Più soddisfatti al lavoro e con una vita sociale più attiva: ecco perché secondo la scienza i single vivono meglio degli accoppiati
Essere single ha i suoi vantaggi. Non è solo un'opinione, ma un'affermazione scientifica. Diverse ricerche hanno dimostrato infatti che la vita senza un fidanzato può essere ugualmente - se non più - appagante sotto diversi punti di vista.
L'ultimo in ordine di tempo ad aver dato una nuova scusa agli scapoli per rimanere tali è lo studio condotto dalla dottoressa Bella DePaulo per l'Università della California
Secondo la sociologa e il suo team le persone libere da vincoli sentimentali sono più soddisfatte sul lavoro e riescono a gestire meglio le relazioni personali, con amici, familiari e colleghi.
Ecco perché.
La carica dei single

Stando agli ultimi dati in circolazione, i single sono in continuo aumento, tanto in Italia quanto negli altri Paesi occidentali.
Nei prossimi quattro anni si prevede una crescita, in tutto il mondo, del 20% del numero di persone che vivranno da sole, specie nelle grandi metropoli.
Solo nel nostro Paese gli scapoli sono arrivati, secondo l'Istat, a quota sette milioni, di cui la maggior parte sono donne (15,5% contro 11,6% degli uomini).
Perché conviene rimanere single

Lo studio della dottoressa Bella DePaulo, psicologa sociale dell'università della California, è stato condotto su 814 persone, tra single e sposati.
Dai risultati emerge che le persone non impegnate in una relazione erano più motivate e appagate rispetto a quelle accoppiate.
I single erano anche più soddisfatti della loro crescita personale e avevano raggiunto i loro obiettivi personali più velocemente degli altri. Inoltre, avevano rapporti più stretti con parenti, amici e colleghi, rispetto ai partecipanti sposati.
Il limite della coppia

Secondo quanto emerso dallo studio della dottoressa DePaulo, le persone sposate tendono a diventare più asociali, chiudendosi all'interno del nucleo familiare, uscendo meno e coltivando meno i rapporti interpresonali con chi è al di fuori della coppia.
Nonostante i vantaggi dell'essere single, evidenziati dalla ricerca, la DePaulo non esprime un giudizio su quale sia la situazione sentimentale migliore in assoluto: «Mai come ora, le persone possono scegliere il modo di vivere migliore per loro, senza alcuna strada scritta a priori. Quello che conta non è quello che fanno gli altri o che gli altri pensano dovremmo fare, ma se siamo in grado di trovare i luoghi, gli spazi e le persone che si adattano meglio a chi siamo veramente, rendendo la nostra vita migliore».
Meno stress

Sembra incredibile a dirsi (specie ripensando a una single per antonomasia della televisione come Ally McBeal), ma un altro studio, condotto da due ricercatori del Lafayette College e dell'Università di Miami, ha dimostrato come gli scapoli siano meno inclini a provare emozioni negative rispetto alle persone sposate.
In generale, i single sarebbero più bravi a gestire le emozioni negative come ansia e stress, favorendo lo sviluppo personale.
Il gene dei single

Se invece non siete soddisfatti della vostra vita sentimentale, sappiate che potrebbe essere colpa del vostro Dna.
Uno studio dell'Università di Pechino ha identificato un gene che determinerebbe il 20% di possibilità in più di rimanere single.
Si tratta del 5-HTA1, gene composto da due alleli, di cui uno che inibirebbe la produzione di serotonina nel cervello rendendo quindi meno socievoli allegri e dunque disponibili alle relazioni con gli altri.
«Il pessimismo e la nevrosi sono dannosi per la formazione, la qualità e la stabilità dei rapporti, questa connessione fra l'allele e i disturbi psicologici potrebbe diminuire le opportunità di incontri o portare al fallimento di una relazione», commentano i ricercatori.
Tuttavia, «non dobbiamo permettere che i nostri geni governino le nostre vite. Il patrimonio genetico determina alcuni dei nostri comportamenti, ma abbiamo sempre la possibilità di scegliere».
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