Il pianto è una manifestazione spontanea che permette di sentirsi meglio ed evolvere. Vi spieghiamo a cosa serve piangere e perché si piange
Vi siete mai chiesti perché si piange?
A prescindere dalla quantità di lacrime e dalla frequenza con cui si piange - c’è chi lo fa spesso, chi non sa cosa voglia dire versare una lacrima, chi si commuove solo durante un film o per quello che succede agli altri - piangiamo quando siamo felici e allo stesso modo quando siamo arrabbiati, tristi, emozionati o stanchi.
Possibile?
Una cosa, poi, è certa: tutti abbiamo pianto nella vita.
Perché si piange, dal punto di vista fisico
Piangiamo a causa di un collegamento tra la porzione anteriore della corteccia cerebrale e il sistema limbico, sede della regolazione delle emozioni.
In poche parole, una forte emozione o uno stimolo esterno possono attivare il nostro sistema nervoso che a sua volta regola la lacrimazione.
Ed ecco dunque perchélasciarsi andare e fare un bel pianto non può che farci bene.
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Ci sono due tipi di lacrime
Le lacrime possono arrivare per reazione o per cause emotive.
Le prime sono quelle che arrivano quando ci attaccano particelle esterne dannose, pensate a quando tagliate la cipolla o al classico moscerino che entra nell’occhio.
In questi casi le lacrime ci aiutano a espellere la sostanza dannosa.
Le seconde sono le lacrime che arrivano come reazione a una forte emozione quali tristezza o gioia.
In questo caso non solo si piange ma si hanno anche una serie di reazioni fisiologiche come il cuore che accelera, una maggiore sudorazione e la respirazione diventa irregolare.
Perché si piange? È un analgesico naturale
Il nostro corpo è un sistema perfetto.
Tanto perfetto che quando proviamo un’emozione forte e dolorosa, ci fornisce direttamente un analgesico naturale: le lacrime.
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Il pianto emotivo infatti contiene più ormoni e tra questi anche un neurotrasmettitore chiamato leu-enkephalin che funziona come se fosse un antidolorifico e viene rilasciato quando il corpo subisce un forte stress.
Non a caso dopo un gran pianto ci si sente meglio.
Piangere ha una funzione sociale
Quando si piange e si soffre si torna un po’ bambini.
Il pianto del bambino infatti ha la funzione di richiamare l’attenzione della mamma perché possa fornire le cure necessarie a un suo bisogno.
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Allo stesso modo il pianto dell’adulto assume una funzione relazionale poiché chiama il conforto altrui e solidifica le relazioni sociali.
Perché le donne piangono più degli uomini
Uno studio dell’Università di Tilburg dello psicologo clinico Ad Vingerhoets ha dimostrato che le donne piangono dalle 30 alle 64 volte all’anno mentre gli uomini dalle 6 alle 17 volte.
Questa differenza la si può imputare ai diversi ormoni (pensate ai pianti che vi fate durante la sindrome premestruale) ma anche alla falsa credenza culturale che insegna all’uomo che piangere è sintomo di debolezza.
Niente di più sbagliato, le lacrime ci proteggono.
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