Gucci Autunno-Inverno 2020: il backstage è "on stage"
Che la sfilata Gucci Autunno Inverno 2020-21 potesse riservare qualche sorpresa, lo si era intuito già qualche giorno fa, quando i giornalisti e gli ospiti attesi all’evento si sono visti recapitare sui propri smartphone un insolito messaggio vocale. «Ciao, come stai? Tutto bene? Stavo pensando che se tu fossi a Milano il prossimo mercoledì sarebbe bello se venissi qua al Gucci Hub per il fashion show. Fammi sapere. Baci».
A pronunciare queste parole, Alessandro Michele in persona. L’invito sui generis del geniale direttore creativo della maison non è stato che il primo assaggio di un defilé che ha assunto i contorni di un «accadimento magico» per usare i suoi stessi termini, «capace di sprigionare incantesimi».
Più che una sfilata, una performance scandita dalle note del "Boléro" di Ravel che ha messo in evidenza il mirabile lavoro del team creativo prima ancora che gli abiti.
Per riuscire nell’intento, il marchio fiorentino ha trasformato il suo headquarter milanese in un gigantesco carosello circolare sovrastato da un metronomo illuminato al neon, dentro il quale hanno trovato posto sarte, vestiariste e collaboratori intenti a vestire “in diretta” le modelle, mostrando ai presenti ciò che solitamente avviene dietro le quinte di un fashion show.
Il risultato di questo «rito che non ammette repliche» è un racconto sartoriale dall’inconfondibile estetica “Gucciana” in cui hanno trovato posto tailleur pantalone di ispirazione ‘70s, borghesissime gonne a pieghe, bluse nude-look e abiti floreali con stampe d’archivio di Liberty London.
Una serie di cortocircuiti temporali ha permeato l’intera collezione, dando luogo a variegate composizioni: sontuosi dress a balze in stile vittoriano “contaminati” da accenti gotici, jeans sdruciti da figli dei fiori accostati a romantiche camicette di pizzo, cappelli a cilindro portati su cappotti bordati di pelliccia dal mood anni ‘20.
Non sono mancati i riferimenti al mondo dell’infanzia, tema su cui lo stilista si era già soffermato nella collezione maschile di gennaio, e che adesso ritorna sottoforma di maxi colletti, abitini-grembiule e scarpe platform a occhio di bue.
A enfatizzare la poetica dello show, una palette cromatica ben calibrata e giocata soprattutto su sottotoni freddi: si va dal grigio chiaro alle sfumature del verde, passando per il nude, il tortora e le gradazioni del blu, per arrivare al nero assoluto.
Gucci: le borse e gli accessori Autunno-Inverno 2020-21
Immancabili gli accessori che in questa collezione ancor più che nelle precedenti hanno indiscutibilmente avuto un ruolo da co-protagonisti nella costruzione dei look: cerchietti a fiori e guanti traforati o di pizzo con fiocco bon ton, lunghi orecchini con frange di strass, choker in pelle dal piglio fetish e polsiere in plexiglass con borchie, cappelli a cilindro o a cloche, beanie e bandane. E ancora, collane e pendenti con maxi croci in metallo, micro cinture con l’iconica doppia G, occhiali da sole con lenti fumé.
A farla da padrone però, come di consueto, sono state le borse. Tra i modelli di punta dell’Autunno Inverno 2020 c’è la mitica Jackie, rivisitata nelle dimensioni e nei colori (imperdibile la versione mini in pelle azzurra), insieme al bauletto e alla Gucci 1955 Horsebit, declinata in pelle effetto coccodrillo.
Non sono state da meno le calzature: a catturare l’attenzione oltre alle già citate scarpe a occhio di bue, le stringate dal piglio sportivo ricoperte da borchie, le decolleté e gli stivaletti bicolor con fiocco, le ballerine con inserti glitter e gli immancabili mocassini con morsetto.
Gucci AI 2020: accessori, borse e scarpe
...
Ph. credits: Getty Images/Press Office
© Riproduzione riservata