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Grazia

Cosa c'è dietro all'abito "nudo" (e agli altri look) di Chiara Ferragni a Sanremo?

foto di Grazia.it Grazia.it — 8 Febbraio 2023
Poco prima di mezzanotte la talent e imprenditrice sale sul palco dell'Ariston con un vestito che fa discutere... Ma che, come gli altri abiti che ha indossato durante la serata, racconta un "percorso narrativo" ben preciso. Ecco cosa c'è da sapere.
chiara ferragni abito nudo EVI

Neanche il tempo di archiviare il suo primo look con messaggio femminista che Chiara Ferragni lascia a bocca aperta il pubblico dell'Ariston e del Festival di Sanremo.
Lo fa con un outfit nude look che non lascia certo indifferenti spettatori presenti e a casa. Un abito solo all'apparenza "provocatorio" e vi raccontiamo perché...

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L'abito "nudo" di Chiara Ferragni sul palco del Festival di Sanremo 2023

L'imprenditrice digitale indossa infatti un abito "nudo" in tulle color carne dall'effetto trompe l'oeil che ricrea le sue forme grazie al un sapiente gioco di ricami e applicazioni. 
L'abito, come ha riportato Chiara stessa su Instagram, è anche questa volta di Dior e riprende un'idea di un modello realizzato dal Direttore Creativo Maria Grazia Chiuri per la sfilata primavera estate 2018 della maison.  

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Anche questa volta l'abito vuole raccontare una storia particolare, in un determinato momento della serata, quello del monologo di Chiara, una lettera alle se stessa "bambina". 
Quel vestito vuole "riportare l’attenzione sui diritti delle donne, del loro corpo e su come il disporre del corpo femminile dalle stesse sia, purtroppo, ancora considerato discusso e discutibile", dice Chiara. 
Quell'abito "simboleggia un corpo al naturale e liberato da quella vergogna che hanno sempre imposto a tutte, a partire da Eva, la prima donna della storia indotta a provare vergogna".

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"Questa illusione di nudità vuole ricordare a tutte il diritto e l’uguaglianza di genere che hanno nel mostrare, disporre di se stesse senza doversi sentire giudicate o colpevoli. Questa illusione di nudità vuole ricordare che chiunque decida di mostrarsi, o sentirsi sexy non autorizza nessuno a giustificare le violenze degli uomini o ad attenuarne le colpe" continua Chiara nel suo post, concetto che ribadisce più volte nel corso del monologo in cui racconta, tra le altre cose, il peso costante del giudizio altrui durante gli anni della sua carriera nel mondo della moda. 

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Chiara Ferragni e il terzo abito con i commenti degli haters


Lo stesso giudizio incessante che si ritrova nei commenti degli haters, parole sgradevoli sul suo corpo, sulle sue scelte come donna, madre e nella vita personale e professionale che Chiara "esorcizza" con un terzo abito per la serata, sempre firmato Dior. Un semplicissimo vestito bianco a peplo ma caratterizzato da scritte ricamate in nero che riportano alcuni delle frasi sessiste che le sono state rivolte. "Disgusting", "Perché non ti sei rifatta il seno?" sono solo alcuni di queste che Chiara indossa come "cicatrici", a voler ricordare alle donne di "non farsi abbattere da chi odia perché sono solo i pareri di chi ci ama a contare veramente".

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Questo terzo abito arriva in un momento speciale: quello in cui la Ferragni introduce le donne dell'associazione D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza a cui Chiara ha devoluto il suo cachet per la conduzione del Festival di Sanremo. 


Chiara Ferragni e il quarto abito: la gabbia delle convenzioni


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Infine nella parte conclusiva dello show, ultimo cambio d'abito per Chiara: una tuta di jersey ricamata di strass scintillanti, "intrappolata" nella struttura di un'ampia gonna di tulle che prende ispirazione dall’opera di Jana Sterbak. Anche questa volta il vestito, realizzato con Dior porta con sé un messaggio ben chiaro all'interno del "percorso narrativo" che la creatrice digitale ha voluto creare attraverso gli abiti che ha indossato sul palco.

Quella struttura, così rigida, rappresenta la "gabbia" di convezioni e stereotipi all'interno del quale vengono "rinchiuse" le donne ancora oggi. Un tabù radicato da abbattere, come dice Chiara su Instagram, con un pensiero finale dedicato "alle bambine di oggi che saranno le donne di domani". 

Chiara Ferragni ha scelto di portare sul palco dell'Ariston messaggi ben chiari e istanze sociali ben precise e l'ha fatto attraverso una chiave prettamente "visiva": quella degli abiti. A voler ribadire che la moda non è solo luccichio e frivolezze, che non si tratta "solo" di vestiti (così come la musica non sono "solo canzonette") ma che, da sempre, può raccontare anche la realtà che ci circonda.
E per il pubblico vasto ed eterogeneo che guarda Sanremo questa può essere una novità!

A cura di Rossella Malaguarnera 

Foto Getty Images 

© Riproduzione riservata

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