I 10 momenti fashion che ricorderemo di questo 2023


Come di consueto quando un anno si avvicina alla fine iniziano i bilanci, si guarda indietro, ai mesi trascorsi e si tirano un po' le somme. Si ricordano le cose migliori, i best of, quanto quelle peggiori (se si possono considerare tali) o più rilevanti. La moda non è certo un ambito esente al riepilogo dei fatti più o meno indimenticabili e anzi, con il suo pienone di eventi, sfilate, red carpet e con i terremoti che siamo ormai abituati a fronteggiare in termini di direzione creativa, non c'è da stare tranquilli un attimo.
Ed eccoci qui con un bel best of del 2023: in vista di iniziare un nuovo anno rivediamo insieme le dieci cose che hanno fatto più discutere, gli avvenimenti ai quali abbiamo assistito, le novità che ci sono state.
Troverete abiti con teste di leone che hanno fatto gridare allo scandalo animalisti e non solo, leggerete del debutto più atteso (quello di Sabato De Sarno da Gucci) e dell'addio più inaspettato (quello si Sarah Burton a McQueen). Ricorderemo i look di un evento memorabile e raro quanto l'incoronazione di un nuovo Re in Inghilterra o quelli super pop di Barbie, un'icona sbarcata al cinema portando con sé una ventata di colore. Il colore è stato, in un certo modo, al centro della polemica dell'anno, quando una delle esponenti politiche del nostro paese ha rivelato di seguire una famosa disciplina - che si fonda proprio sui colori - per organizzare il proprio stile. Ne vedrete altre ancora, perché parleremo di attesi ritorni e di borse da record.
Ripercorriamo allora insieme questi dodici mesi, in attesa di un 2024 che siamo certi non ci lascerà a bocca asciutta.
1. Kylie Jenner e la testa di leone

Il 2023 è partito con il proverbiale botto. Galeotte furono le sfilate Haute Couture di gennaio, precisamente quella di Schiaparelli che vantava in front row una Kylie Jenner vestita (dal brand) di un abito nero adornato di una gigantesca testa di leone riprodotta con una precisione tale da aver dovuto spingere la maison a precisare si trattasse di un fake e non di un vero, e grottesco, trofeo di caccia.
Le precisazioni non sono certo bastate e il look, per quanto indimenticabile, non è stato certo osannato dai più.
2. Rihanna, che ha ridefinito lo stile in gravidanza

L'anno che sta per terminare è stato sicuramente il suo anno. Rihanna è tornata sotto i riflettori e l'ha fatto mettendoci il carico da 11. Si è aggiudicata l'half time del Superbowl, durante il quale si è esibita su di una piattaforma a decine di metri di altezza annunciando al mondo la sua seconda gravidanza. Ha proseguito sfoggiando i look più improbabili, curati e studiati per valorizzare ed enfatizzare il suo essere incinta, a partire dal MET Gala fino a qualsiasi altra uscita pubblica, passando per la campagna Louis Vuitton, alla quale ha prestato volto e pancione per la campagna uomo. Una scelta rivoluzionaria che merita di essere ricordata.
3. L'incoronazione di Re Carlo

La famiglia reale britannica si aggiudica di diritto un posto nella nostra classifica e il merito qui è del nuovo Re, Carlo d'Inghilterra, e della cerimonia di incoronazione che lo ha visto protagonista. L'evento tenutosi il 6 maggio e trasmesso ovviamente in mondovisione, ha tenuto i telespettatori ben saldi anche per un aspetto determinante: i look del futuro regnante e quelli dei presenti, partendo dalla Regina Camilla, da William e Kate, vestiti di simboli ed elementi della tradizione, per arrivare a quelli degli invitati più famosi, come i reali di altri paesi o celeb come Katy Perry.
4. Elly Schlein e l'Armocromia
Uno dei temi che è rimbalzato di più da un titolo all'altro aprendo il dibattito sul rapporto tra moda e politica, ha interessato la leader del Pd Elly Schlein e la sua "confessione" circa i suoi look. Intervistata da Vogue Italia, Schlein si è lasciata sfuggire di ricorrere a una stylist esperta di Armocromia (la disciplina di analisi dei propri colori amici lanciata ormai più di 10 anni fa in Italia dall'autrice ed esperta di immagine Rossella Migliaccio) per scegliere cosa indossare. Apriti cielo: in un mondo molto più avvezzo ad accettare gli abiti blu e le tinture di Berlusconi, frutto di anni di consulenza d'immagine, ambito con il quale la maggior parte delle cariche pubbliche hanno a che fare, la scelta della leader di partito è diventata trend topic monopolizzando qualsiasi salotto politico e mediatico per settimane.
5. Barbie al cinema, il rosa e i look di Margot Robbie

