12 cose da sapere su Sanremo 2021

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Dal 2 al 6 marzo il Teatro Ariston ospita la 71esima edizione di Sanremo: la seconda con Amadeus, la prima in epoca Covid e senza pubblico. Ecco cosa ci aspetta

Sanremo 2021 sarà un Sanremo diverso da tutti gli altri, questo è poco ma sicuro.

** I testi delle canzoni di Sanremo 2021 **

"70+1", così lo ha definito il conduttore Amadeus, che per il secondo anno consecutivo firma la direzione artistica della kermesse musicale, promettendo: “un Festival storico, come il momento che stiamo vivendo”. 

** 10 momenti indimenticabili della storia di Sanremo: ve li ricordate tutti? **

Neppure il Covid infatti ha fermato il Festival della Canzone Italiana. Che per far fronte all’emergenza sanitaria si svolgerà seguendo un rigido protocollo - 75 pagine fitte di regole e prescrizioni - stilato dalla Rai e approvato dal Cts.

Niente pubblico, nessun evento collaterale fuori dal Teatro Ariston.

Solo cinque serate per cinque lunghe dirette televisive con tanti artisti in gara (34 tra big e nuove proposte), super ospiti e un ricco parterre femminile di co-conduttrici tutto italiano (dopo il recente forfait di Naomi Campbell). 

A riempire gli inevitabili vuoti e i silenzi dovuti alla mancanza di applausi e fischi in sala, ci penserà la scenografia - bellissima e futuristica - che proprio grazie all’assenza del pubblico è stata sviluppata su una superficie più ampia rispetto agli anni scorsi.

12 cose da sapere su Sanremo 2021

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Date e orari di Sanremo 2021

Il settantunesimo Festival di Sanremo si svolgerà al Teatro Ariston di Sanremo da martedì 2 a sabato 6 marzo.

Andrà in onda in diretta su Rai 1, per cinque serate, dalle ore 20.35 circa fino a un orario indicativo tra l’1 e le 2 del mattino.

Per stessa ammissione del conduttore Amadeus, anche quest’anno come ormai consuetudine delle ultime edizioni, l’orario di chiusura di ogni puntata non sarà tassativo.

Al fianco di Amadeus, per il secondo anno consecutivo ci sarà ancora una volta Fiorello, mattatore della serata e immancabile spalla del direttore artistico.

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Sanremo 2021 si svolgerà in zona rossa (senza pubblico)

Se a far notizia era stata, inizialmente, l'assenza del pubblico come previsto dai protocolli di sicurezza, a pochi giorni dall’inizio della kermesse la novità è che Sanremo 2021 si svolgerà in zona rossa.

Giovanni Toti, governatore della Liguria, ha infatti firmato l'ordinanza che istituisce le restrizioni più dure per il Ponente della Liguria - e in particolare Ventimiglia, Sanremo e i comuni limitrofi - da mercoledì 24 febbraio a venerdì 5 marzo.

Il governatore ha spiegato che la decisione è stata presa "per evitare che la zona di confine possa traghettare l'ondata del virus dalla Francia all'Italia. Riteniamo che dieci giorni di misure restrittive possano raffreddare il picco pandemico".

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Ci saranno più canzoni e più cantanti

Niente pubblico in sala, ma sul palco tante canzoni in gara. 34 i brani in tutto, di cui 26 interpretati dai cantanti Big (che saranno due in più rispetto allo scorso anno) e 8 dai concorrenti del concorso Nuove Proposte (di cui 6 vincitori da Sanremo Giovani e 2 da Area Sanremo).

Nel corso della terza serata di giovedì 4 marzo, dedicata alla Canzone d’Autore, è prevista l’interpretazione/esecuzione da parte dei 26 artisti della sezione Campioni di una canzone edita scelta tra i grandi brani della storia della canzone d’autore.

Mentre alcuni big si esibiranno da soli, altri duetteranno insieme con artisti italiani o stranieri e tutti verranno votati dai musicisti e dai coristi componenti l’Orchestra del Festival.

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Le co-conduttrici al fianco di Amadeus saranno tutte italiane

Al fianco di Amadeus sul palco dell'Ariston ci sarà ogni sera una co-conduttrice diversa. 

Tra le confermate da settimane, l’attrice Matilda De Angelis, che sarà protagonista della prima serata; la cantante Elodie, che co-presenterà la seconda serata; la super top model Vittoria Ceretti, che affiancherà Amadeus nella terza serata.

