Le più belle location dei matrimoni famosi celebrati in Italia (da copiare)

matrimonio foto hero grandematrimonio coppia
In cerca di un posto da sogno per organizzare il ricevimento di nozze? Ecco le più belle location dei matrimoni famosi celebrati in Italia

Chi non ha mai guardato foto di altri matrimoni, pensando, un giorno, di organizzare il proprio su quella falsa riga? Almeno il 57,3%. A stimarlo è il portale del wedding Matrimonio.com, secondo il quale quasi una coppia su sei trova la location ideale su internet, mentre il 13% delle coppie ne sceglie una dopo essersi innamorate di fotografie, video e post social di altre nozze viste online. 

Ecco quindi una carrellata di 14 location per matrimoni da sogno scelte dai vip (italiani e non) in Italia, disseminate un po’ per tutta Italia: c’è Dimora delle Balze a Noto, dove si sono sposati Chiara Ferragni e Fedez, poi Villa Lysis a Capri che ha fatto da cornice all’evento di Beatrice Valli e Marco Fantini, mentre al JW Marriott Venice si è tenuto il ricevimento di Federica Pellegrini e Matteo Giunta, oltre che di Alice Campello e di Álvaro Morata. 

Da nord a sud, passando per le isole, c’è solo l’imbarazzo della scelta, tra saloni e giardini, stile romantico o moderno, allestimenti floreali da sogno e candele a rendere più magica l’atmosfera.

Le più belle location dei matrimoni famosi celebrati in Italia

(Continua dopo la foto)

antonello colonna resort

Antonello Colonna Resort a Labico, vicino Roma

L’hanno scelto Eva Grimaldi e Imma Battaglia, poi il presentatore Rai Alberto Matano, convolato di recente a nozze col suo compagno storico, Riccardo Mannino (a sposarli, tra l’altro, è stata Mara Venier).

A pochi chilometri da Roma, è una location in campagna, nel verde della natura, ma di design. Il ristorante è stellato e ad armeggiare tra i fornelli c’è Antonello Colonna, uno dei pesi massimi della cucina italiana. Attrezzato anche per il piano B (quello della pioggia), il resort vanta delle camere con maxi vetrate, colazione gourmet e anche una Spa.

Castello di Velona in Val d’Orcia

Paola Turci e Francesca Pascale l’hanno scelto di recente. È un affascinante e panoramico resort extralusso affacciato sul verde e sui borghi della Val d’Orcia, con terrazze e piscine. Il menu scelto dalle due, entrambe in total white, è stavo prevalentemente vegano. La musica? Tanta, varia, fino a tardi.

villa-miani

Location per matrimoni a Roma, Villa Miani

È una delle location più gettonate di Roma, scelta anche da diverse coppie di vip. Tra queste, Francesco Totti e Ilary Blasi. La loro storia d’amore è ormai chiusa, ma è impossibile non ricordare il giorno del loro matrimonio, andato in onda televisiva.

La Villa dove si è tenuto il ricevimento è stata costruita a fine Ottocento in cima a Monte Mario e vanta una vista panoramica su San Pietro e sul resto della città. Il ricevimento si tiene nel parco alberato, tra i giardini all’italiana o negli spazi interni in caso di pioggia, tra dettagli neoclassici e marmi pregiati.

Castello di Donnafugata, Ragusa

L’hanno scelta Miriam Leone e Paolo Carullo a settembre del 2018. Si tratta di una dimora storica dell’Ottocento, una delle residenze nobiliari di campagna più imponenti di tutta la Sicilia. Era una masseria divenuta poi castello, con un grande parco impreziosito da viali, sentieri e fabriques nascoste fra le fronde placide di alberi secolari. Infine è un luogo culturale, visto che è pure museo.

Location per matrimoni in Puglia: Borgo Egnazia

È un lussuoso resort nella provincia di Brindisi. Vanta una superficie di quasi 4mila metri quadrati, di cui 800 al coperto.

Storia e pietra si fondono con modernità e design: è questo il tenore dei ricevimenti di nozze che si tengono qui, dove il gioco tra tradizione e contemporaneità crea un’atmosfera unica. Il resort vanta ovviamente delle camere che possono ospitare gli ospiti.

L’hanno scelta, tra i tanti, Justine Timberlake e Jessica Biel a ottobre 2012.

dimora delle balze

Location per matrimoni in Sicilia: la Dimora delle Balze a Noto

Questa location, già famosa in Sicilia, è diventata ancora più nota in Italia da quando l’hanno scelta Chiara Ferragni e Fedez per il loro matrimonio. È una tenuta  di ventisette ettari dal design contemporaneo, in cui si fondono i profumi e i colori del Mediterraneo.

La titolare Elena Lops è specializzata in scenografie d’autore ed è anche per gli effetti wow che è in grado di ricreare che molti sposi la scelgono.

Villa Lysis a Capri

È una location da sogno che profuma di limone e mare, quella scelta da Beatrice Valli e Marco Fantini nel maggio del 2022. Ex proprietà del barone Jacques Fersen, questa dimora del XIX secolo è stata costruita nel 1905.

Il suo punto forte? La vista mozzafiato sul golfo di Napoli. Allestimenti floreali che si ispirano al luogo rendono magica l’atmosfera.

jw marriott venice

Location per matrimoni a Venezia: JW Marriott

L’hanno scelta Federica Pellegrini e Matteo Giunta nel 2022, ma anche Alice Campello e Álvaro Morata nel giugno del 2017. Sorge sull’Isola delle Rose, a venti minuti da piazza San Marco. È una location romantica ma allo stesso tempo chic e moderna. Diversi gli spazi a disposizione degli sposi, tutti panoramici. Si possono poi ospitare gli invitati per la notte e il giorno dopo godersi del relax in piscina con vista laguna.