Il colore dell'anno secondo Pantone può essere anche stato il Very Pery, ma per tutti il 2023 è stato all'insegna del rosa shocking o meglio, del rosa Barbie. Al cinema è infatti arrivata l'attesissima pellicola di Greta Gerwig dedicata alla bambola più famosa del mondo. A impersonarla è stata Margot Robbie, che per promuovere il film si è mostrata di volta in volta, di prima in prima, con gli storici look di Barbie riprodotti in scala dai migliori designer, come Versace e Valentino. Ed è stato un po' come se Barbie fosse davvero arrivata in mezzo a noi, nel mondo reale, proprio come si è visto nel film.
6 Il debutto di Sabato De Sarno con Gucci Ancora

Uno dei momenti più attesi dagli addetti ai lavori e non solo è stato il debutto del nuovo direttore creativo di Gucci, Sabato De Sarno. Dopo il periodo targato Alessandro Michele, il brand ha mostrato al mondo un nuovo volto con Gucci Ancora, una collezione che ha vestito l'intera città di Milano durante la fashion week di settembre, segnando un nuovo inizio che non ha certo lasciato indietro critiche, tifoserie e paragoni non richiesti (tantomeno sensati). Solo una cosa sembra aver messo tutti d'accordo: la colonna sonora che a due mesi dallo show, ogni tanto, ci ritroviamo a canticchiare... ancora.
7. La Speedy da 1 milione di dollari di Pharrell (e la classica che non ci sarà più)

L'altro debutto, magari non così atteso ma che ha certamente incuriosito, è stato quello di Pharrell Williams nei panni di direttore creativo delle collezioni uomo di Louis Vuitton. Per farlo in grande stile, il cantante e produttore ha pensato bene di realizzare una versione dell'iconica borsa Speedy, il cavallo di battaglia della Maison, in una versione che definirla "luxury" sarebbe riduttivo. Pelle di alligatore, hardware in oro vero e una manciata di diamanti qua e là per arrivare a un costo di 1 milione di dollari a pezzo. Niente male, certamente meglio di una delle ultime notizie giunte dal fronte francese: sembra che il marchio non produrrà più l'originale Speedy, ma solo la nuova versione con tracolla lanciata qualche anno fa.
8. Jannik Sinner e la borsa di Gucci che ha turbato il mondo del tennis

Da una borsa all'altra, ma stavolta torniamo in casa Gucci e ci spostiamo su un campo molto diverso. La collaborazione tra il marchio e l'asso italiano del tennis Jannik Sinner è sempre stata cosa nota almeno al di fuori dell'ambito sportivo più stretto, fino all'inattesa "invasione di campo" dello scorso settembre. Sull'erba di Wimbledon infatti, Sinner ha fatto il suo tradizionale ingresso in campo con in spalla una borsa in tela GG: una novità, in quanto solitamente i giocatori indossano solo brand-sponsor più sportivi e di settore, che ha mosso subito ilarità e battutine. Spente subito a suon di performance.
9. Il ritorno di Phoebe Philo
La volta buona alla fine è arrivata. Da diversi anni, sei per l'esattezza, il mondo della moda attendeva il ritorno di uno dei suoi nomi più prestigiosi. Galeotto fu il 2023: Phoebe Philo è tornata con una prima collezione dai prezzi stellari - ma subito sold out - che non ha deluso le aspettative dei più, nonostante abbia riportato in scena il suo stile ormai copiatissimo da grandi designer quanto da colossi del fast fashion. Ma si sa, l'originale non si batte.
10. L'addio di Sarah Burton ad Alexander McQueen

In un valzer di poltrone che non accenna a rallentare - l'ultima uscita, quella di Matthew Williamson, è datata 1 dicembre - spicca uno degli addii meno aspettati e più difficili da immaginare. Sarah Burton, fedele erede di Lee Alexander McQueen con il quale ha iniziato a lavorare prima degli anni 2000, ha detto addio al ruolo di direttore creativo che aveva assunto da ormai 13 anni. La rivedremo su altre passerelle? Non lo sappiamo, ma nel frattempo sappiamo che sentiremo la sua mancanza.
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