10 cose da fare per dire buona notte all’insonnia (e dormire sonni sereni)
Tra anti-energy drink, sleeping corner aziendali e Spa del sonno, ecco le migliori armi per combattere l'insonnia una volta per tutte (e mandare via le occhiaie).
L’insonnia è una delle peggiori nemiche di sempre, lo sa bene chi è costretto a conviverci forzatamente senza trovare il modo di sfrattarla.
Un’amica detestabile da cui però è difficile congedarsi, una traditrice che ci ritroviamo quasi ogni notte nel letto ma che non riusciamo a buttare fuori dalle nostre vite.
** Quante ore bisogna dormire per dimagrire? La risposta degli esperti **
Tra stress a livelli pazzeschi, orari di lavoro diventati straordinari ma con accezione negativa, device e smartphone che catturano la nostra attenzione anche a tarda notte (e le cui luci blu sopprimono la melatonina, l’ormone preposto alla regolazione del ciclo sonno-veglia, ndr), non c’è da meravigliarsi quando ogni mattina si dà il buongiorno a una parata di occhiaie in ufficio così come al bar e sul tram.
Inoltre la società odierna sembra essersi dimenticata quanto il sonno sia di vitale importanza per l’uomo: tra supermercati aperti 24 ore su 24, palestre attive all night long, happy night hour che si consumano tra le 2 e le 5 di mattino e swap party notturni in cui comprare e vendere dal tramonto all’alba, resta ben poco da destinare al sonno.
Ecco 10 cose da fare per tornare a vivere appieno le nostre auspicabili 8 ore di sonno.
(Continua dopo la foto)
Trattamenti wellness pro-sonno
Trattandosi oramai del nuovo lusso, il sonno non poteva certo non venire contemplato nel tempio dell'odierno luxury: la Spa.
Chi venera il proprio corpo e professa il culto estetico non dovrebbe mai dimenticare che la bellezza arriva da dentro.
Non stiamo misticheggiando: intendiamo dire che solamente il relax, le otto canoniche ore di sonno e la calma perpetua assicurano un effetto anti-age e una pelle di porcellana, altrimenti non ci sarà crema anti-rughe che tenga. Né botox per cui vi possiate sentire in una botte di ferro, al sicuro dai danni che il tempo arreca.
Sono nate a questo proposito vere e proprie Sleeping Spa, al fine di coltivare il rilassamento e il conseguente sonno.
Tra i trattamenti proposti, il più gettonato è il massaggio che vi fa russare in 3, 2… zzz! Non arriverete a terminare il countdown perché le mani olistiche imbrattate di olii rilassanti vi catapulteranno direttamente nella fase REM.
(Photo credit: opusb.pl)
Anti-energy drink
Stanno spopolando negli States i cosiddetti relaxing cocktail a base di ingredienti naturali che favoriscono il sonno.
Spesso miscelati a vodka, gin o rum, sono elisir miracolosi nell’allentare la tensione.
A inaugurare il filone è stato Malava Novocaine, un drink rilassante nato nel 2006 durante un viaggio nelle isole Fiji in cui gli inventori (Steve Schneider e la moglie Cheryl) hanno scoperto i benefici della kava, una pianta autoctona dalle doti calmanti. Molto in voga è anche Drank, sempre di bandiera statunitense, un mix di valeriana, rosa canina e melatonina, l’ormone prodotto da una ghiandola posta alla base del cervello preposto alla regolazione del ciclo sonno-veglia.
Lo slow drink più geniale è però quello che si chiama proprio Slow: si tratta di un milk-shake il cui packaging consiste in due bottiglie tondeggianti fissate insieme al centro in maniera tale da formare una clessidra. Il contenuto passa inevitabilmente molto lentamente, costringendo a centellinare la bevanda e a godersi quindi una vera pausa di relax. Sempre che questa lentezza forzata non aumenti lo sclero di certi stressati cronici.
Da tenere bene a mente è che questi bibitoni, anche quando non sono conditi con qualche goccia di alcool, conciliano il sonno quindi sono da bere responsabilmente, evitando di mettersi alla guida di un veicolo.
Meditate, gente!
Tra Yoga e Mindfullness, che nessuno si azzardi a dire che non ha trovato gli strumenti adatti per rilassarsi un po’!
Ormai la meditazione è a ogni angolo quindi basta cogliere al balzo l’occasione giusta per mettersi a fare OMM e prepararsi all’onirismo che sta per sopraggiungere.
Uno degli esercizi perfetti per addormentarsi in poco tempo è il Body Scan, parte fondamentale del metodo Mindfullness: bisogna concentrarsi sulle varie parti del corpo e seguirle attentamente con la mente lungo tutta l’anatomia corporea, senza permettere ai pensieri di volare a destra e a manca.
Russerete prima ancora di arrivare al bacino. Della buonanotte.
Pisolini da ufficio
È l’era del comfort working, ossia della qualità di vita tenuta conto durante le ore di lavoro.
In molte aziende illuminate ci sono gli sleeping corner aziendali in cui schiacciare un pisolino come ai tempi dell’asilo.
Oltre a questo benefit (ben più benefico della palestra), ci sono tante realtà lavorative in cui il corso di office yoga non è una barzelletta da raccontare in pausa pranzo. Mindfullness da ufficio e pilates alle macchinette del caffè stanno diventando discipline più olimpioniche della corsa a timbrare il cartellino.
