Milano Fashion Week: Da Tod’s a Gucci, il meglio di questo terzo giorno di sfilate
Mentre gli addetti ai lavori cominciano a fare i primi bilanci su questa nuova edizione della Milano Fashion Week, le sfilate continuano a pieno ritmo e in passerella i grandi nomi della moda continuano a portare in scena le loro nuove creazioni per l’autunno-inverno 2023-2024.
Ad aprire le danze, Tod’s che anche quest’anno ha scelto di presentare la sua collezione in una location a dir poco spettacolare, l’Hangar Bicocca. Subito dopo abbiamo assistito al debutto da solista di Luca Lin da Act N°1, per poi andare alla scoperta della nuova idea di sensualità di Sportmax e del gioco di seduzione di Philosophy by Lorenzo Serafini.
Subito dopo pranzo, tutto si è fermato per ammirare l’attesissimo show di Gucci, il primo dopo l’addio di Alessandro Michele. Nel pomeriggio è stato il turno di Cormio, Andreadamo e Sunnei, mentre a chiudere la giornata ci hanno pensato gli show di Vivetta e Jil Sander.
E dato che con un calendario così fitto di appuntamenti è facile perdersi qualcosa, ecco per voi un bel recap di tutto quello che è accaduto oggi in passerella.
All’Hangar Bicocca con Tod’s
“Un'eleganza raffinata e contemporanea in una collezione dalla forte identità.” Descrive così Tod’s la nuova FW23-24 presentata stamattina con un grande show tra le sculture imponenti dell’Hangar Bicocca. Muse del direttore creativo, Walter Chiapponi, le donne algide di Helmut Newton ma anche Julia Robert che ha stregato il designer con quel completo maschile sfoggiato in occasione degli Oscar nel lontano 1996. All’ingresso una folla di ragazze aspetta l’attore cinese Xiao Zhan che arriva dopo le brand ambassador Liu Shishi, Joy e Nana con una intera troupe di fotografi a lui dedicata. La collezione è elegantissima e passa da un ready-to-wear ricercato e a tratti sportivo, con le polo in maglia con zip e i mini o maxi bomber dai morbidi dettagli ad abiti con inserti luminosi che scivolano dolcemente sul corpo. La pelle nera è protagonista in pantaloni arricciati in vita (che si ritrovano anche nei completi), trench e minidress. Super femminile invece la proposta di maglieria che include lunghi abiti in maglia avvolgenti e sensuali. Letitia Casta chiude la sfilata (aperta dalla top model Anna Ewers) davanti agli ospiti tra cui l’attrice Vittoria Puccini, Olivia Palermo, Chiara e Valentina Ferragni, le cantanti Paola&Chiara, Elisa Maino.
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Lo show poetico di ACT N°1
Occhi puntati sulla passerella di ACT N°1 che ha visto, dopo l’abbandono di Galib Gassanoff, il debutto da solista del direttore creativo Luca Lin. Il denim è uno dei grandi protagonisti dello show: proposto in total look, punteggiato da borchie audaci o con cuciture a vista e abbinato a camicie stampate che riproducono quelle stampe cinesi di inizio secolo scorso che da sempre stanno a cuore al designer. In passerella hanno sfilato i completi pigiama in seta, i corsetti, i trench e le maglie in tulle, senza dimenticare i due abiti da sera con ali-scultura che hanno chiuso lo show. E la Milano Fashion Week è stata l’occasione per lanciare anche la nuova collaborazione del brand con Oppo e per presentare Oppo Find N2 Flip: un'esclusiva raffle bag personalizzata, un portatelefono in tulle che si sposa alla perfezione con il design ricercato del pieghevole a conchiglia, firmato proprio dallo stilista Luca Lin. In front row, ad applaudirlo, anche l’ex-collega e amico Galib Gassanoff che con lui aveva fondato il brand ormai sette anni fa.
