GIORNO
NOTTE
  • In evidenza
  • Grazia Phygital Awards

    Grazia Phygital Awards

    Grazia Phygital Awards

  • SHOP GRAZIA

    SHOP GRAZIA

    SHOP GRAZIA

  • #BADALADA

    #BADALADA

    #BADALADA

  • GRAZIA FOOD

    GRAZIA FOOD

    GRAZIA FOOD

  • Skin Longevity

    Skin Longevity

    Skin Longevity

  • Speciale Mostra Cinema di Venezia

    Speciale Mostra Cinema di Venezia

    Speciale Mostra Cinema di Venezia

  • Canali
  • Moda
  • Bellezza
  • Lifestyle
  • Factory
  • People
  • Casa
  • Magazine
  • Shopping
  • Oroscopo
  • Magazine
  • La cover della settimana
    ABBONATI
    • Pubblicità
    • Contributors
    • Condizioni
    • Privacy
    • Privacy Policy
    • Cookie Policy
    • Notifiche push
    • Gestione dei cookie
    • © 2025 REWORLD MEDIA S.R.L. - Sede Legale VIA BIANCA DI SAVOIA 12 - 20122 MILANO - Codice Fiscale e Partita IVA: 12693020963 - riproduzione riservata

Grazia

Stai leggendo:

Moda

Copenhagen Fashion Week: inzio tribal

Copenhagen Fashion Week: inzio tribal

foto di Delphine Hervieu Delphine Hervieu — 4 Agosto 2011

Fotogallery Copenhagen Fashion Week: inzio tribal

  • cpfw 11 cpfw 11 Copenhagen Fashion Week: Anne Sophie Madsenn
  • cpfw1 stine cpfw1 stine Copenhagen Fashion Week: Stine Ladefoged
  • cpfw1 vest cpfw1 vest Copenhagen Fashion Week: Anne Vest
  • cpfw1 show2 cpfw1 show2 Copenhagen Fashion Week: uno dei due press show
  • cpfw1 show1 cpfw1 show1 Copenhagen Fashion Week: uno dei due press show
  • cpfw1 gaia cpfw1 gaia Copenhagen Fashion Week: Gaia
/ 6 Tutte le foto
ADVERTISEMENT

...

Richiami african style e suggestioni rock per il primo giorno della settimana della moda danese

Un inizio tribale: il rendez-vous danese della moda di stagione è cominciato con una dichiarazione di stampo africano. Più che un semplice riferimento, Anne Sofie Madsen ha scelto di celebrare delle amazzoni moderne, con anelli di cuoio per il collo e applique in pelle dai motivi che ricordano le decorazioni sul viso dei popoli subsahariani.
Il corno d’Africa deve essere entrato nei sogni della designer danese in modo così profondo che anche i suoi sandali sono adornati con cavigliere in cuoio. Total look in pelle anche per Anne Vest, che ha preso in prestito qualche parola dal vocabolario casual-grunge di Rick Owens e ha sottratto appunti dal guardaroba di pezzi base stratificati di Alexander Wang. Bisogna però riconoscere ad Anne l’idea di aggiungere un po’ di folklore sulla passerella, facendo sfilare le sue modelle con i volti dipinti di bianco e i piedi, nudi, di nero: silhouette, ulteriormente allungate da leggings neri e giacche corte nude-coloured, esili come le note di una partitura jazz.
“Back to black” (ma senza bisogno di rehab), il risultato è stato un mix ben eseguito che ha rivelato un vero talento nell’abbinamento dei pezzi base. Una collezione versatile e adatta a qualsiasi guardaroba primavera/estate, sempre che si preveda di non passare l’intera stagione distese su una spiaggia.
Per una versione autenticamente danese della primavera, basterà rivolgersi a Gaia Brandt e alla sua collezione direttamente ispirata ai dipinti ambientati in interni di Vilhelm Hammershoi. Elementi grafici seguiti da pattern d’ispirazione Dada. Tra mix di stampe, collage e polsini scampanati, Gaia conferma la sua preferenza per i look androgini che non hanno bisogno di prendere in prestito idee e capi dall’armadio della porta accanto.
Dire che le textures sono predominanti nella storia raccontata da Stine Ladefoged è un understatement. Come ci aspettavamo, ha dimostrato un grande talento nei capi knitwear e in jersey. Il particolare-firma della sua collezione P/E 12 è una treccia lavorata a maglia e applicata intorno al collo o lungo il bordo di un décolletage ben delineato.
I due press shows che hanno concluso la giornata hanno reso l’idea di che cosa ci sia dietro al fashion design danese di oggi. Da ricordare: una festa di benvenuto ai marinai che attraccano al porto e una scena tratta da un musical, tipo Grease, dove i bad boys incontrano ragazze con pettinature cotonate e un look stile “Like a virgin” versione 2011. La rassegna delle fonti d’ispirazione è ampia: riferimenti alle pettinature cinesi, un punto di vista “porno chic” virato sul fetish che concia alcune modelle con cappucci a rete e con le braccia legate dietro la schiena con una corda nera. Senza parlare del fatto che una ragazza ha sfilato con una pallina da ping-pong nera in bocca. I danesi rendono quasi impossibile l’impresa di disegnare un mood board uniforme per la P/E 12: oggi confermano la loro propensione all’apertura mentale, al mix e remix.

© Riproduzione riservata

sfilate Scopri altri articoli di Tendenze
  • IN ARRIVO

  • Milano Fashion Week: cos'è successo nel terzo giorno di sfilate Primavera-Estate 2026

  • La Niña del Sud scuote la sfilata di Etro

  • Eleganza funzionale e femminilità moderna: la collezione SS26 di Prada

  • Milano Fashion Week PE 2026: la bellezza tra sogno, ribellione e naturalezza

Grazia
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Contributors
  • Pubblicità
  • Opzioni Cookie
© 2025 REWORLD MEDIA S.R.L. - Sede Lagale Via Fantoli 7, 20138 Milano - Codice Fiscale e Partita IVA: 12693020963 - riproduzione riservata