Inglese di origini e ibizenca di cuore, Annie Doble è l’anima della boutique lanciata nel 2018 che prende il suo nome: Annie’s Ibiza. Divisa tra la sua amata isola e Londra, dove ha aperto il suo secondo punto vendita, Annie è il fulcro di questo mondo che racchiude tutti i colori e le forme della sua visione.
Un po’ come un magnete, Es Vedrà per restare in tema Ibiza, una magica pietra che attira a se tutte le energie per poi rilanciarle fuori e potenziare tutti quelli che le gravitano intorno. Amante da sempre del vintage, la sua avventura inizia infatti a soli 14 anni da una bancarella nel famoso mercato di Spitafield a Londra. Annie arriva sul set ed è subito un’esplosione di energia, proprio come il suo mondo fatto di paillettes, piume e sogni di altri tempi.
Senza prendersi mai troppo sul serio, capace di essere sirena e cowgirl allo stesso tempo e di giocare con la moda, quella moda che in realtà è sempre stato un gioco piuttosto serio per Annie, che ha fatto del vintage e della sostenibilità il suo mantra.
Che cos’è per te il vintage? Quando nasce questa passione?
È uno dei miei primi ricordi, forse avevo 5 anni e ho iniziato a vestirmi e giocare con una scatola di sciarpe di mia nonna. Amo la storia e amo tutto ciò che racconta una storia ma soprattutto ho capito che il vintage poteva essere un mezzo per arrivare a quello che davvero volevo. Ho sempre voluto lavorare per l’ambiente ma avendo lasciato la scuola a quindici anni non avevo nessun titolo e nessuno mi ascoltava. Ho provato a cercare lavoro con varie organizzazioni no profit ma non avevo le competenze, allora ho pensato di fare parlare i vestiti, con loro forse mi avrebbero preso sul serio. Sapevo che quella era la mia forza, la mia passione e così ho iniziato a vendere vintage ancora prima che diventasse un trend. Ho pensato che lì stava la mia forza e da lì sarebbe venuto il resto.
E così è stato, dato che sei attualmente ambasciatrice di Project Zero (organizzazione benefica per la salvaguardia degli oceani).
Sì, collaboro con tantissime no profit adesso, da Green Peace a Project Zero, è sempre stato il mio scopo finale, aiutare l’ambiente e lasciarlo meglio di come l’abbiamo trovato e ovviamente il vintage è l’opzione più sostenibile, quindi i due aspetti sono andati di pari passo e i vestiti sono stati un mezzo per potere raggiungere questo obiettivo. Il vintage per me non è mai stato e mai sarà un trend, una moda del momento, i vestiti che vendo hanno una storia, e io amo queste storie e mi hanno dato una voce. Mi assicuro sempre che tutto ciò che vendiamo sia senza tempo, non seguiamo trend, perché i trend sono i maggiori killer per l’ambiente, e l’unico modo per stare lontani dalla over-produzione è non seguirli.
Da quello che ci racconti, il lancio della tua prima collezione (che ha da poco sfilato alla London Fashion Week) totalmente upcycled (realizzata attraverso il riciclo di tessuti e scarti tessili) è stata solo un naturale sviluppo…
Assolutamente, diciamo che avevo tantissime idee e ho cercato di renderle reali attraverso l’utilizzo di materiali già presenti.
Abbiamo una figura, la nostra responsabile alla sostenibilità, che si occupa esclusivamente della ricerca del dead stock (tessuti e materiali inutilizzati), è un grande lavoro che costa moltissimo in termini di tempo e denaro perché ovviamente sarebbe più facile produrne di nuovo, ma ci sono cosi tante aziende con dead stock che è fondamentale utilizzarlo.
Quindi ricerca e creazione sono strettamente legate, cosa viene prima l’idea o il tessuto?
Assolutamente l’idea, anche se tutti mi dicono che dovrei lavorare al contrario, sarebbe più facile per tutti, ma io funziono cosi, ho un’idea nella mia testa, creo il tessuto nella mia mente e poi lo cerchiamo. Missione molto difficile ma la mia prima collezione testimonia che ci si può riuscire.
È un bel lavoro di squadra che porta l’attenzione su un tema molto attuale che ci riguarda tutti. Cosa possiamo fare da clienti per rendere il nostro shopping più sostenibile?
Comprare meno e meglio è l’unica soluzione. Comprare per tenere e riutilizzare per anni, in base all’uso e non alla moda, dobbiamo abbandonare i trend passeggeri che portano a compare cose che non metteremo più dopo qualche stagione. Io ho tantissime cose nel mio armadio da più di dieci anni che metto ancora. Per me comprare vintage significa comprare con attenzione e magari investire su capi da conservare e tramandare.