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La collezione "Bare" di Sportmax
L’androginia come massima espressione di libertà. ‘Bare’ cioè ‘nuda’ è il nome di questa collezione di Sportmax per l’autunno-inverno 23-24 che scopre e ricopre corpi che trovano il loro spazio nel mondo. Altra ispirazione è infatti A Room Of One’s Own di Virginia Woolf, idea ripresa dalla location dello show dove le sedute erano poltrone e divani e i fili di luci rendevano l’atmosfera familiare e intima. La collezione alterna e unisce l’eleganza borghese con lo stile indimenticato degli anni '90. Abiti con nodi che scoprono parti di pelle, sartorialità di completi con le spalle definite e i pantaloni a gamba larga, a metà tra zoot suit e teddy boys. Nelle silhouette lucide e trasparenti ritroviamo lo studio che i fotografi Nan Goldin, Robert Mapplethorpe e Peter Juar facevano sulle luci e le ombre reali e della vita, mentre i colori sono morbidi come i marroni della cannella, del caramello, dello zenzero uniti a un delicato color pesca e dal nero intenso. I completi sartoriali sono composti da giacche con le spalle ben definite e pantaloni a gamba larga dal taglio maschile. Gli accessori sono il frutto della combinazione inaspettata di dettagli metallici ed elementi botanici. Tra loro spiccano le bretelle in pelle da portare sul seno nudo, da annodare in vita come fossero cinture o da usare per tenere insieme top e gonne. E poi orchidee in vernice che diventano choker, lunghi guanti in pelle che si fermano ben oltre il gomito, gli stivali bassi con la punta squadrata o i sandali di piume. A vedere la sfilata tanti ospiti tra cui Valentina Ferragni, Tamu McPherson, Veronica Ferraro.
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Il gioco della seduzione di Philosophy di Lorenzo Serafini
"Chic Erotique" è il titolo della collezione autunno-inverno 23-24 di Philosophy di Lorenzo Serafini che nel backstage della sfilata racconta le sue ispirazioni: "c’è una vibe che ricorda i film francesi come Emmanuelle e Histoire d’O, ma di nostalgico o retrò non c’è niente, c’è la voglia di riportare la consapevolezza della sensualità di queste donne in passerella". A prevalere nella palette nero, bianco e tocchi di rosso fuoco. Le giacche da uomo diventano mini abiti da indossare con alti stivali sopra il ginocchio. La sensualità si esprime attraverso spacchi sui fianchi, zip abbassate che diventano scolli profondi, cut-out grafici e fiocchi che esaltano le schiene nude. Protagonisti, blazer, gilet e pantaloni dal gusto formale. I corpi sono coperti ma le silhouette hourglass sono molto sexy. Suit doppiopetto con bottoni d’oro si alternano a gonne morbide più strette in fondo. Stivali croc altissimi accompagnano abiti in maglia attillati con e senza zip che si ritrova anche in alcuni vestiti. Velluto nero e rosso e ancora pelle crema o total black lasciano spazio al pizzo amato dal designer in rosa cipria. Anche la silhouette delle scarpe si allunga: con pumps e stivaletti stringati con cinturini alla caviglia che si fanno largo tra stivali con tacchi stiletto e morbidi cuissardes. Alla sfilata l’attrice Bella Thorne, la modella Georgia May Jagger, la cantante Dito Nella Piaga e tanti altri.
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Il primo show di Gucci dopo Alessandro Michele
In attesa di vedere all’opera il nuovo direttore creativo, Sabato Sarno, l’ufficio stile di Gucci ha portato oggi in passerella la nuova Collezione FW23-24. Su una moquette giallo senape, ha sfilato così la prima collezione donna Gucci senza la direzione creativa di Alessandro Michele. Alla guida c’è il team creativo che ripercorre i codici della maison, guardando agli archivi storici soprattutto per gli accessori, alle silhouette slim iperfemminili di Tom Ford, senza perdere la libertà di mescolare di Michele. Ogni uscita è diversa, ma il fil rouge è uno stile chic senza tempo, tra eccessi e stravaganze, tra il rigoroso maschile e le trasparenze sexy. Ad aprire lo show, modelle che sbucano fuori dagli ascensori, pensati nell’allestimento, come in un film in technicolor degli anni '60. Addosso hanno slip dress impalpabili che non lasciano nulla all’immaginazione, gonne a vita bassa, lingerie a vista e cappotti in faux fur coloratissimi. Il richiamo all’inizio del millennio continua con maxi paillettes, collant colorati e occhiali a mascherina. Tra i pezzi cult della collezione, il reggiseno di cristalli logato che ha già fatto il giro del web.
