Maratea, la Dolce Vita sono 32 km sul Mar Tirreno


Se sognate di immergervi (oltre che in un bellissimo mare) in un angolo rimasto intatto di Dolce Vita preparate le valigie e inserite su Google Maps destinazione Maratea.
La sua storia recente, infatti, parte (a sorpresa) da Torino proprio negli anni a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, quando un imprenditore piemontese, il Conte Stefano Rivetti, si innamorò di quel piccolo tratto di costa, l'unico affaccio sul Tirreno della Basilicata, e decise di potenziare piccole e grandi opere infrastrutturali rendendo Maratea una località di turismo d'élite, protagonista di film, citata nei libri e sogno di molti.
Lo fece (anche) grazie all'Hotel Santavenere, un luogo di pace, dai pavimenti rosa (più sotto vi raccontiamo perché è un dettaglio importante) e l'affaccio a picco sul mare a cui si accede tramite una passeggiata in pineta, divenuto sin da subito sinonimo della preziosa Maratea e rimasto fedele a se stesso ancora oggi, fermando quel periodo storico per sempre tra le sue mura.
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Perché Maratea è così famosa
Maratea si vocifera significhi la “Dea del Mare”, ma non è vero: l'origine del suo nome è marathus, che in greco indica la pianta del finocchietto selvatico, che cresce copioso su tutto il territorio.
Meta prediletta di grandi artisti, da Pier Paolo Pasolini (che in un libro scrive del Santavenere come dell'hotel degli industriali milanesi) a Domenico Modugno, ha incantato personaggi di spicco e registi, che l’hanno resa il teatro - o la protagonista - di grandi pellicole con attori di fama internazionale, come Anita Ekberg e Peppino De Filippo. I film ambientati o girati a Maratea sono tantissimi.

Il mare di Maratea
32 km di costa caratterizzata da insenature, grotte, scogli, secche e spiagge per lo più ciottolose, e una geodiversità unica: Maratea passa dal livello del mare ai 1505 metri del Monte Roccovello alle spalle e vanta una biodiversità riconosciuta dall'Unione Europea.
Oltre che bandiere di ogni colore: Maratea dal 2007 è ininterrottamente insignita della bandiera blu per la qualità dell'acqua e da più di 10 anni di quella verde, che viene assegnata alle spiagge che, sulla base di studi scientifici e di requisiti stringenti, incontrano le esigenze delle famiglie. E dal 2023 è stata inserita tra "I borghi più belli d'Italia".
E non solo, Legambiente la premia da anni con le 5 Vele e per due anni (nel 2015 e nel 2016 ha inserito le sue spiagge sul podio della classifica "La più bella sei tu", che elegge ogni anno la spiaggia italiana più bella.

Il rosa Maratea
Il nome del Conte Stefano Rivetti, nonostante siano passati alcuni decenni, risuona ancora di frequente nelle parole dei marateoti qualora vi capitasse di chiacchierarci.
E con il suo anche quello del Santavenere, un hotel che più che un hotel è un'istituzione del luogo, a cui si deve anche il rosa Maratea, quello delle sue piastrelle (nella foto qui sopra), che dovevano essere di un preciso punto di rosa e invece sono state cotte male per errore e sono arrivate tutte diverse.
Fu una scelta, vincente, del Conte, quella di tenerle comunque, e di realizzare un pavimento in tantissimi punti diversi di rosa.
Ma non solo, il Conte voleva che diventasse un colore distintivo del luogo e ha cercato di convincere gli abitanti di Maratea a colorare le loro case degli stessi toni - idea che non ha preso piede più di tanto però.

La statua del Redentore
Il Cristo Redentore (in cima alla foto qui sopra) che dalla vetta del Monte San Biagio domina la baia è una tappa imperdibile di ogni gita a Maratea.
Regalo (ve l'abbiamo detto che è impossibile parlare di Maratea senza parlare di lui) del Conte Stefano Rivetti, è stato commissionato a uno scultore fiorentino e realizzato nel 1965 in marmocemento (cemento con scaglie di marmo di Carrara) ed è palesemente ispirato a quello di Rio de Janeiro (con un paio di differenze, prima tra tutte che è rivolto a chi lo va a trovare e non verso il mare).
Dai suoi piedi si ha una visione completa di tutta Maratea, dal centro storico arroccato a 350 metri di altezza fino al porto.
Con i suoi 22 metri di altezza circa, è tra le statue più alte d'Italia e la sessantaseiesima più alta del mondo: osservandola da lontano pare guardare il mare, mentre invece ha lo sguardo rivolto verso i monti della Lucania e la Basilica di San Biagio con i resti del santo protettore.

