Nuovo Dpcm, cosa si può fare (e cosa no) fino al 5 marzo
Con un nuovo Dpcm valido dal 16 gennaio al 5 marzo, il Governo ha riassegnato i colori alle regioni definendo cosa si può fare e cosa no in base ai numeri del contagio nella propria zona e non più con limitazioni uguali per tutta Italia come è stato durante le feste di Natale e Capodanno.
Tra le belle notizie: finalmente in zona gialla si riaprono i musei.
Per il resto rispetto allo scorso autunno cambia poco: parrucchieri ed estetisti aperti sia in zona gialla che in arancione, così come i negozi, mentre nel week-end i centri commerciali (supermercati interni esclusi) sono off-limits.
Nessun problema per il delivery, che rimane sempre consentito in tutta Italia, mentre in zona gialla ci si potrà ancora gustare il pranzo anche seduti al ristorante: ma al tavolo si sta al massimo in quattro.
Tra le regole valide per tutta Italia, a seconda dei colori: rimane il coprifuoco e dalle 22 e fino alle 5 è vietato spostarsi. Pena una salata multa che parte dai 400 euro.
Fino al 15 febbraio è vietato spostarsi tra regioni, anche se di colore giallo, se non per necessità, lavoro o studio e salute.
Sì: il ricongiungimento col partner rientra tra le necessità, sempre da giustificare con autocertificazione.
E gli amici a casa? È consentito ricevere a casa propria non più di due persone, eventualmente con bambini al di sotto dei 14 anni o con disabili a carico, una sola volta al giorno.
Allo stesso modo, però, ci si potrà spostare in non più di due persone per andare a trovare qualcuno (amici o familiari) in un’abitazione privata.
Ma attenzione: se ci si trova in zona arancione o rossa lo si potrà fare solo all’interno del proprio Comune, in zona gialla, invece, ci si potrà muovere all’interno della regione.
E per quanto riguarda i viaggi all'estero?
Niente più quarantena per chi arriva da Paesi UE: sarà sufficiente presentare i documenti di un tampone rapido fatto nelle 48 ore precedenti.
Ma restano bloccati, fino al 5 marzo, gli ingressi da Gran Bretagna e Irlanda.
Possono ripartire le crociere di navi italiane, per chi ha nostalgia dei viaggi.
Ma gli impianti sciistici rimangono fermi almeno fino al 15 febbraio.
Insomma, ecco, in breve, cosa si può fare e cosa no fino al 5 marzo.
(Continua dopo la foto)
Cosa si può fare nella Zona rossa
Regioni e aree: Lombardia, Provincia di Bolzano e Sicilia.
Sono vietati gli spostamenti al di fuori del proprio Comune, salvo esigenze di lavoro (o studio), salute, necessità, sempre con autocertificazione.
Rimangono aperti i parrucchieri e i barbieri. Chiusi centri estetici e massaggi.
Tutto il resto chiude, a eccezione di alimentari, farmacie, tabaccherie, edicole, lavanderie, ferramenta, ottici, fiorai, librerie, cartolerie, informatica, abbigliamento per bambini, giocattolai, profumerie, pompe funebri, distributori automatici. Chiusi i centri commerciali, ad eccezione delle attività appena citate che vi sono all'interno.
Serrande abbassate anche per bar e ristoranti, a cui però è sempre consentita la consegna a domicilio e il take away.
L’attività motoria è consentita solo all’aperto, attorno a casa, in solitaria. Dalla seconda media in poi gli studenti seguono le lezioni da casa.
Zona arancione
Regioni: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Val d'Aosta e Veneto.
Sono vietati gli spostamenti in Comuni diversi da quello di residenza/domicilio, ma anche in altre regioni, salvo esigenze di lavoro (o studio), salute, necessità, sempre con autocertificazione.
È altresì raccomandato di evitare gli spostamenti anche nel proprio Comune.
Rimangono aperti i negozi, i parrucchieri e gli estetisti, mentre sono chiusi bar e ristoranti, che invece potranno consegnare i pasti direttamente a casa dei propri clienti.
L’attività motoria è consentita solo all’aperto, attorno a casa, in solitaria. Una parte degli studenti delle scuole superiori continua a seguire le lezioni in didattica a distanza.
Cosa si può fare in Zona gialla
Regioni e aree: Basilicata, Campania, Molise, Provincia di Trento, Sardegna e Toscana.
Nessuna limitazione per gli spostamenti all’interno della regione (vietati, invece, quelli tra regioni, anche se gialle, eccetto che per lavoro, studio, salute, necessità): si possono anche raggiungere le seconde case.
Ma anche qui rimane valido il coprifuoco: dalle 22 e fino alle 5 si deve rimanere in casa, pena una multa.
Aperti i negozi fino alle 21, ma i centri commerciali chiudono nel week-end, i bar fino e i ristoranti (obbligo di non più di 4 persone al tavolo) sono aperti fino alle 18, poi si prosegue col delivery.
Aperti parrucchieri e centri estetici. Lo sport è consentito all’aria aperta, in solitaria. Una parte degli studenti delle scuole superiori continua a seguire le lezioni in didattica a distanza.
La notizi più bella? I musei vengono finalmente riaperti, ma per ora solo nei giorni feriali e non nel weekend.
(foto: Matteo Lezzi, Unsplash)
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