E sembra che il tuo messaggio sia arrivato forte e chiaro, considerando la lunghissima lista di clienti che gravitano intorno alla tua boutique, per citarne alcuni Kate Moss e Paris Hilton, che cosa cercano e trovano da te?
Penso che si sentano accolti, è nato tutto in modo naturale. I vestiti sono la mia migliore pubblicità. Parlano da soli. Sono pezzi speciali, unici che non trovi da nessuno. Dicono sempre ‘vado alla caverna di Annie’, e arrivano e amano ascoltare le storie dietro ogni vestito. Si crea questa atmosfera unica e speciale. Ho un team incredibile, sono con me da anni e tutti i nostri clienti hanno un rapporto speciale. Mia sorella gestisce il negozio di Ibiza da sempre (la troviamo accanto ad Annie in alcuni scatti-ndr) e piano piano i clienti sono diventati amici e si è creato questo clima dove anche il personal shopping diventa spontaneo, naturale e divertente. Ad Ibiza poi il negozio è proprio sotto casa mia, è come entrare nella mia cabina armadio, mi sento a casa e anche i clienti lo sentono.
Puoi darci un piccolo gossip su ultimo acquisto di qualche volto noto?
Potrei dirti tantissimi nomi, per dirtene una sono molto fiera che il primo acquisto dalla mia prima collezione, il completo Ziggy in rosso (qui fotografato nella versione nera) sia stato acquistato recentemente da Margot Robbie. Sono stata davvero felicissima.
E non solo celebrities, ho anche saputo che recentemente una delle più grandi icone di stile si è rivolta a te, Barbie! Puoi dirci com’è andata?
Certo, abbiamo aiutato Barbie con alcuni look ma devo dire che non è la sola, molti personaggi di serie tv vengono da noi, da Netflix a produzioni cinematografiche. Spesso gli stylist vengono direttamente in negozio e trovano il pezzo unico che stavano cercando, è successo così per esempio per i vestiti indossati da Lucia e Mia in una puntata di The White Lotus. Dopo che sono apparsi nella puntata è stato un successo incredibile.
Se anche Barbie prende ispirazione da te, tu da dove la prendi?
È strano, non lo so, la trovo nella mia testa. Seguo sempre il mio istinto. Non disegno pensando a quanto saranno commerciali i miei pezzi, e direi che è evidente dato che la maggior parte sono abbastanza difficili da indossare, non ho nemmeno un’età in mente, perché i miei clienti vanno da ragazzine di quattordici anni a signore di ottantacinque. Quindi non c’e una riposta precisa, mi viene naturale, da dentro. Amo l’era vittoriana quindi alcune cose prendono ispirazione da lì, come i miei corsetti. Per me non c’é uno stile preciso, posso indossare ogni stile a seconda di come mi sento e penso che questo si ritrovi anche in negozio, tante cose diverse e stili che però funzionano insieme come un unico universo.
C’è sicuramente un bel flow nel mondo di Annie, che canzone sarebbe questo ‘universo’ se trasformato in musica?
Sicuramente la mia canzone preferita, Moonshine di Daniel Norgren, ho anche chiamato il mio vestito preferito così, per me è l’essenza di Ibiza, estate e libertà.
In tema Ibiza non posso lasciarti senza chiederti qualche consiglio, tre posti da non perdere su questa magica isola?
Ovviamente il mio posto preferito è sott’acqua. C’è un posto “segreto” per diving con tanti pesci e grotte, vicino a cala Xarraca che adoro. Se parliamo di luoghi ‘terrestri’, allora il mio ristorante preferito La Oliva, proprio di fronte al mio negozio e Tira Palla un roof top bar con vista incredibile del castello di Ibiza, poi c’e un evento che mi è molto caro che si tiene sempre verso fine Maggio, Ibiza Medievale, sono due giorni incredibili di musica, artigianato e cibo all’interno del castello di Ibiza, segnatevelo perché è un weekend magico.
Grazie! E che cosa riserva il futuro per Annie?
La mia seconda collezione è in arrivo e poi ho una sorpresa che ancora non posso rivelare, ma diciamo che Annie arriverà presto in una nuova location e sarà internazionale per accontentare tutti i nostri clienti che al momento comprano online e ci supportano sempre così tanto.
Credits:
Foto e Video: Andreea Bogdan e Sara Reverberi
Styling e Talent: Annie Doble
Creative Direction e Produzione: Sara Reverberi
Location: ROMEOS Hotel Ibiza
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