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Grazia

MFW Day 3: il meglio del terzo giorno di sfilate PE 2024

foto di Grazia.it Grazia.it — 23 Settembre 2023
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Anche questa giornata è stata ricca di show che ci hanno tolto il fiato: ecco tutto quello che è successo in passerella.

Le sfilate proseguono a pieno ritmo e in passerella i grandi nomi della moda continuano a portare in scena le loro nuove creazioni per la primavera-estate 2024.

Ad aprire le danze Tod’s che quest’anno ha scelto di presentare la sua collezione all'interno dei laboratori Scala Ansaldo. A seguire abbiamo assistito alla sofisticatezza di Calcaterra per poi andare alla scoperta della nuova collezione di Luisa Beccaria e del gioco di seduzione di Sportmax.

Subito dopo pranzo, tutto si è fermato per ammirare l’attesissimo show di Gucci, con il debutto di Sabato De Sarno. Verso sera è stato poi il turno di Versace che ha fatto sfilare, tra le altre, la splendida Claudia Schiffer. 

E dato che con un calendario così fitto di appuntamenti è facile perdersi qualcosa, ecco per voi un bel recap di tutto quello che è accaduto oggi in passerella.

Tod's portavoce del Made in Italy

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Per la presentazione della collezione Primavera-Estate 2024, Tod’s ha scelto il luogo che meglio esprime la maestria artigianale italiana: i laboratori Scala Ansaldo.

Tod’s vuole celebrare l’eccellenza del Made in Italy, di cui da sempre si fa portavoce nel mondo e cercando di spronare i giovani ad avvicinarsi al mondo artigianale di qualità.

Walter Chiapponi, ha dato vita a una collezione che è il punto di arrivo di una lunga ricerca verso l’essenzialità del design e la qualità della craftsmanship italiana. Eliminata ogni decorazione, la costruzione dei capi è affidata al taglio, ai volumi e alla qualità dei materiali. La citazione del guardaroba maschile e del minimalismo anni novanta è rivisitata con un’attitudine tutta femminile, dove ogni capo della tradizione sartoriale acquista morbidezza e fluidità.

Gli abiti, con i pantaloni ampi con pinces e la giacca senza collo, sono sfoderati e decostruiti in tessuti leggerissimi. Il gilet diventa un gesto femminile, sensuale sulla pelle nuda, il trench è declinato in tessuti impalpabili e in pelle leggerissima e colorata.

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Le borse che completano ogni look hanno eliminato ogni decorazione diventando oggetti di culto, essenziali nelle loro forme, determinate dalla costruzione e dai pellami. La iconica Di Bag è senza cuciture e allungata e le borse T Timeless sono presentate in pelle goffrata. La nuova borsa Tod’s T - Box, geometrica e strutturata, è in pelle lucida chiusa da una T in metallo. La nuova shopping bag è una sacca in tessuto e pelle, che si modella sul corpo di chi l’indossa.

Calcaterra prende in prestito i codici degli anni '80 e '90

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La primavera-estate 2024 di Calcaterra rappresenta l’essenza del marchio secondo il suo designer e fondatore. Semplicità nella forma, lettura sofisticata e leggera delle cromie, insieme al gioco capace di chi raccoglie con rispetto il materiale d’archivio e lo rielabora, attualizzandolo, ma conservandone la purezza, la qualità e quel fascino intramontabile.

La palette colori è talcata, nei verdi botanici, nei bianchi, nel gusto cromatico di cacao intenso, noce moscata e pepe nero, fino all’insolito color sterlitzia.

La materia e il volume sono la cifra stilistica dell’intera collezione: ricami a mano in filo e in perle di fiume naturali, piume lavate, trasparenze e jacquard su cui si esaspera all’estremo il concetto stesso di giacca, che diventa oggetto del desiderio.

Un minimalismo che punta sempre più all’essenziale e che ribadisce stilisticamente un “less is more” fatto di spalle squadrate vertiginosamente grandi, di scolli lineari e di giacche esageratamente corte, quasi al limite del portabile.

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Luisa Beccaria celebra la vitalità al femminile della natura

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Forte, delicata, luminosa: Luisa Beccaria immagina una donna che come la natura fiorisce in vita e colori, gioca con pesi e texture diverse, cromie gentili e vivaci, per una primavera-estate in sintonia con la bellezza degli elementi: terra, mare, sino al cielo.

La collezione SS 2024 celebra la vitalità al femminile della natura, incarnandone la mutevole bellezza in capi che accompagnano l’alternarsi delle ore del giorno e delle occasioni della vita.
Il maxi flower quasi astratto crea effetti color-shock su abiti alla caviglia con balze discrete o per completi croptop-midiskirt informali, mentre le mille sfumature del cielo al tramonto diventano lunghi abiti che assecondano la figura. Il due pezzi giacca-pantalone si intaglia con il sangallo per un completo arancio vitaminico; il motivo a righe abbina le scintillanti paillettes ai volumi generosi dello scollo a barca di bluse strette da fusciacche a contrasto. 

Le silhouette alternano forme donanti e avvitate, con scollature, con volumi ad A. Le lunghezze vanno dal midi al maxi, con giochi di tagli orizzontali. Cotoni delicati, tulle, chiffon, organza, pizzi, broccato stretch e paillettes sono i tessuti portati in passerella. La palette cromatica associa la delicatezza di un'alba tra arancio, senape, verde brillante e fucsia.

