La PE 2016 di Givenchy by Riccardo Tisci vola a New york con un emozionante show all'ombra della Freedom Tower
Un messaggio d'amore e di speranza perché il futuro non riservi mai più tragedie così immani: è questo il tributo di Givenchy, che ha sfilato a New York nel giorno più triste che l'America possa ricordare.
14 anni dopo quell'11 settembre 2001, all'ombra della Freedom Tower sfila la collezione PE 2016 creata da Riccardo Tisci, ma non dopo un sentito tributo che ha lasciato a bocca aperta i presenti e che, siamo certi, avrà fatto scendere anche qualche lacrime di commozione.
Per la regia di Marina Abramovic e con sullo sfondo uno skyline illuminato dal sole che tramonta, è andata in scena una peformance che celebra l'amore e la vita al suono del canto di preghiera di un monaco buddista. Scale che salgono verso il cielo, rigagnoli d'acqua che scendono verso terra, abbracci e distacchi, una metafora di vita e di morte, ma soprattutto un messaggio di pace.


Al suonare di un gong inizia lo show: una passerella impervia per le modelle, fatta di corridoi e di bancali di legno con gradini da salire e scendere che qualcuna non è riuscita a fronteggiare al meglio, quasi a voler rimarcare ancor di più il concetto che la vita è fatta di cadute dolorose. Alla fine ci si rialza sempre anche se bisogna fare i conti con le ferite, e New York questo lo sa bene.
La collezione è poetica: unisce la delicatezza della lingerie in pizzo e seta alla forza di ankle boots e volumi maxi, di tessuti operati e su maschere che decorano il viso. Incrostazioni di gioielli che celano il volto, dettaglio che da qualche stagione Tisci sta elaborando sempre più.
Givenchy SS 2016: la sfilata a New York
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Alla sfilata una serie di ospiti davvero esclusivi: da Julia Roberts a Kim Kardashian, scoprite chi c'era.
Gli ospiti alla sfilata Givenchy PE 2016
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Credits: Getty Images
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