La moda si tinge di verde: 6 iniziative eco-fashion di cui parlare...
Mai più di questo fashion month si è parlato di ecosostenibilità, ecco
Oggi volge al termine un fashion month che ha visto in "sostenibilità", "ecologia", "riciclo", "green" e "bio" le proprie parole chiave, superando "collezione", "trend", "drappeggio" o "chiffon".
Gli ecologisti di tutto il mondo si sono dati appuntamento nelle piazze delle città della moda per protestare contro gli sprechi e l’inquinamento, invocando un'inversione di rotta anche nell’industria tessile.
L’attenzione suscitata ha sollevato temi importanti ma anche dato il via a tante iniziative concrete, segnali forse di un effettivo cambiamento in atto.
Ma chi, oltre a predicare un lifestyle green, ci ha messo davvero la faccia?
Grazia.it ha scelto 6 iniziative che nella loro simbolicità stanno dando il buon esempio. Curiose? #Ondaverde
1) Gabriela Hearst x MyTheresa
(Credits: courtesy of press office)
La stilista Gabriela Hearst ha disegnato una capsule di 18 pezzi 100% sostenibili per l’e-commerce MyTheresa il cui 10% della vendita verrà devoluto all’associazione benefica Save The Children. Per l’occasione, Gabriela si è anche calata nei panni di modella diventando volto della campagna. Quando si dice “Metterci la faccia!”
2) Pleasedontbuy di TWINSET
(Credits: courtesy of press office)
Del progetto Pleasedontbuy firmato TWINSET ne avevamo parlato qualche mese fa. Il nome dice tutto: "Per favore non comprate!" e consiste in un una capsule di splendidi abiti da occasione made in Italy destinati ad essere affittati a un prezzo tra i 40/100 Euro. Risultato? Un gran risparmio per le nostre tasche (il valore dei vestiti si aggira dalle 680 ai 3.400 Euro) e un regalo all’ecologia. Che lo shopping del futuro sia l’affitto? #Modaanoleggio
3) Asics
(Credits: courtesy of press office)
Asics ci introduce a un altro tema caro all’ecologia: la riduzione delle emissioni di carbonio. Il marchio leader nel settore sportswear, si è impegnato pubblicamente a ridurre consumo d’acqua ed emissioni nel processo di tintura delle calzature a 1.5°C entro il 2020 con l’obiettivo finale di raggiungere un impatto zero entro il 2050! We like it! #Netzero
4) Green Carpet Fashion Awards
(Credits: Getty images)
Ormai alla loro terza edizione in Italia, i Green Carpet Fashion Awards ci offrono una panoramica completa sulle novità ed evoluzioni della moda ecosostenibile, celebrandone i numerosi traguardi. Quest’anno ha visto premiati Flavia La Rocca come miglior eco-designer emergente, la top model Doutzen Kroes come migliore social media eco-promotrice, e brand come Zegna, Max Mara, Stella McCartney e il leggendario Valentino Garavani. Interessante anche l’iniziativa dei GCFA in partnership con Vestiaire Collective che ha aperto un pop-up nel cuore di Milano per promuovere la circolarità nella moda. #Ecocouture
5) Gucci
Con l’apertura del Fashion Month, la casa Gucci ha annunciato il proprio impegno a un approccio Carbon Neutral per tutte le attività che riguardano l’intera supply chain ovvero la catena dai negozi alla produzione. L’impatto zero firmato Gucci è a 360 gradi: dall’aumento dell’uso di energie rinnovabili, al riciclo degli scarti tessili, allo sviluppo di soluzioni innovative nell’utilizzo delle materie prime. Come non apprezzare un impegno alla sostenibilità così concreto e soprattutto a lungo termine di una delle case del lusso più established del momento? Chapeau! #Carbonneutral
6) Concious by H&M
(Credits: H&M)
Tra tante novità, vi menzioniamo un nome veterano della sostenibilità, H&M che dal lontano 2011 promuove il riciclo e la ricerca di materiali ecologici non convenzionali. La fast sustainable fashion di H&M ci piace perché propone abiti fashion e ricercati, a dimostrazione che si può essere amici dell’ambiente pur rimanendo all’ultimo grido! #Concioussince2011
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