Polimoda: le creazioni degli studenti sfilano a Pitti Uomo
Un hub di idee e di ricerca, un laboratorio slegato dalle logiche di loghi e brand. Il Polimoda di Firenze si definisce grazie ai propri studenti, ai professori e ai "mentors" che quotidianamente studiano e lavorano per esprimere il più alto grado di creatività che si concretizza nello show di fine anno.
A sinistra un look di Eleonora Federico e a destra di Alisa Kosiborod
Una vera e propria sfilata (con nulla da invidiare in quanto a produzione e confezione a quelle che vediamo costantemente nelle diverse Fashion Week) che ha preso vita nella cornice rinnovata dell'ala B4 di Manifattura Tabacchi a Firenze in occasione di Pitti Uomo sotto la direzione artistica di Massimiliano Giornetti che ha seguito personalmente gli studenti nello sviluppo delle loro collezioni e con mentorship di Caroline Issa, CEO e Fashion Director di Tank Magazine, la collaborazione con lo stylist Serge Girardi e la partecipazione di Diego Dolcini che ha guidato i giovani designer nella creazione di scarpe e accessori.
A sinistra una creazione di Giorgia Giannotta e a destra di Chia Ying Lin
"Il tempo è necessario per creare una collezione, il tempo indispensabile per sbagliare, crescere e maturare. Questo è oggi il vero lusso nella moda. La possibilità di attendere i risultati di un lavoro preciso e delicato. Di definire l'estetica di un brand che necessita di essere riconosciuta anche senza l'ostentazione di un logo", ha detto Giornetti, e queste parole assumono ancora più importanza alla luce degli ultimi "valzer di sedie" dei giovani Direttori Creativi di diversi brand ai quali (tra le altre cose) non è proprio stato dato tempo di stabilirsi e creare una connessione con le aziende che li hanno voluti.
A sinistra una creazione di Xiaodan Liao e a destra di Giulia Mauro
In passerella hanno sfilato 25 collezioni per oltre 100 look creati dai più talentuosi studenti del quarto e terzo anno del corso di Fashion Design e dei Master in Collection Design e Creative Direction provenienti da 18 paesi diversi, davanti agli occhi di giornalisti, addetti ai lavori e artisti come Gaia, Beatrice Quinta, Clara e star come Ed Westwick e Amy Jackson.
Un'emozione che i giovani stilisti non dimenticheranno presto.
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