E poi la giornalista, conduttrice tv e radiofonica Barbara Palombelli, che calcherà per la prima volta il palco dell’Ariston nel corso della quarta serata. 

E con l'avvicinarsi del via ufficiale, altre tre donne si sono aggiunte negli ultimi giorni al cast del Festival di Sanremo 2021. Il tris d'assi calato dal direttore artistico comprende Simona Ventura, Luisa Ranieri e Serena Rossi.

Luisa Ranieri dovrebbe condurre il mercoledì insieme a Elodie, mentre la presenza della Ventura e della Rossi è prevista per la finale di sabato 6 marzo.

Mentre per la Ventura è un ritorno sul palco dell’Ariston - SuperSimo condusse il Festival di Sanremo 2004 e nel 2020 il Dopofestival di Sanremo -, per Luisa Ranieri, moglie di Luca Zingaretti e una delle attrici di punta del momento, è una prima volta assoluta.

Anche Serena Rossi, l'altra regina della fiction di questo periodo, era stata già al Festival di Sanremo: nell'edizione 2018 per duettare con Renzo Rubino nel brano "Custodire", e nel 2019 per rendere omaggio a Mia Martini con la celebre canzone "Almeno tu nell'universo", poco prima della messa in onda della fiction dedicata a Mimì di cui è stata protagonista.

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Naomi Campbell ha dato forfait

In un Sanremo ricco di colpi di scena, arriva da oltreoceano il temuto forfait.

A pochi giorni dal via della kermesse, la top model Naomi Campbell rinuncia e non co-condurrà la serata di apertura di martedì 2 marzo.

Ad annunciarlo è stato proprio il direttore artistico Amadeus, spiegando che il forfait è legato alle «nuove restrizioni Usa» anti-pandemia.  

«A causa delle nuove restrizioni Usa, che impongono la quarantena a chi arriva dai paesi Schengen e a cittadini non americani, la signora Campbell - spiega Amadeus - non potrà essere presente alla prima serata del Festival di Sanremo.

Sono state percorse molte ipotesi, ma nessuna ha reso possibile il rientro negli Stati Uniti in tempo per le attività programmate da Naomi.

La co-conduttrice della prima serata sarà dunque l'attrice Matilda De Angelis, la cui presenza avevo già annunciato con grande piacere».

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Chi saranno gli ospiti fissi

Ospiti fissi per tutte le serate del Festival saranno il cantante e performer Achille Lauro, che «Ci regalerà cinque quadri» ha detto Amadeus, insieme con l’attaccante del Milan Zlatan Ibrahimovic, che in una serata sarà affiancato dall'allenatore del Bologna, Sinisa Mihailovic.

** Gli ospiti di Sanremo 2021 **

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E chi invece sarà ospite solo per una sera

Ospiti “per una serata” saranno la cantante Alessandra Amoroso, il gruppo dei Negramaro, la sempre favolosa Loredana Bertè, che sul palco dell’Ariston, oltre a festeggiare i suoi 70 anni, si esibirà in un medley live dei suoi storici successi e presenterà, in anteprima assoluta, il suo ultimo singolo "Figlia di...". 

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La super ospite sarà Ornella Vanoni

Super ospite della kermesse canora, sabato 6 marzo, sarà la cantautrice Ornella Vanoni: “insieme al mio amico Francesco Gabbani realizzerò un'emozionante performance di “Un Sorriso dentro al pianto” brano scritto che ho scritto con lui e con Pacifico e primo singolo estratto da Unica” (il nuovo album della Vanoni,uscito il 29 gennaio, ndrha scritto sul suo profilo Instagram la cantante, pubblicando una foto stretta a Gabbani.

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La scenografia del festival di Sanremo 2021 sarà un'astronave

La scenografia del festival di Sanremo sarà un'astronave verso il futuro con sette chilometri di strip led, un software con 1 milione 920 mila canali, oltre 65 centraline, 600 metri quadri di led wall anche trasparente, 20 chilometri di cavi e 500 proiettori motorizzati. 

Creata da Gaetano Castelli con la figlia Maria Chiara, in collaborazione con il regista Stefano Vicario e il direttore della fotografia Mario Catapano, è stata realizzata grazie al lavoro di 60 costruttori e tecnici. 

Un gioco di prospettiva, con due punti di fuga centrali, dove tra tra luci, schermi e materiali video-luminosi non mancherà, as usual, la temuta scalinata.