Sportmax porta in passerella il contrasto tra "Naturale" e "Culturale"

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La collezione Sportmax Spring Summer 2024 nasce da una riflessione sui cambiamenti della natura, ma anche sulla natura del cambiamento. Tracciando un’analogia tra i cicli stagionali e l’altrettanto ciclico scontro tra tradizione e progresso, mettendo in discussione il contrasto fra “Naturale” e “Culturale”, in un mondo che lotta per riconciliare i due regni e mantenerli in perfetto equilibrio.

In quest’atmosfera clinica il bianco prende vita in ogni sua sfumatura, dall’ottico al vaniglia, tra giochi di luci e texture. Sfumature acide e delicate, insinuandosi, animano questa natura asettica.

Materiali strutturati e imbottiti alternano raso lucido, PVC ed eleganti materiali tech a texture opache come cotoni robusti, lino trattato, fibre di carta compattate e pure trasparenze.
Tra i dettagli dominanti, le chiusure in velcro generano tensione tra la minimale raffinatezza couture e il suo utilitarismo brutalista.

Le stampe sono prestiti fotografici diretti dalle installazioni dell’artista ceco Krištof Kintera. Nelle atmosfere “Postnaturalia” di queste opere, lo sguardo distopico di Kintera rivisita erbari botanici con fiori creati da rifiuti elettronici, in affinità elettiva con il diario “Herbarium” di Emily Dickinson. Il suo lavoro ha rappresentato un’ispirazione fondamentale, ed è stato generosamente condiviso dall’artista per completare e illustrare in modo ancora più intenso la filosofia di questa collezione.

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Il nuovo volto di Versace

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Versace ha portato in passerella la collezione primavera estate 2024, ben lontana dai suoi soliti schemi. In passerella infatti sfilano abiti attillati in maglia metallizzata, occhiali da sole e stile dolce e soave composto da pantaloni, completi in tweed e camicie comode. Le nuance sono pastello.

Ad aprire la sfilata è Kendall Jenner, seguita da Gigi Hadid e a chiudere ci ha pensato Claudia Schiffer sorridente e da sempre legata molto al brand Versace.

L'attesissimo debutto di Sabato De Sarno da Gucci tra citazioni anni Duemila e il classico monogram GG

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La cornice di questo show doveva essere il centro di Milano: il quartiere Brera, si sarebbe dovuto trasformare in una passerella a cielo aperto. Il maltempo ha bloccato questo intento, trasferendo il debutto nel tradizionale Gucci Hub di via Mecenate, rivelatasi però una cornice perfetta per la collezione.

La collezione primavera estate 2024 di Gucci è caratterizzata da linee minimal, accenti di rosso profondo, di blu, di sfumature neon vivide. Grandi citazioni anni Duemila, come i jeans a vita bassa con la gamba ampia, un po' boyfriend. Ci sono longuette che si abbinano a felpe e micro top, capispalla perfettamente costruiti e maglie gioiello che ricoprono mini abiti e borse.

Il classico monogram GG non scompare, semplicemente risulta essere meno appariscente.

Le borse sono preziose, con cristalli o in pellami esotici colorati, semplicemente iconiche: Jackie, Bamboo, ancora più preziose e desiderabili.
Le scarpe sono platform con morsetto, sneakers o décolleté, anche questo in variante gioiello.

Giada e l'esattezza dei dettagli

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Lo spirito GIADA, visto attraverso gli occhi del direttore creativo Gabriele Colangelo, continua a promuovere un’idea di femminilità morbida ma forte attraverso una purezza di stile pervasiva. Con la Primavera/Estate 2024, Colangelo sposa delicatezza e sensualità, precisione e seduzione, lasciando che a parlare sia il dialogo tra forma e texture.

La silhouette è decisa, con un focus sulla vita segnata, sui fianchi arrotondati e le spalle larghe e marcate. La linea a clessidra diventa campo per sovrapposizioni, sfumature di colore, ricami a nastro che animano le superfici in ondulazioni e movimenti tattili. La precisione architettonica dei cappotti sartoriali è smaterializzata da sovrapposizioni di organza che disegnano motivi floreali scomposti e ingranditi. Giacche e gonne hanno forme couture, mentre le gonne a doppio strato creano giochi di ombre sulle gambe. La pelle occhieggia, con grazia: aperture sulla schiena, fenditure sotto il seno. Effetti ombré donano profondità e sfumature a gonne e abiti in pelle. Bustini di nappa, gilet, top in nastro completano il discorso seducente.

La tavolozza dei colori è ristretta, e ruota esclusivamente attorno ai toni del bianco e del nero, con accenti di verde chiaro e giallo limone che rompono il generale equilibrio grafico. Le materie vanno dal cashmere e dall’organza alla maglia, alla nappa, alla rete ricamata, alla seta.

Gli accessori completano l’affermazione risoluta di femminilità. Gioielli in ceramica dorata dalle forme organiche disegnano calligrafie mobili su tutto il corpo. Le borse hanno superfici in rilievo o forme ordinate da portare a mano. I sandali sfoggiano cinturini torchon che si avvolgono sensualmente intorno alla caviglia.

© Riproduzione riservata

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