Castello di Procopio a Perugia

L’hanno scelto nel 2014 Neil Patrick Harris e David Burtka e nel 2015 Mariano Di Vaio ed Eleonora Brunacci. È un castello dal fascino unico con camere barocche, piscine e tante aree dove organizzare il matrimonio. Risale al XII secolo ed è attualmente una residenza privata che viene affittata per matrimoni e vacanze di lusso (a luglio del 2019, per esempio, ci sono stati Chiara Ferragni e Fedez col piccolo Leone). 

Paghera Green Events a Lonato, Brescia

È qui che si sono sposati Paola Turani e Riccardo Serpellini nel luglio del 2019. Vanta tantissimi spazi, che riescono ad accontentare per gusto e capienza ogni tipo di ricevimento. I giardini sono all’italiana e l’atmosfera è romantica, tra fiori e dettagli accuratamente studiati. Quattro, infatti, i mood ai quali la struttura si può adattare: semplicemente chic, classico e da favola, moderno e invernale. 

villa balbiano

Location per matrimoni a Como, Villa Balbiano

L’hanno scelta a settembre 2020 Elettra Lamborghini e Afrojeck e a luglio del 2021 Giorgia Gabriele e Andrea Grilli. Si trova nell’antico borgo di Ossuccio, con vista lago (ovviamente), circondata da un parco secolare, piscine e diverse suite di lusso. Per il suo fascino, viene scelto anche da coppie straniere provenienti da tutto il mondo.

Palazzo Margherita, vicino Matera

È la location dove si sono sposati Sofia Coppola e Thomas Mars nell’agosto del 2011. Si tratta di uno dei resort sparsi per il mondo della famiglia Coppola, l’unico in Italia, proprio nel paese d’origine di Agostino, nonno di Francis Ford. È stato costruito nel 1892 e conserva ancora oggi il fascino antico di quel tempo. Oggi è un boutique hotel con spazi ampi, dove poter anche ospitare per la notte i propri invitati.

la posta vecchia hotel

La Posta Vecchia a Palo Laziale, non lontano dalla Capitale

Hanno scelto l’hotel "La posta vecchia” a Palo Laziale, Ladispoli, vicino Roma, Enrico Brignano e Flora Canto. Si tratta di “Un voluttuoso rifugio in riva al mare amato dagli imperatori romani, un palazzo rinascimentale e casa privata di un milionario che l’ha arricchita con preziosi tesori”, si legge sul sito della struttura, il cui restauro è stato curato da Jean Paul Getty. Tra le aree disponibili per cerimonie di questo tipo, visto anche il numero degli invitati, hanno optato per il prato vista mare (ma c’è anche una terrazza magnifica). In cucina lo chef Antonio Magliulo. L’abito di lei: Pronovias.

Abbazia di Santo Spirito a Comignago, in provincia di Novara

È qui che si sono sposati Belen Rodriguez e Stefano De Martino, nel 2013. È una struttura millenaria caratterizzata da splendidi saloni, incantevoli giardini, un parco immenso, vasti porticati e un'antica corte. Punto a favore: la location offre agli sposi la possibilità di celebrare sia il rito religioso che quello civile. Dispone di una chiesa privata romanica risalente al 1282 tuttora consacrata e il grande parco con i suoi giardini fioriti si presta per la celebrazione delle nozze civili.

  • IN ARRIVO

Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

pandoro heropandoro
La preferenza tra pandoro e panettone dice molto del nostro rapporto con semplicità, complessità e cambiamento: cosa dice la psicologia

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone? 

Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.

Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.

Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.

Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.

**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**

Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta 

(Continua sotto la foto)

pandoro o panettone

Se siete team pandoro

Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.

Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.

Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.

È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.

Se siete team panettone

Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.

Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.

Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.

Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.

  • IN ARRIVO

Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

ansia sera dormire insonnia heroansia sera dormire insonnia evidenza
Molti comportamenti che consideriamo normali possono attivare ansia e stress continuo: ecco cosa accade al nostro sistema nervoso

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.

Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso. 

Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.

Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.

**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**

(Continua sotto la foto)

ansia benessere donna autunno

Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso

Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.

Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.

A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.

Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.

Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.

Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali

Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.

Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.

Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.

ansia salute mentale tristezza

Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia

La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.

Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.

Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.

Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.

Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.

Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.

  • IN ARRIVO

Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

regali di natale hero granderegali di natale
Una guida pratica per capire come impacchettare i regali di Natale in modo ordinato, elegante e senza stress inutile

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.

Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.

La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.

Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.

**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**

Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo

(Continua sotto la foto)

regali di natale 2025

1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)

Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.

La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.

Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.

2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)

Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.

Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.

Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.

3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)

Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.

Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.

Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.

4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo

L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata. 

Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.

Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.

  • IN ARRIVO

Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen DESKNuovo SUV C5 Aircross Citroen MOBILE
È il SUV più grande, confortevole e tecnologico mai prodotto da Citroën. Il compagno di viaggio più comodo e versatile della sua classe, pensato per chi desidera vivere ogni viaggio all’insegna del benessere

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.

Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen

Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen (5)

Design più maturo e scolpito

Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen (8)

Un "tappeto volante"

Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen (2)

Come nel salotto di casa

Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva. 

Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.

A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.

Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen (4)

Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna. 

Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen (9)

Tutto a portata di mano

L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale. 

La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante. 

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen (6)

Gamma completamente elettrificata

Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.

Non mancano Nuovo SUV C5 Aircross Hybrid 145 Automatic, la porta d'ingresso all'elettrificazione offerta a 28.900 euro, e Nuovo SUV C5 Aircross Plug-In Hybrid 195 Automat