è da istigazione a delinquere. E se anche quando si toglie la camicia e lo si vede (per la prima volta forse, ultimamente) a torso nudo è un po' meno tonico di quanto una potesse sperare, inspiegabilmente il torso nudo gli mette in evidenza le fossette, il sorriso e gli occhi. E occhei, forse sono di parte, ma secondo me anche solo Bradley Cooper vestito da boscaiolo vale il prezzo del biglietto. Alla faccia dei modelli di Abercrombie.
© Riproduzione riservata
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