10 piccoli errori di stile che possono rovinare i vostri outfit in 3, 2, 1...
A volte ci chiediamo se abbia ancora senso dire cosa è ben indossare o meno. Non ci sono più vere regole da rompere, non ci sono limiti alla fantasia e alla voglia di esprimersi attraverso ciò che si indossa.
Ma, c'è un ma: ci sono giorni in cui ci si sente nei panni sbagliati, non a proprio agio con quello che ci si è messe addosso. Anche un filino trasandate. A volte a causa di esperimenti dettati dai trend, altre a causa della fretta, che è sempre la più cattiva delle consigliere. E capita di chiedersi cosa non sia andato per il verso giusto, come mai non ci si sente al 100% nonostante quell'ideona di styling che ci sembrava l'abbinamento del secolo.
Poco fa abbiamo parlato di regole da rompere, e se la logica non ci inganna, quando si rompe una regola è perché questa esiste. E un motivo ci sarà.
Una camicia stropicciata, un paio di scarpe che sono arrivate a fine corsa, un eccesso di elementi "chiassosi": sono dettagli che penalizzano tutti gli sforzi spesi davanti all'armadio. Perché potrete anche avere addosso l'abito più cool che avete in repertorio, ma se casca l'occhio sul bottone mancante o su un orlo mal fatto, tutto la fatica diventa vana in un batter d'occhio.
Sono solo alcuni esempi di ciò che spesso vediamo in giro, e ce ne sono molti di più. Ogni tanto ci caschiamo anche noi nel colletto poco inamidato o nel maglioncino infeltrito, e dato che sicuramente sarà capitato anche voi, scopriamo insieme come correre ai ripari.
Dieci errori di stile da evitare per non apparire in disordine o trasandate (ma a cui si può porre facilmente rimedio)
1. Scarpe, borse e accessori "al capolinea"
Tutte (probabilmente a eccezione di Marie Kondo) almeno una volta nella vita, faticano a staccarsi da qualcosa. La borsa preferita, che di non consumato ha ormai solo il ricordo, gli stivali che sono passati agli annali, le sneakers che implorano pietà. Quando ci si affeziona a un pezzo è difficile lasciarlo andare, ma è necessario farlo (soprattutto se, in precedenza, si è cercato di risistemarlo svariate volte). Quindi addio tacchi consumati, pellami esausti e tentativi di riparare l'irreparabile: spazio al nuovo che sostituisce il precedente.
2. Camicie e abiti stropicciati
Non è cosa di tutti i giorni gioire davanti all'asse da stiro. Me non è il massimo presentarsi al lavoro o in qualsiasi altra occasione stropicciate come un foglio di carta crespa. E non vale la regola "tanto poi si stropiccia", cosa che per certi materiali come il lino, accade non appena lo si indossa. Un po' di decoro, e via a premere il tasto del vapore!
3. Non fare l'orlo ai pantaloni
Un po' come la camicia bella ma stropicciata, ma con un risvolto (mai termine fu più azzeccato) in più. Il pantalone con un orlo mal fatto, o non fatto per nulla, è abbastanza agghiacciante. E a risentirne ne è soprattutto la vestibilità e il modo in cui cade sul fondo.
4. Troppi colori che non si accordano
C'è chi ha la teoria del "massimo due colori" e abbina scarpe/borse e accessori in modo ossessivo. E c'è chi più colori ha più ne mette. La verità non sta nel mezzo: non c'è una verità, ma c'è la possibilità di fare le cose fatte bene. Come? Scegliendo con cura la palette che si vuole esplorare, in modo armonico e non "andandoci vicino". Cosa che può accadere anche quando si scelgono dei contrasti.
5. Le paillettes di giorno
Qui l'argomento si fa serio, e in molti vi chiederete: ma queste paillettes, le posso mettere di giorno o no? Veniamo da anni di "sdrammatizza" le paillettes indossandole con capi da giorno, ma s'impara sempre dai propri errori. Lustrini, paillettes e simili bagliori in pieno giorno sanno sempre di "non sono riuscita a passare da casa a cambiarmi" dopo una serata di clubbing selvaggio. Meglio riservarle a quelle occasioni, e tirarle fuori dall'armadio solo quando tramonta il sole.
6. Una stampa tira l'altra...
Come per le paillettes in pieno giorno, anche in fatto di stampe c'è stato un liberi tutti alquanto notevole. E subito sono apparsi fiori con quadri, picche con cuori (ah no, questo è un altro gioco): un mix esplosivo, nel vero senso della parola. Ironia a parte, accostare stampe diverse è bellissimo, ma lo è quando funziona. Un po' come abbiamo visto per il colore: è un'arte che va affinata, vietato improvvisare.
7. I leggings stampati (non in palestra e non in casa)
Capire il motivo è facilissimo. Giù dal tapis roulant i tessuti tecnici e le grafiche iper colorate vi fanno sembrare subito... come appena scese dal tapis roulant! Unica attenuante per essere convincenti? Un maxi maglione e un paio di anfibi.
8. I pantaloni della tuta
Dai leggings alla tuta il passo è breve. Se mixare capi classici con pezzi d'ispirazione gym è ormai sdoganato, va detto che il classico pantalone in felpa con elastico in vita non si sposa sempre al meglio con qualsiasi altro pezzo del guardaroba. Sappiamo che in questo periodo è diventato un fedele alleato ma indossarlo con stile al di fuori delle mura domestiche con disinvoltura è un'arte difficilissima e andrebbe approcciata con cura e prudenza.
9. A tutto logo? Fuori luogo!
Gli antichi dicevano che è melius est abundare quam deficere, ma in termini di loghi high fashion questo detto va decisamente rivisto. Una doppia g di qua, un monogramma di là: dalle fibbie di borse e cinture a stampe e scritte a caratteri cubitali. Dosateli sempre con cura.
10. L'oversize troppo over
Il trend dell'oversize vive ancora un momento di splendore. Certo è che le silhouette extra vanno bene, ma non quando sono così ampie da rendere difficile un movimento naturale e agevole. Per non parlare poi del pantalone che striscia sull'asfalto...
© Riproduzione riservata