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Lifestyle

I problemi che solo chi odia stare al telefono può capire

I problemi che solo chi odia stare al telefono può capire

foto di Marianna Tognini Marianna Tognini — 2 Maggio 2017
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Chi odia stare al telefono si pone sempre la stessa domanda: perché non poteva essere risolto con un messaggio o una mail?

Il mondo si divide in due: coloro che odiano e coloro che amano stare al telefono.

Se i primi sono le classiche persone che sottoscrivono puntualmente un abbonamento telefonico che preveda minuti illimitati, i secondi non riescono a capire perché le chiamate debbano per forza essere incluse nel loro piano, dato che – se solo potessero – ne farebbero volentieri a meno.

Questa idiosincrasia, però, può portare a una serie di problemi (soprattutto da un punto di vista meramente pratico) che a volte rischiano di compromettere i rapporti sociali e di gettarli in uno stato di perenne frustrazione, da cui è difficile uscire con un semplice messaggio o una mail riparatrice.

Sfogliate la gallery per scoprire la difficile vita degli appartenenti alla prima categoria, e imparare a comprenderli un po' di più... almeno fino alla prossima telefonata!

I problemi di chi odia stare al telefono

  • 1_Modus operandi Il modus operandi Chi odia stare al telefono è solito ignorare la maggior parte delle chiamate in arrivo, anche quando provengono dai propri genitori o da amici stretti. La voglia di rispondere equivale a quella di lavare una montagna di piatti sporchi: sanno che dovrebbero, ma vince il desiderio di far finta di niente.
  • 2_Eterna lotta L’eterna lotta tra rifiuto e segreteria telefonica Nel momento in cui si decide di non rispondere, scatta una specie di dilemma etico tra le due opzioni percorribili: rifiutare sin dall’inizio la chiamata, oppure lasciare squillare finché non scatta l’unica ancora di salvataggio, la segreteria telefonica.
  • 3_Conseguenze rifiuto Le conseguenze di un rifiuto Rifiutare una chiamata in entrata rimane una strategia valida solo e soltanto se attuata immediatamente, entro il primo o il secondo squillo, perché è più che normale trovarsi in una situazione – ad esempio lavorativa – in cui si è impossibilitati a rispondere. Oltre il terzo, diventa invece palese la volontà di ignorare il poveretto che è dall’altra parte.
  • 4_Conseguenze segreteria Le conseguenze della segreteria telefonica Prima o poi i messaggi lasciati in segreteria vanno ascoltati, e nella maggioranza dei casi implicano che colui che è stato cercato richiami a sua volta chi lo voleva contattare. In questo senso, spesso si tratta soltanto di un voler guadagnare tempo e ritardare un momento che, prima o poi, arriva. Esattamente come le tasse.
  • 5_Sensi di colpa I sensi di colpa e l’ansia in aumento Ovviamente, chi odia stare al telefono ha un senso di colpa che è direttamente proporzionale al numero di chiamate ignorate. Oltre a questo, si è anche vittime di un’ansia crescente poiché è necessario inventare delle scuse plausibili da raccontare al chiamante per giustificare l’assenza di una risposta… e in un batter d’occhio ci si ritrova vittime di una soffocante spirale di bugie.
  • 6_Momento peggiore Il momento peggiore Il momento che ogni persona che odia stare al telefono teme di più è quando il chiamante è così insistente che gli squilli durano lunghi, lunghissimi minuti: il desiderio che costui prima o poi si arrenda e riagganci è irrefrenabile, ma ciò non avviene e il livello di stress rasentato tocca apici inimmaginabili. A un certo punto, quando – presi dallo sfinimento – si è lì lì per rispondere, la tortura finisce, e ci si inizia a domandare con un velo di angoscia a cosa fosse dovuta cotanta ostinazione.
  • 7_Vincere riluttanza Vincere la riluttanza Una volta passato il momento peggiore, ci si rende immediatamente conto che una tale insistenza con tutta probabilità richiede quanto meno una telefonata riparatrice per capire quale fosse il problema, ma una forza oscura trattiene la povera vittima dal richiamare. Nella mente si affacciano una serie di scenari possibili, ognuno con i suoi pro e contro.
  • 8_Richiamare subito Richiamare subito In realtà si tratta di una non-opzione, dato che chi detesta stare al telefono raramente decide anche solo di prenderla in considerazione.
  • 9_Mandare un messaggio Mandare un messaggio È una strategia che va attuata subito, nell’immediato, e presuppone che chi la mette in pratica sia una persona notoriamente molto, molto impegnata, tanto da rendere plausibile un messaggio del tipo «Scusami, ma in questo momento non posso rispondere, mi puoi scrivere qui o mandare una mail?». Dopo aver impersonato la parte del direttore della CIA, bisogna solo sperare che il chiamante si attenga alle istruzioni e prediliga una comunicazione scritta, anziché verbale.
  • 10_Richiamare Richiamare quando ci si sente pronti Il che potrebbe significare farlo nel giorno del forse e nell’anno del mai, ma chi odia stare al telefono il più delle volte è un genio del male che ha affinato nel tempo le sue strategie. Infatti, per non vedersi attaccare dei bottoni infiniti da persone con cui non ha la minima voglia di stare a chiacchierare, richiama queste nei momenti in cui sa di avere a disposizione pochi minuti, ed esordisce le conversazioni mettendo il proprio interlocutore al corrente del countdown a cui è soggetto.Della serie, «se dobbiamo farlo, almeno che sia rapido e indolore».
  • 11_Conclusioni sbagliate Le conclusioni sbagliate Chi detesta stare al telefono non è per sua natura una persona maleducata, solitaria, o asociale, anzi. Chi detesta stare al telefono, detesta semplicemente passare il suo tempo con l’orecchio attaccato a uno smartphone o in generale a una cornetta. Perché? Per lo stesso motivo per cui alcuni odiano i musical, non sopportano il prezzemolo o non metterebbero mai i jeans a vita alta. La repulsione spesso è immotivata, ma va comunque rispettata: a meno che non si tratti di una reale emergenza, evitate loro stress inutili e usate di più Whatsapp!
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