Fotogallery Copenhagen Fashion Week: i vincitori
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Giornata di premi per la moda danese
Sono due gli eventi che hanno segnato l’ultimo giorno della Copenhagen Fashion Week: la sfilata di diploma della Designskolen Kolding e quella di “Designer Nest”, l’equivalente scandinavo di “Who is On Next?”.
Il contest “Designer Nest” è organizzato da CHP Vision, la Camera della Moda danese; l’iniziativa ha festeggiato il suo quattordicesimo compleanno ieri pomeriggio con i 23 designer selezionati. Una sfilata dalle molte sfaccettature che ci ha dato due opzioni principali: adottare un look d’ispirazione beduina o imboccare senza esitazioni la strada del minimalismo.
Dopo i tre giorni di sfilate nella città di Hans Christian Andersen, il minimalismo è diventato il sinonimo di un certo tipo di glamour, a patto di adottare un atteggiamento aperto e dimenticarsi delle bionde bambole hollywoodiane anni Cinquanta. Il nero è cool e le tonalità neutre sono un must per accompagnare la luce dell’estate e intonarsi alla natura cittadina. “Designer Nest”, un award dallo spirito indubbiamente commerciale, ha premiato la giovane designer svedese Linda Larsson. Tra i punti a favore presi in considerazione dalla giuria c’erano l’aspetto originale dei tessuti utilizzati e il potenziale commerciale della
collezione.
Sulla scia delle bollicine della vittoria, Ivan Grundahl ha scelto di rivelare il suo approccio minimalista facendo sfilare le modelle con parrucche bianche, labbra rosse e pose sexy. Istinti primari e atteggiamenti suggestivi per un gioco ad alto tasso di sensualità, in contrasto con la semplicità e la leggerezza dei capi. Ivan rimane fedele al proprio stile, conquistandoci con tessuti come cotone, iuta e lino nelle sfumature del bianco, del beige e del grigio chiaro.
Dopo una settimana piena di riferimenti tribali, nell’ultima giornata abbiamo avuto l’opportunità di fare una pausa e di viaggiare indietro del tempo grazie a Minimarket. Vi fareste un giro con Cleopatra? Le modelle portavano parrucche corvine dal taglio corto con la frangia, e poi polsini, cinture e collari metallici, senza parlare del fatto che alcuni abiti erano proprio una versione moderna del costume che Cleopatra indossa solitamente nei fumetti.
Curiosa ma potente, l’offerta di Minimarket per l’estate prossima è molto allettante: un dress code che ipnotizza tutto il mondo.
Dopo questa parentesi fiabesca, Malene Birger ci ha riportato alla realtà –anche se molto chic e romantica. Uno stile discreto per donne che vogliono esprimere la propria femminilità ma in modo discreto, tra un impegno e l’altro della fitta agenda quotidiana. In bicicletta, presa dallo shopping o dalle commissioni famigliari, Malene vede la sua donna come l’interprete di un’eleganza casual che non cade mai in una noiosa sobrietà. I motivi scelti, come il marinière, e la presenza di colori forti rendono ancora più interessanti le sue creazioni. Gli aficionados di Malene saranno felici di sapere che la collezione P/E 12 di Malene Birger comprende splendide gonne svasate di lunghezza maxi abbinate a leggere bluse in seta. La sua carriera relativamente lunga nell’industria della moda danese permette a Malene di giocare con questi tagli intramontabili senza dare un senso di ripetitività. In qualche modo, la designer riesce sempre a inserire nei nostri guardaroba di stagione qualche pezzo di ottima fattura destinato a diventare un classico – e senza dubbio è proprio questa la ragione del suo successo.
E il successo sorride anche a Henry Vibskov. Il suo è stato uno degli show più richiesti della Fashion Week di Copenhagen e ha fatto da chiusura alla manifestazione, con modelle e modelli con occhialoni in punta di naso a dare un’espressione che sembrava dire: “Sì, ti sto guardando, e allora?”. Un’atmosfera cool che si addice a Copenhagen e all’atteggiamento tutto danese di non prendersi troppo sul serio. Rovesciando le proporzioni classiche maschili e femminili si ottiene un effetto visivo bizzarro, e il tutto viene poi completato dalle stampe variopinte. La collezione P/E 12 si chiama “Panopticon”, una struttura architettonica concepita dal filosofo settecentesco Jeremy Bentham. Tale costruzione permette a un guardiano di osservare i detenuti di un carcere senza che loro sappiano se in quel momento sono osservati o meno. Ma allora i modelli di Henry ci stavano osservando oppure no, ieri sera? Una cosa è certa: noi abbiamo osservato, e abbiamo avuto un’anticipazione di quello che
sarà il look per la prossima estate; Henry ci ha fatto entrare nel suo mondo immaginario, un mondo dal quale, in realtà, non abbiamo nessuna voglia di evadere. Danish Design Dream on – Moda danese, continua a sognare: il prossimo appuntamento è per
febbraio 2012!
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