Fashion Week: the London Diaries
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Scoprite da Londra tutte le novità giorno per giorno e vivete con noi l'atmosfera della capitale inglese
Il mondo della moda non si ferma mai. E' appena finita la Fashion Week newyorchese e ci ritroviamo già a Londra, pronti a scoprire tutte le novità per la prossima primavera-estate del 2012. E quando si parla di novità Londra è proprio il posto giusto dove andare a cercare.
Ancora considerata una delle venue "minori" da editors e giornali, riesce a vincere sulle sorelle maggiori per organizzazione e freschezza delle proposte, tra le quali spuntano poi alcuni nomi imprescindibili come Burberry Prorsum, Paul Smith e Vivienne Westwood Red Label, brand affermati e con una certa heritage, ma che mantengono uno spirito giovane e un alto livello di coolness. Sì perché Londra è cool, anzi supercool, con il suo pubblico dai capelli colorati, dalle zeppe vertiginose e dalla pelle delicata, con i suoi enormi palazzi vittoriani, proprio come quello della Somerset House dove hanno luogo la maggior parte delle sfilate, e soprattutto con i suoi giovani designer che fanno ormai girare la testa a tutta l'élite fashion che conta.
Da Christopher Kane a Erdem da David Koma a Mary Katrantzou, non c'è stilista che Anna Dello Russo non abbia indossato almeno una volta rendendo celebre una determinata stampa o un certo abito. Ma c'è anche Acne, londinese d'adozione da qualche stagione, Unique, lo spettacolare show di Topshop, Matthew Williamson fresco di collaborazione con Bulgari e Mulberry, le cui borse hanno conquistato il cuore di ogni ragazza.
Come in ogni Fashion Week che si rispetti il primo giorno è stato relativamente calmo, se non si considerano le decine di fotografi street-styler intenti a scattare qualunque cosa si muovesse. Chi sono gli addetti ai lavori? Chi gli ospiti? Impossibile saperlo. Come biasimarli d'altra parte, la Somerset House è una cornice talmente affascinante e comoda che scattare fotografie viene naturale. Oltre ad essere un posto indubbiamente bello è anche molto comodo come venue principale per le sfilate. Preciso, ordinato, con i suoi caffé estemporanei ricchi di dolcetti (al burro ovviamente) da assaggiare, il registration desk, le hostess, le diverse stanze segnalate con precisione. Tutto molto inglese. Nella Somerset House si trova anche la Designers' Exhibition, dove ad ogni designer che partecipa viene assegnato un corner per esporre le proprie creazioni. Gioielli, foulard, occhiali da sole, borse, abiti e una lista lunghissima di nomi dagli emergenti a chi è più affermato e mostra copie di riviste per testimoniarlo, noi ci siamo soffermati sulle borse e gli originali accessori di VALERYdemure , contrassegnati dall'esclusiva struttura a gabbia che avvolge borse, crea corsetti e completa copricapi, e su Orla Kiely , brand inglese dall'allure vintage e dagli abitini bon ton che fa sognare noi italiane che possiamo acquistarlo solo online.
Le collezioni di brand come Bora Aksu , Sass & Bide , Basso & Brooke e PPQ hanno sfilato tra la Somerset House e New Oxford Street senza troppe sorprese: Bora Aksu con la consueta eleganza e leggerezza di tessuti, Basso & Brooke con le stampe digitali coloratissime che le hanno resi celebri e PPQ quest'anno (purtroppo) senza orecchie da gatto, ma con una lunga serie di bad girls con scritte sui giubbini e nei jeans.
Ora si comincia a fare sul serio.
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