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Il programma delle cinque serate in pillole

Prima serata - martedì 2 marzo: verranno eseguite 13 canzoni in gara della sezione Campioni e 4 canzoni della sezione Nuove Proposte

Seconda serata - mercoledì 3 marzo: esecuzione delle altre 13 canzoni in gara della sezione Campioni. Esecuzioni delle altre 4 canzoni in gara della sezione Nuove Proposte.

Terza serata - giovedì 4 marzo: esecuzione da parte dei 26 Campioni di canzoni edite appartenenti al repertorio della storia del Festival, serata dedicata alla “Canzone d’autore”. Gli artisti potranno scegliere di esibirsi insieme ad artisti ospiti italiani o stranieri.

Quarta serata - venerdì 5 marzo: esecuzione delle 26 canzoni in gara della sezione Campioni e interpretazione delle 4 canzoni rimaste in competizione della sezione Nuove Proposte e successivamente proclamazione della canzone vincitrice della sezione Nuove Proposte.

Serata finale - sabato 6 marzo: esecuzione delle 26 canzoni in competizione della sezione Campioni. Al termine della serata verrà proclamata la canzone vincitrice della sezione Campioni.

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Le giurie di Sanremo 2021

Complessivamente, una Giuria Demoscopica, una Giuria della Sala Stampa, Tv, Radio e Web, il pubblico tramite il sistema di Televoto da telefonia fissa e da telefonia mobile, i musicisti e coristi dell’Orchestra del Festival (questi ultimi voteranno durante la serata dedicata alla Canzone d'autore) determineranno classifiche e vincitori delle due sezioni.

Le tre giurie voteranno tramite un'app dedicata da scaricare sugli smartphone.

Sono state definite 75 pagine di protocollo di sicurezza anti-Covid

Il Comitato tecnico scientifico ha approvato le 75 pagine del protocollo messo a punto dalla Rai e ha dato il via libera alla manifestazione.

Non ci sarà il pubblico. Né in sala al teatro Ariston, né agli eventi esterni, che sono vietati. L’obiettivo è evitare assembramenti di fan, quindi viene suggerito agli artisti e agli ospiti di utilizzare per gli spostamenti in città delle navette con i vetri oscurati.

Tutti dovranno arrivare in teatro indossando già gli abiti di scena.

L’Ariston rimane il cuore della manifestazione ed è stato rivoluzionato: accessi e percorsi diversificati per cast, artisti e per i 60 orchestrali; tamponi ogni 72 ore a tutti coloro che entrano all’Ariston; obbligo di mantenere le distanze di almeno un metro e mezzo.

E ancora, mascherine Ffp2 obbligatorie, con deroga solo per chi è sul palco. Qui, i fiori e premi verranno consegnati su un carrello, per evitare il contatto.

I microfoni e tutti gli oggetti di scena verranno igienizzati ripetutamente.

Quanto ai giornalisti, saranno una settantina e, distanziati e tamponati, verranno ospitati nella nuova sala stampa allestita al Casinò.

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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

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La preferenza tra pandoro e panettone dice molto del nostro rapporto con semplicità, complessità e cambiamento: cosa dice la psicologia

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone? 

Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.

Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.

Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.

Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.

**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**

Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta 

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pandoro o panettone

Se siete team pandoro

Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.

Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.

Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.

È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.

Se siete team panettone

Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.

Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.

Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.

Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.

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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

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Molti comportamenti che consideriamo normali possono attivare ansia e stress continuo: ecco cosa accade al nostro sistema nervoso

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.

Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso. 

Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.

Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.

**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**

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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso

Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.

Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.

A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.

Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.

Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.

Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali

Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.

Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.

Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.

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Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia

La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.

Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.

Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.

Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.

Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.

Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.

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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

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Una guida pratica per capire come impacchettare i regali di Natale in modo ordinato, elegante e senza stress inutile

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.

Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.

La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.

Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.

**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**

Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo

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1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)

Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.

La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.

Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.

2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)

Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.

Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.

Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.

3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)

Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.

Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.

Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.

4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo

L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata. 

Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.

Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.

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Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen DESKNuovo SUV C5 Aircross Citroen MOBILE
È il SUV più grande, confortevole e tecnologico mai prodotto da Citroën. Il compagno di viaggio più comodo e versatile della sua classe, pensato per chi desidera vivere ogni viaggio all’insegna del benessere

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.

Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen

Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.

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Design più maturo e scolpito

Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.

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Un "tappeto volante"

Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.

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Come nel salotto di casa

Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva. 

Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.

A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.

Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.

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Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna. 

Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.

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Tutto a portata di mano

L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale. 

La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante. 

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Gamma completamente elettrificata

Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.

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