Il centro storico
La citta vecchia è stata inserita tra i borghi più belli d’italia e per le sue innumerevoli chiese, cappelle e monasteri, Maratea è detta la città delle 44 chiese.
Con un'architettura definita barocco depotenziato vale la pena passeggiare tra i suoi stretti vicoli e fermarsi per una colazione in piazza col dolce tipico del luogo, che è il bocconotto (un dolcino di pasta frolla ripieno).

Le spiagge più belle
Maratea è l'unico comune della Basilicata che affaccia sul Tirreno e vanta alcune spiagge ritenute tra le più belle d'Italia (in foto qui sopra la terrazza sul mare del Santavenere).
La Spiaggia del Nastro di Cersuta e la spiaggia de 'I Vranne si sono aggiudicate secondo e primo posto nella classifica di Legambiente "La più bella sei tu", che ogni anno elegge la spiaggia italiana più bella.
Tra le più frequentate invece, perché più facili da raggiungere, ci sono la spiaggia nera di origine vulcanica, e Fiumicello.

E le gite in barca
Maratea conta 132 grotte marine e terrestri che scolpiscono la costa e dunque il modo migliore per vivere il suo mare è con una barca.
La spiaggia de 'I Vranne per esempio è raggiungibile solo via mare.
In generale la parte di costa che scende verso la Calabria offre le spiagge migliori e le grotte più belle, dunque salpate e dirigete la prua verso Sud.

Per un weekend romantico
Il luogo si presta per molte occasioni, ma dà il suo meglio forse quando si tratta di romanticismo.
L'Hotel Santavenere offre un'ampia gamma di esperienze, dalle degustazioni di vino per scoprire le eccellenze enologiche della regione, alle cooking class per imparare i segreti della cucina lucana e le cocktail lesson per esplorare il mondo del bere miscelato tra distillati, aromi e liquori.
Ma non solo.
I giardini dell’hotel diventano la cornice perfetta per cene private avvolti dal profumo inconfondibile delle piante aromatiche, dove i sapori mediterranei si fondono armoniosamente in un menù a base di piatti leggeri, freschi e gustosi.
Sotto il cielo dipinto dai colori del tramonto, uno scoglio appartato sulla spiaggia privata del ristorante Il Carrubo si trasforma in un angolo intimo e riservato, perfetto per una cena romantica realizzata in esclusiva a seconda delle esigenze di ciascun ospite. Il profumo salmastro si mescola al sapore di piatti che celebrano le delizie del mare, per un’esperienza indimenticabile da trascorrere con chi si ama.

Il picnic sull'erba
Oppure si fa il picnic: la scelta su dove sedersi è dell’ospite (spiaggia, teatro del mare, prato...), a disposizione ci sono circa 10 ettari di terreno su cui decidere dove prendere posto.
Mentre l’hotel fornisce un cestino ricco di prelibatezze locali, acqua fresca e vino pregiato e tutto il necessario, dalle bici ai teli e cuscini.

Cosa assaggiare
Tra le specialità da assaggiare ce n'è per tutti,
La mozzarella a forma di treccia di Massa, località vicino al Cristo, non manca mai sulla tavola dei marateoti.
Così come i peperoni cruschi (seccati e poi fritti), sono tipici lucani con il baccalà.
A colazione o per merenda c'è il bocconotto, un dolcino di pasta frolla ripieno.

Dove mangiare
Andate alla Locanda di Nettuno per mangiare pesce vista mare, o alla Taverna Rovita o Taverna di Zucicco nel centro storico se preferite la carne.
Se cercate un menù molto tipico e grande scelta di vini invece c'è I sapori di Marianna.
L'aperitivo si fa al porto da Yumara, e sempre al porto non rinunciate ad assaggiare il gelato della Gelateria Emilio.
In hotel la scelta è tra tre ristoranti, Le Lanterne (nella foto qui sopra), dove le finestre sono quadri naturali, il rosa è ricorrente e l'ampio patio permette di cenare all'esterno nelle calde serate estive, Gli Ulivi, una pizzeria a bordo piscina che offre anche piatti leggeri circondati dagli ulivi, dagli alberi di limone e dal profumo inconfondibile delle piante aromatiche della macchia mediterranea, e Il Carrubo, un'elegante terrazza sul mare, a due passi dal molo, dove gustare il pescato del giorno.
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