Lasciate per qualche minuto il tappetino del mouse e spiegate quello da yoga. Se il vostro capo dovesse storcere il naso, spiegate che lo stacanovismo non è direttamente proporzionale alla qualità del lavoro, anzi. Sappiamo bene com’è andata a finire la storia del Troppo lavoro e niente svago fanno di Jack un ragazzo annoiato…
(Photo credit: davidlloyd.co.uk)
Corsi di sonno-terapia e pisolini in palestra
Il sonno è talmente collegato al benessere che addirittura le palestre gli stanno aprendo le porte.
Il primo a intuire le potenzialità del sonno come disciplina sportiva è stato David Lloyd, istruttore di un centro sportivo di Londra che ha inaugurato il corso Napercise, basato su un unico esercizio: quello del pisolino.
Dura 45 minuti e i partecipanti indossano una mascherina come quella di Holly in Colazione da Tiffany, infilandosi sotto le coperte di letti preposti alla pennichella. Il risultato non è solamente rigenerante ma addirittura dimagrante: la temperatura della stanza salirà per far sì che si brucino molte calorie anche stando fermi.
È giunta l’ora di sfatare il mito che chi dorme tanto è sovrappeso perché non brucia: nel sonno vengono bruciate più di 50 calorie all'ora, per un totale di circa 400-500 kcal per chi dorme 8 ore di fila. Una pizza, insomma.
(Questa cosa brucerà molto agli insonni).
(Photo credit: pagina Facebook ufficiale del Bar à Méditation di Parigi)
Bar per meditare
Se già la palestra non sembrava il posto più adatto in cui schiacciare un pisolo, figuriamoci al bar!
E invece per l’ennesima volta siamo costretti a ricrederci. E a sbadigliare: non per la noia ma semmai per il relax, vero piatto forte in menù nei cosiddetti yoga bar.
Nelle metropoli più caotiche e chiassose stanno spuntando come funghi questi café in cui ristorare non solo il corpo ma anche l’animo grazie all’immersione nel silenzio, alla meditazione che ne deriva e allo step finale: l’inevitabile addormentamento.
Dal pioniere, il parigino Bar à Méditation, agli ultimi neonati a Berlino, New York e perfino a Milano (un bar à méditation in nuce è la caffetteria con relax corner del centro City Zen, ndr), rilassarsi al bar non significa più prendere un bianchino o un caffè corretto grappa al bancone.
(Photo credit: dalla pagina Facebook ufficiale di SleepBox)
SleepBox, per pisolini smart in città e in aeroporto
A chi non bastasse un break al bar, vengono in aiuto le cosiddette SleepBox.
Si tratta di mini stanzette (che ricordano gli spazi ridottissimi dei capsule hotel giapponesi) in cui ci si può concedere una dormita. I primi esperimenti sono nati in non-luoghi di transito come gli aeroporti, registrando un successo tale da far sì che queste “scatole per dormire” (traducendo alla lettera) si moltiplicassero, raggiungendo anche il centro città di metropoli mai dormienti.
Adesso in quasi tutti i luoghi degni del neologismo coniato da Marc Augé (non-luoghi, appunto) trovate una SleepBox in cui inscatolarvi e rannicchiarvi.
Il revival del pigiama party
Lo si dava per disperso assieme al My Magic Diary ma invece è tornato in tutto il suo splendore.
Direttamente dagli anni Novanta, l’appuntamento più anelato dai bambini (ma soprattutto dalle bambine, come del resto succedeva per il My Magic Diary della Casio) di quegli anni torna sulla bocca di tutti. Ma soprattutto sul nome di gruppi WhatsApp di mamme molto pazienti.
Eppure il party con il dress code più tenerone che ci sia non è più appannaggio degli under 10 ma è diventato un modo per vivere la noche in maniera social (nel vero senso del termine) anche per gli Young Adult.
Trentenni e perfino quarantenni si divertono a organizzare pijiamas night a casa propria o altrui, molti per fare divertenti after in compagnia, d’accordo, ma tanti anche per dormire davvero.
Il salutismo che oramai scorre a fiumi ha battuto lo champagne perfino ai party così i wellness-addict si ritovano armati di peluche e compresse di melatonina, per una notte davvero buona.
Metodo 4-7-8, per addormentarsi in meno di un minuto
Credevate che soltanto una botta in testa potesse assicurare una riuscita del genere? E invece no.
A smentirvi stavolta è il medico statunitense Andrew Weill, padre putativo del Metodo 4-7-8. Pochi secondi di profonda respirazione controllata e sarete k.o., andando davvero al tappeto per schiacciare lì a terra un pisolino subitaneo.
Basta inspirare profondamente e poi espirare; inspirare di nuovo tenendo la bocca chiusa e contando mentalmente fino a 4; trattenere il respiro per 7 secondi; espirare contando mentalmente fino a 8.
Ripetete per 3 volte e sogni d’oro.
Letture per addormentarsi
Non s’intende libri-mattone che sbattono sul naso da quanto sono noiosi bensì titoli che conciliano il sonno per la trama o la scelta oculata delle parole.
Di quest’ultima categoria sono soprattutto le pubblicazioni destinate alla nanna dei bambini ma anche gli adulti possono contare su una folta raccolta di romanzi perfetti da leggere a letto.
Da Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez ad Alice nel Paese delle meraviglie di Lewis Carrol, quelli con le trame più assurdamente ricche e coinvolgenti stimoleranno l’attività onirica e vi accompagneranno mano per mano fino al cospetto di Morfeo.
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