Con la fine dello stato di emergenza lo scorso primo Aprile, milioni di lavoratori stanno vivendo il tanto temuto rientro in ufficio dopo mesi di smart working.
Certo, il decreto Riaperture suggerisce - dove possibile - ancora la soluzione semplificata del lavoro da remoto fino al 31 agosto, ma molti professionisti sono comunque tornati alle proprie scrivanie, alla ricerca di quella nuova normalità di cui si è tanto parlato.
Normalità, però, è un termine che ha assunto nuove accezioni e creato nuove abitudini, anche e soprattutto in ambito lavorativo.
**8 consigli da mettere in pratica per essere più felici a lavoro**
Per chi ha sperimentato seppur solo parzialmente lo smart working, i prossimi mesi all’insegna del rientro in ufficio, in molti casi anche in modalità ibrida, necessitano una certa preparazione.
Ecco allora che gli esperti HR di InfoJobs, la piattaforma leader in Italia per la ricerca di lavoro online, hanno stilato un piccolo galateo del rientro in ufficio, con poche e semplici indicazioni per “ri-abituarci” a vivere in un contesto lavorativo non più confinato fra le mura domestiche, ma che non può prescindere dalla coesistenza con la dimensione online.
**4 passi per tornare in ufficio dopo lo smartworking (senza soffrirne troppo)**
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Ricordate che la modalità di lavoro è ibrida
Pianificazione, flessibilità e rispetto delle esigenze di tutti sono le parole chiave!
L’organizzazione del lavoro, soprattutto di team, dovrà necessariamente conciliare le esigenze di chi lavora da remoto e di chi è presente in ufficio, pianificando con attenzione orari e spazi e utilizzando al massimo le opportunità della tecnologia, con un approccio flessibile alla gestione dei contrattempi, piccoli e grandi, che possono inevitabilmente presentarsi.
Outfit, aiuto!
In ufficio, abbandonati pigiami e tute, forse è dura rimettersi sui tacchi o riabituarsi a giacca e cravatta. Ma, anche se ciò che conta è la produttività e il raggiungimento degli obiettivi, l’outfit da ufficio rimane ciò che cattura lo sguardo al primo impatto.
In un recente sondaggio di InfoJobs, il 69% degli intervistati ha dichiarato che il modo di vestire non incide sulla produttività, mentre per il 31% l’aspetto curato motiva maggiormente ad affrontare la giornata lavorativa. Quindi perché non riscoprire il piacere di dedicare tempo al proprio outfit?
Siate puntuali
Se ormai il commuting casa-ufficio era pari alla distanza fra il letto e il tavolo della cucina, ora dovete considerare che è necessario superare la soglia di casa e magari utilizzare treni o mezzi per arrivare sul posto di lavoro.
Non è semplice riabituarsi a calcolare i giusti tempi, ma la puntualità al lavoro è molto apprezzata.
E se siete tra fortunati con orario flessibile meglio ancora: approfittatene per regalarvi una coccola pre-ufficio, magari apprezzando il tempo di un caffè al bar o uno sguardo alle vetrine.

Rispettate l'orario di lavoro... vostro e altrui!
Per ciò che concerne l’organizzazione del lavoro in ufficio, considera il più possibile gli orari “standard”.
Se si tratta di un’eccezione o di una emergenza, si può anche sforare, ma cerca di attenerti il più possibile alle ore canoniche, è un bene per voi e per gli altri.
Non siete più da soli, quindi limitate il tono della voce
Se siete abituati a lavorare in casa, magari destreggiandovi fra bimbi che giocano o partner che lavorano, e per farvi sentire “dovete urlare”, o se, al contrario, avete una casa tutta per voi e il tono di voce si alza in alcune call… che succede quando si rientra in ufficio?
Ricordatevi che ci sono colleghi (e capi) ed è preferibile adottare un tono di voce adeguato, per non disturbare ma anche per mantenere riservate le proprie conversazioni.
Stesso discorso per chi parla dall’altra parte dello schermo: le cuffie in ufficio non sono un optional ma la base del rispetto.
Team building
Pause caffè o pranzi, sempre nel rispetto delle regole della nuova normalità, sono momenti preziosi di confronto con i colleghi.
Permettono di esplorare la persona, oltre il professionista, di creare legami che possono poi sfociare in amicizie, ma anche di risolvere a quattr’occhi dubbi e problemi di lavoro.
Prendetevi il tempo per una pausa con loro, ma restate in contatto anche con i colleghi che lavorano più spesso da casa, per costruire davvero un team ibrido e affiatato.
Privacy
La postazione di lavoro non è la scrivania di casa.
Fate attenzione a non lasciare oggetti personali, documenti riservati o pc attivi, soprattutto in open space o scrivanie in condivisione. I dati sensibili sono tali per un motivo!

Attenzione agli sguardi
Uno dei vantaggi dello smart-working è la possibilità di sfogarsi da momenti di stress in libertà a telecamere spente.
In ufficio non è così, non ci si può celare dietro una telecamera non attiva; occorre quindi mantenere sempre un atteggiamento professionale e mostrare il disappunto in modo adeguato al contesto, senza eccessi, ma anche senza ipocrisie. Attenzione agli sguardi troppo rivelatori!
Impegni personali
Un altro vantaggio dello smart-working è la flessibilità, che per alcuni si traduce nella possibilità di gestire con più agio gli impegni propri e della famiglia.
Con il rientro in ufficio o con il lavoro ibrido è necessaria una maggiore e migliore organizzazione per bilanciare lavoro e vita privata senza che l’uno ostacoli l’altra e viceversa.
Migliore organizzazione che può essere anche un’opportunità: se in tempi di full smart i confini tra vita privata e professionale erano labili, qui potete davvero obbligarvi a staccare una volta lasciata la scrivania.
Divertitevi
Il lavoro è impegno, ma anche passione. È quindi fondamentale che la professione che ci tiene incollati a una scrivania o che ci vede comunque operativi per gran parte della giornata sia anche motivo di soddisfazione e non solo un dovere.
E con il rientro in ufficio capite che il lavoro non soddisfa più le aspettative, forse è il momento di cercare una nuova opportunità che rispecchi maggiormente i nostri nuovi desideri.
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