Roger Federer e Uniqlo presentano a Parigi la loro collaborazione

Quando Uniqlo e Roger Federer ti invitato ad un evento al Tennis Club de Paris è naturale sentire un brivido di emozione. Pensare di incontrare il campione proprio dove si sente più a suo agio con la speranza di vederlo giocare ancora una volta non può lasciare nessuno indifferenti, tantomeno se si è fan dello sport più chic del mondo.
Chic è una parola che torna spesso nel descrivere la capsule collection creata dall’icona del tennis assieme a Clare Waight Keller, la prima da quando la stilista ha acquisito la Direzione Creativa del brand, e l'ultima in ordine temporale per Federer, le altre tutte andate sold-out in poco tempo (se proprio siete appassionati potete trovare qualche cimelio sui diversi siti di rivendita a prezzi decisamente non vantaggiosi) e tutte con un comune denominatore: la promessa di poter creare un guardaroba di classe, per quanto minimale, ma allo stesso tempo pratico, e di poter assorbire parte dello stile che è proprio del campione svizzero.
Il panel all'evento al Tennis Club de Paris: John C. Jay, Clare Waight-Keller e Roger Federer
«Il suo senso dello stile è davvero molto personale, è qualcosa che gli appartiene e che è molto riconoscibile per cui abbiamo cercato di trasferirlo nella collezione», ci ha detto Clare Waight Keller durante l’intervista, «il mondo del tennis è molto legato alla moda, abbiamo ispirazioni che arrivano dagli anni 30 e 40 quando gli uomini giocavano con completi estremamente eleganti e avevano una precisa idea dello stile. È a questa idea che vogliamo ricollegarci unendola ad un altro concetto per noi importantissimo, quello del lifestyle».
Per anni Uniqlo ha portato avanti la concezione di essere un brand non necessariamente di moda, ma, per l’appunto, di lifestyle (o ancora lifewear), dove con questa parola, ormai di uso comune, si intende l’insieme delle attività e abitudini che vanno a formare la nostra vita, alle quali si ricollegano anche la moda e l’uso dei vestiti necessari per poter vivere al meglio i diversi momenti delle nostre giornate. La collezione è dunque sì chic ma ha un côté pratico: l’utilizzo dentro e fuori dal campo, nella vita di tutti i giorni così come nello sport.
«I miei capi preferiti sono quelli che non passano mai di moda», ci dice Federer ripetendo la parola timeless (senza tempo) più volte a sottolineare l’importanza di questo concetto per lui. «Sono vestiti come la polo, che non manca dalle mie collezioni, qualcosa di bianco, perché sono conosciuto proprio per i miei outfit total white à la Wimbledon, ma anche il nero, che ricorda i completi indossati agli US Open e poi il blu navy, un colore che trovo essenziale». È una palette di colori ristretta, che esplicitamente esclude il fluo e i toni più accesi. «Per quelli c’è sempre tempo e si possono aggiungere in qualunque momento, ma noi volevamo tornare alle origini», aggiunge Waight Keller.
Tra i due c’è un feeling papabile e nonostante John C. Jay, President of Global Creative di Uniqlo, li abbia scherzosamente provocati durante il panel con la stampa dicendo che solitamente nelle collaborazioni migliori si sente una certa tensione tra le parti coinvolte, il campione e la Direttrice Creativa pare abbiano trovato subito un equilibrio vincente che presuppone lunga vita al sodalizio.
«Clare è molto flessibile e si è subito dimostrata aperta alle mie idee e io ho potuto imparare tanto dalla sua expertise di designer di così lunga data, è stato davvero bello».
Per Waight Keller l’abbigliamento sportivo e da performance si è rivelato una sfida che ha accolto con entusiasmo portando delle innovazioni al guardaroba più tradizionale come con la felpa blu senza cuciture e con la polo DRY-EX in tessuto a rete che presenta un motivo a punti quadrati.
La felpa creata senza cuciture della collezione Roger Federer per Uniqlo
«Tutti mi dicono che agli uomini piaccia fare shopping da Uniqlo. Penso che entrino in negozio attirati dai pezzi più basic e poi restino sorpresi dall’offerta ampia e dai diversi modelli che possono trovare e provare. Anche chi è apparentemente disinteressato alla moda può avere una bella esperienza».
Roger Federer con una squadra di giovani atleti del Tennis Club de Paris
Dopo le interviste e il panel con John C. Jay tutto il pubblico è stato accompagnato all’esterno in un campo di terra rossa e qui i nostri desideri si sono avverati: Roger Federer in campo (in completo blu Roger Federer per Uniqlo naturalmente) per di più nei panni di allenatore di una squadra di piccoli atleti del Tennis Club de Paris.
Un vero regalo che questo campione ha fatto sia ai ragazzi che hanno potuto scambiare diversi colpi di racchetta con lui (è stato un vero e proprio allenamento non immaginatevi una pantomima finta) che per il pubblico di giornalisti e talent che hanno potuto godersi lo spettacolo.
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