Torna in mostra a Castell'Arquato la pittura "fresca e solare" di Gianfranco Asveri

Circa 30 opere, realizzate tra il 2011 e il 2024, distribuite sui due piani del palazzo duecentesco simbolo del Borgo di Castell’Arquato.
Un mix di opere realizzate con tecnica mista su tavola, tela, carta, cartone è cartoncino, caratterizzate da animali onirici tra cui il lupo, il gufo, la civetta, narrano favole ed aneddoti della sua terra natia.
Al secondo piano del duecentesco palazzo le opere di grande formato; a quello inferiore alcune tavole, cataloghi di mostre e la proiezione di un video raccontano il lavoro dell’artista, tra cui un laboratorio per bambini.

La rassegna, in programma dal 23 marzo al 12 maggio, vuole essere «un tributo ad un artista-poeta, che nella pittura e nel contatto con la Natura e il suo potere di seduzione, ha trovato la ragione di vita e il medium per interpretare il Mondo», dichiara l’Assessore alla Cultura e Turismo Gilda Bojardi.
Autodidatta di formazione, Asveri dopo aver sperimentato tecniche di linguaggio figurativo tradizionale, sviluppa una pittura ricca e materica. Dipinge favole, intime e con un’impronta espressionista, in uno stile pittorico istintivo e quasi fanciullesco, dal linguaggio universale e fruibile da un pubblico eterogeneo. Mescolando forme e colori primari, resi corposi grazie a pennellate energiche e vitali, l’artista si ispira alle avanguardie storiche del Novecento per un informale caldo, dove le opere evocano in maniera tangibile reminiscenze e paesaggi.

Favole da cortile, la mostra
Indagando il rapporto tra mondo dell’infanzia e arte contemporanea, Asveri narra storie visuali, intrise di umanità, innocenza dello sguardo, ricordi in grado di emozionare ogni osservatore.
A cura di Silvia Bonomini e Sandra Bozzarelli con il contributo fattivo di Alberto Portapuglia, grande amico personale dell’artista e realizzata dal Comune di Castell’Arquato, con il sostegno della Fondazione Piacenza e Vigevano, Banca Generali Private e Rossetti Market, la mostra apre la rassegna di appuntamenti dedicati all'arte a Castell’Arquato.
«La sua pittura, fresca e solare, avvince per il suo carattere di genuinità e di immediatezza e riconduce alle avventure di Pinocchio e a certi personaggi creati dalla penna di Carlo Collodi», scrive la curatrice «Un regno pieno di magia popolato da animali fantastici. E questa magia comincia già nei titoli dei dipinti, perché le opere d’arte – un po’ come i libri – hanno una denominazione. Favole in viaggio, Memorie, Abracadabra e L’Arca di Noè sono titoli che evocano un mondo incantato e libero da vincoli e da precise coordinate spaziali è temporali».
Inaugurano l’esposizione, sabato 23 marzo alle ore 11 nella suggestiva cornice della Sala Consiliare del Palazzo del Podestà, il Sindaco Giuseppe Bersani, il Presidente Fondazione Piacenza e Vigevano Roberto Reggi, il Vicepresidente Fondazione Piacenza e Vigevano Mario Magnelli, l’Assessore alla Cultura e Turismo Gilda Bojardi, l’artista Gianfranco Asveri e la curatrice Silvia Bonomini.

Gianfranco Asveri, note biografiche
Nato a Fiorenzuola d’Arda nel 1948, dal 1969 si dedica alla pittura e dopo un periodo iniziale dedicato al linguaggio figurativo tradizionale, a partire dagli anni Ottanta la sua pittura approda ad un gesto istintivo e personale, ricco di colore e di materia, vicino all’espressionismo dell’Art Brut.
Il 1° dicembre 1996 Il Sole 24Ore lo segnala tra i dieci artisti più importanti del mercato d’arte italiano. Nel 2012 il Corriere della Sera lo inserisce nel supplemento Come investire nell’arte.
Gianfranco Asveri ha collaborato con importanti gallerie e vanta innumerevoli personali e collettive realizzate in tutto il mondo. Di lui hanno scritto critici d’arte quali Luca Beatrice, Elena Pontiggia, Alessandro Riva, Giorgio Seveso, Elisabetta Longari, Luciano Caprile.
Vive e lavora ai Gasperini, nei pressi di Castell’Arquato, un rifugio immerso nel verde dove trasforma un universo emozionale in opere d’arte.
© Gianfranco Negri
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