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Moda

Coperni: tutto quello che dovreste sapere sul brand più chiacchierato della Paris Fashion Week

Coperni: tutto quello che dovreste sapere sul brand più chiacchierato della Paris Fashion Week

foto di Marilina Curci Marilina Curci — 4 Ottobre 2022
Coperni : Runway - Paris Fashion Week - Womenswear Spring/Summer 2023coperni spray gigi hadid
L’abito-spray vaporizzato su Bella Hadid durante la sfilata Primavera Estate 2023 del brand parigino di prêt-à-porter ha fatto il giro dei social. Ma non è solo per questa performance che Coperni sta diventando - stagione dopo stagione - uno dei brand più amati dai trendsetter e dal fashion system. Ecco cosa c’è da sapere...

Non c’è dubbio: la performance che ha chiuso lo show di Coperni durante questa edizione della Paris Fashion Week resterà negli annali della moda - complice anche una certa assonanza con un momento iconico della sfilata Primavera Estate 1999 di Alexander McQueen e che aveva per protagonista la top model Salom Harlow.

Il video di Bella Hadid e dell’abito spruzzatole addosso in tempo reale ha fatto il giro dei social, diventando uno dei trending topic degli ultimi giorni.

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«È nostro dovere di stilisti provare cose nuove e mostrare un futuro possibile. Non faremo soldi con questo ma è stato un momento bellissimo, un'esperienza emozionante», hanno dichiarato i co-fondatori del brand, Sébastien Meyer e Arnaud Vaillant, al termine della sfilata.

Sfilata che ha senz’altro contribuito ad amplificare la notorietà del marchio parigino di prêt à porter. Ma di cosa si tratta? Com'è nato? Ecco tutto quello che dovreste sapere su Coperni.

Da dove arriva il brand Coperni?

Sébastien Meyer e Arnaud Vaillant si sono conosciuti durante gli studi alla scuola Mod'Art di Parigi nel 2009. È amore a prima vista, sia sul piano personale che professionale: i due cominciano a collaborare sin da subito, unendo le forze e i loro diversi background (il fashion design e la modellistica per Sébastien e il fashion business e management per Arnaud) prima nei progetti scolastici e poi nella loro etichetta, fondata nel 2013 dopo alcune esperienze da Chanel e Balenciaga.

 

Sebastien-Meyer-Arnaud-Vaillant

Il rilancio

Nel 2015, a seguito della nomina a direttori artistici della maison Courrèges, il progetto Coperni finisce in stand by. Verrà rilanciato a distanza di qualche anno, nel 2018. Il ritorno sulle passerelle è un successo: quello stile minimal chic ma allo stesso tempo sexy ed elegante - très parisienne, insomma - incontra perfettamente i gusti delle Millennial e soprattutto delle giovanissime consumatrici della Gen Z. Gli oltre 270 milioni di views per l’hashtag #Coperni su Tik Tok ne sono una dimostrazione lampante.

coperni-sfilata-pe-23

La Swipe bag

Nel 2019 Coperni lancia la Swipe bag, un accessorio che nel giro di pochissimo diventa il suo item più iconico. Contraddistinta da un design ad arco e ispirata all'icona di sblocco dell’iPhone, questa borsa scultura rientra a pieno titolo tra le it bag delle ultime stagioni. Basti pensare che tra le sue fan figurano celebrities del calibro di Dua Lipa, Doja Cat e Kylie Jenner.

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Lo scorso anno il brand ha lanciato una speciale capsule edition in collaborazione con l’attrice e filmmaker Maisie Williams, composta da due modelli in una fibra innovativa - alternativa alla pelle - ottenuta dagli scarti della produzione delle mele. Per l’Autunno Inverno 2022 è stata proposta una Swipe bag in vetro soffiato ma l'esemplare più prezioso è sicuramente quello disegnato per la collezione Primavera Estate 2023, in oro massiccio. Questo pezzo unico verrà poi fuso e rivenduto al suo fornitore, per essere eventualmente ricreato su ordinazione. 

 

Tra moda e tecnologia

Com’è intuibile, Coperni prende il nome da Nicolaus Copernicus, padre della teoria eliocentrica secondo la quale i pianeti del sistema solare ruotano intorno al sole. Le idee rivoluzionarie e innovative dell’astronomo e matematico polacco affascinano da sempre il duo creativo, che nelle proprie collezioni mescola design, scienza e arte. «Siamo molto interessati a tutto ciò che circonda la tecnologia, sia per quanto riguarda le nostre ispirazioni che le silhouette e i tagli dei nostri capi. Sarebbe bello inventare nuove tecniche di produzione», hanno dichiarato in una delle loro prime interviste.

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Coperni, Bella Hadid e lo spray dress

L’abito spruzzato su Bella Hadid ha richiesto sei mesi di lavoro. Per renderne possibile la realizzazione, i fondatori della casa di moda si sono rivolti all’azienda Fabrican Ltd e al ricercatore spagnolo Manuel Torre, inventore dello spray composto da fibre sospese in una soluzione di polimeri che evapora a contatto con le superfici. 

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La performance non ha mancato di suscitare critiche e polemiche: come dicevamo, in molti vi hanno visto una citazione non esplicitata della sfilata Primavera Estate 1999 di di Alexander McQueen - conclusasi con due bracci meccanici per la verniciatura delle auto a spruzzare l’abito in candido tulle di Shalom Harlow, una tacita accusa al sopravvento delle macchine sull'umano - mentre altri l’hanno trovata un mero espediente per catalizzare l’attenzione della stampa.
Di certo, di fronte a tutto questo non si può fare a meno di chiedersi: è questo il futuro della moda?

 

Ph. credits: Getty Images

© Riproduzione riservata

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