Milano Fashion Week: il meglio del quarto giorno di sfilate

La Milano Fashion Week con le sue collezioni Autunno-Inverno 2024, sta arrivando alle ultime battute. In un sabato che vede finalmente un cielo terso (almeno per gran parte della giornata), troviamo molti nomi in calendario.
La giornata inizia con un rombo energico: è quello di Ferrari, che sotto la direzione di Rocco Iannone si riconferma un brand vincente. In un alternarsi di rosso fiammante, nero, blu e grigio con tocchi metallici e maxi guanti ispirati al mondo dell'automobilismo, Iannone porta in scena una collezione che funziona.
Segue Ermanno Scervino, che propone il suo Atlante di Moda: una collezione ispirata al corpo femminile quale espressione di forza, intelligenza e gestualità.
La mattina vede in passerella anche Ferragamo, dove il giovane direttore creativo Maximilian Davis, classe '95, con un titolo di British Womenswear Designer nel 2023, prova ancora una volta di aver trovato il proprio posto. Lo fa con una collezione che prende dagli anni '20 del Novecento per restituire, alla contemporaneità, la medesima espressione di libertà che si andava a ricercare in quegli anni interessati dal proibizionismo.
Il pomeriggio è firmato Dolce&Gabbana ed è all'insegna del nero mentre quello di Missoni omaggia le righe, da sempre elemento distintivo del marchio. Jil Sander si allontana dal “solito” minimalismo: gioca con colori e forme inedite e con elementi déco.
Degna conclusione di giornata con Bally e Bottega Veneta, luoghi in cui troviamo molta attenzione per il colore e l'aspetto tattile dei materiali.
Scoprite da vicino i momenti più interessanti di questa quarta giornata di sfilate Autunno-Inverno 2024.
Rocco Iannone esplora il concetto di luce da Ferrari
La luce che si riflette sui corpi disegnandoli, la luce che ogni corpo emana all'esterno: Rocco Iannone parte da questo punto per dare forma a una collezione che, degna del marchio che porta, va veloce verso il consenso. Materiali lucidi contrapposti a texture opache, maxi guanti da pilota che diventato un elemento complementare in quadro dalla straordinaria femminilità.
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Ermanno Scervino e il suo Atlante di Moda
Il corpo della donna al centro: Ermanno Scervino parte da questo per dare forma alla collezione Autunno-Inverno 2024. Ne esalta le qualità, fisiche e mentali: l'intelligenza e la forza, lo humor e la sensualità, non come opposti ma come elementi che si fondono strutturandone la personalità.
Lo fa attraverso la scelta dei materiali e delle silhouette: troviamo pelle effetto cocco, pelliccia ecologica, ma anche materiali tradizionali del guardaroba maschile, come i gessati e le grisaglie di lana.
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Dolce&Gabbana: ode al tuxedo
Può un elemento tanto maschile esaltare la parte più sensuale e femminile di una donna? Dolce&Gabbana dedicano l'autunno-Inverno 2024 al tuxedo, rendendolo un capo squisitamente femminile e seducente. Rivisitato, ripensato nelle proporzioni e abbinato a pizzi e trasparenze, lingerie a vista e velette che celano lo sguardo saltando le labbra tinte di rosso vivo.
Stefano Gabbana e Domenico Dolce descrivono questa scelta come un incontro tra contrasti, tra maschile e femminile, tra austerità e seduzione. Un incontro attraverso il quale vogliono celebrare, ancora una volta, il loro amore per le donne.
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Jil Sander: c’era una volta il minimalismo
Non fraintendeteci, c'è è ancora: il minimalismo e il rigore che contraddistinguono l'estetica Jil Sander sono al sicuro, hanno solo incontrato qualche piccolo elemento decorativo in più. L'Autunno-Inverno che ha sfilato a Milano è un'esplosione di colore, di volume, di linee più ricche e teatrali.
Abiti a uovo in velluto con maxi spalle o con un finish trapuntato, borse in morbida pelle da stringere, stivali effetto seconda pelle, con punta arrotondata. E poi i gioielli, lucenti e importanti, per accendere una palette colore ricca e vibrante.
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Missoni, la storia tra le righe
Filippo Grazioli esplora uno dei temi iconici di Missoni, quello delle righe. Lo fa ricordando un aneddoto che forse, chi ama la storia di questa famiglia a tutto colore, ha già sentito raccontare qualche volta dai propri fondatori.
Nel 1958, Ottavio e Rosita Missoni erano una coppia agli esordi: felici di essere riusciti a conquistare le vetrine della Rinascente in Piazza Duomo, nel cuore di Milano, se ne stavano lì ad ammirare le vetrine brandizzare Missoni quando un passante, osservando i manichini vestiti di tutti i colori, con righe e zigzag (ma con sciarpe colorate come bende all'altezza degli occhi) disse "Povere ragazze, per fortuna sono bendate e non possono vedersi vestite così".
Fu un momento rivelatore, il momento in cui lo stile Missoni si delineò divenendo riconoscibile. Oggi Grazioli torna a quel momento e lo fa scegliendo righe da passo deciso, ipnotiche, effetto illusione ottica.
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Bally: Simone Bellotti omaggia il folklore svizzero
Le radici sono importanti e Simone Bellotti ha voluto guardare a quelle del brand Bally per dare vita a una collezione che celebra la tradizione svizzera, il folklore e i colori dei luoghi in cui questo è nato.
Tra il formale e sobrio e il selvaggio, riprendendo la natura dei luoghi di montagna, la collezione unisce elementi riconoscibili e giocosi, come le pigne nelle borsette o le mucche formato borchia che tempestano le gonne, e altri discreti, come giacche e capispalla che riprendono il concetto del loden.
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Bottega Veneta: una nuova quotidianità
Matthieu Blazy dedica la nuova collezione di Bottega Veneta al mondo in cui viviamo, alla quotidianità in un momento attuale così complesso. Molti durante questa fashion week hanno approcciato l'oggi eliminando, ripulendo linee e palette colore in collezione: lui ha scelto di fare il contrario.
La funzionalità di ogni capo è chiara all'occhio, ma i dettagli lo arricchiscono rendendo ogni uscita uno statement look, a partire dalla prima, dove un semplice abbinamento cappotto (dalle forme arrotondate) e pantalone total black, si arricchisce di frange e movimenti unici.
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