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La partita di calcio di Cormio
Ha sfilato su un campetto da calcetto, la collezione FW23-24 di Cormio che è un vero e proprio inno al girl power. Tra bambini e bambine che rincorrono il pallone, il brand ha voluto rendere omaggio alle donne e al loro talento e ribadire un messaggio importante: tutti hanno diritto di trovare il proprio posto nel mondo, senza distinzioni di genere o di orientamento sessuale, sia nello sport che nella società. Al centro dello show, le nuove uniformi da sapore nostalgico rese preziose da fili di lurex, balze, stelle, ruches e fiocchi, proprio come i fiocchi rosa che impreziosiscono le porte. Le modelle sfilano con scarpette da calcio, calzettoni, palloni che diventano borse e portamonete e guanti da portiere che si trasformano in accessori. Regina del guardaroba, la maglieria, da sempre fiore all’occhiello del brand, su cui sono stampati insulti sessisti.
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L'omaggio a Crotone di Andreadamo
È un tributo a Crotone, la città natale dello stilista, la FW23-24 di Andreadamo che ha portato in passerella un pezzetto importante della sua infanzia. Dalle maglie jacquard che rievocano l’argilla delle colline crotonesi ai capi gialli, proprio come i girasoli tanto amati dalla nonna: in questa collezione il designer rende omaggio alle sue radici. Sulla catwalk si alternano abiti in pelle lucida e tutine trasparenti con foglie di fico metallizzate, cappotti avvolgenti in pelliccia, giacche pitonate, felpe oversize e denim tagliato a vivo. Esaltano i look, stivali argentati e boots con i tacchi a spillo, insieme alle nuove borse che hanno fatto il loro debutto ufficiale proprio durante questo show.
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Vivetta e la sua ode alle donne
Sospesa tra romanticismo e purezza, la FW23-24 di Vivetta, una collezione in cui daywear e nightwear si fondono e in cui i late Sixties incotrano gli anni ’90. La donna immaginata dal brand vive di contrasti. I blazer dal taglio maschile si affiancano a più audaci minigonne e abitini illuminati da pietre scintillanti. La palette spazia dalle più delicate tonalità pastello a colori scarlatti e nero profondo. Vestaglie, pigiami e bralette si portano a vista e si distinguono per balze che donano movimento. Mentre gonne, giacche mannish e abiti sottoveste sono arricchiti da bordature in pizzo. A trionfare nella collezione, romantici fiocchi che sono il simbolo di una visione innocente della femminilità e diventano drappeggi 3D sui capispalla o applicazioni su maxi dress scivolati. Completano i look, oltre alle iconiche Mary Jane con fiocchetti luccicanti al posto dei cinturini e agli stivali dalla punta affilata, piccoli accessori che non passano inosservati. A partire dalle calze traforate, dai beanie con le orecchie da gatto o da bijoux curiosi come il reggiseno metallico che riproduce la forma del seno e si lega al petto con collane Swarovski, come gli anelli puntellati di strass o le trecce che diventano orecchini.
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La nuova collezione co-ed di Jil Sander
Una collezione in cui sono esistono distinzioni di genere, in cui tutto si mescola e si sovrappone, in cui lo sportswear si fonde alla moda couture, in cui si annullano definitivamente le distanze tra maschile e femminile, tra giorno e notte: Jil Sander ha svelato oggi la nuova FW23-24 firmata da Lucie e Luke Meier. Nella palette spiccano colori neutri come bianco, grigio, nero e burro, nuance pastello, come rosa e giallo pallido, ma anche tonalità più elettriche, come verde, rosso e blu. Tra i pezzi chiave della collezione, i capispalla, come i gilet multitasca, i cappotti lunghissimi, in lana o pelliccia, che sfiorano per terra, insieme ai parka e alle cappe zippate. Al centro della collezione, anche la maglieria con knit dress lunghi fino ai piedi con la gonna stretta. A esaltare i look, piccoli dettagli come i fiori che diventano applicazioni 3D, e accessori che includono collane metalliche, passamontagna, guanti zebrati, borse in formato XXL e stivali da motociclista.
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