Dalla federa da cambiare più spesso agli occhiali (da vista e da sole) da pulire, alcuni gesti quotidiani sono errori che rovinano la pelle: ecco quali
Ci sono tanti gesti quotidiani che inconsapevolmente si rivelano errori che rovinano la pelle.
Dall’asciugamano strofinato energicamente allo smartphone con più germi che notifiche, siamo attorniati da oggetti che ci veicolano batteri sotto il naso, senza che ce ne accorgiamo.
** 2 oggetti pieni di batteri che dovremmo pulire tutti i giorni (e invece non disinfettiamo mai) **
E spesso ci roviniamo con le nostre mani, basti pensare che la maggior parte dei germi ce la spalmiamo noi stessi sul viso, toccandoci guance, mento e tempie con le mani non sufficientemente pulite.
Insomma: ecco le 10 cose che facciamo quotidianamente responsabili di imperfezioni, comedoni, rughe ed irritazioni cutanee varie.
10 errori che rovinano la pelle (che facciamo quasi tutti)
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Asciugare il viso con l’asciugamano
Se si chiama “asciugamano” e non “asciugafaccia” un motivo ci sarà.
Infatti dopo essersi lavati la faccia non si dovrebbe mai passarlo sulla pelle, innanzitutto perché nell’asciugamano si annidano tantissimi germi e batteri (guai a usarne uno in comune con il partner o la sorella!).
Inoltre strofinare l’asciugamano sul viso irrita l’epidermide, motivo in più per scegliere come tecnica d’asciugatura quella all’aria: ci impiegherete magari un minutino in più, aspettando che la faccia si asciughi da sola, però guadagnerete in tempo e soldi risparmiati a cercare creme anti-imperfezioni.
Toccarsi il viso con le mani
Se l’asciugamano è la seconda casa dei germi e dei batteri, la prima è la mano.
Proprio lì, infatti, si annida di tutto e di più. Nonostante in questo periodo storico si sia diventati più attenti a non toccarsi naso, bocca e occhi, il resto del viso - come mento, tempie e fronte, dove non a caso compaiono più imperfezioni - rimane a rischio contatto perenne con tutti i batteri che si accumulano ogni giorno sulle mani.
Attenzione dunque a non toccarvi il viso più del dovuto.

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Non pulire lo smartphone pieno di germi
Sullo schermo del cellulare e, più in generale, su quello di ogni device (dal tablet al pc) si deposita una patina di sporcizia veicolata innanzitutto dai nostri polpastrelli.
Ecco, quella patina andrebbe giornalmente pulita per non permettere al tal germe di trasferirsi di nuovo sul nostro viso al tocco successivo o ancora peggio nel momento in cui appoggiamo il cellulare alla guancia per telefonare.
Struccarsi con le salviette
Le salviette struccanti sono comodissime ma da usare solo in casi estremi o comunque non come unico step di rimozione del make-up.
Innanzitutto strofinare energicamente la pelle con la salvietta (spesso è inevitabile per rimuovere la sporcizia, lo sa bene chi usa trucchi waterproof) irrita e alla lunga provoca cedimenti cutanei, inoltre pensare di lavarsi davvero senza l’ausilio dell’acqua è abbastanza ingenuo.
Se proprio non si riesce a rinunciare a un uso sistematico e giornaliero della salvietta struccante, inseritela almeno in una routine più ampia che preveda poi la fase di sciacquatura.
Solo così scaccerete davvero i batteri responsabili dei comedoni.

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Non lavare mai gli occhiali
Chi inforca quotidianamente gli occhiali (da vista o da sole che siano) non dovrebbe esimersi dal lavare lenti e montatura ogni giorno.
Esattamente come lo smartphone che avviciniamo all’orecchio e alla guancia, anche gli occhiali veicolano germi e batteri e non lavarli con regolarità è uno dei principali errori che rovinano la pelle.
Portare i capelli sciolti
Anche il capello sciolto è uno dei mezzi di trasporto preferiti da germi e batteri.
Chi ama le chiome sbarazzine e il ciuffo ribelle che martella sulla fronte, sappia che quel boccolo non è un tirabaci ma semmai un tiragermi.
Volente o nolente, la migliore pettinatura per mantenere un viso a prova di batteri è la coda di cavallo o lo chignon.

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Non usare il tonico
Dopo la salvietta struccante usata sempre in modo selvaggio e senza risciacquo, l’altro abominevole errore in cui spesso si incappa la sera è saltare lo step del tonico.
Il tonico non è solamente un liquido rinfrescante e ristoratore ma serve per eliminare le impurità rimaste intrappolate nei pori, tra cui spiccano i residui di latte struccante.
Il tonico è fondamentale tanto quanto l’acqua del risciacquo.
Non lavare i pennelli per il trucco
Se sull’asciugamano e sui polpastrelli i germi vanno a nozze, tra le setole dei pennelli il matrimonio diventa di proporzioni inimmaginabili.
Preoccupatevi quindi di lavare settimanalmente con acqua e sapone (preferibilmente di marsiglia) tutti gli strumenti contenuti nel vostro beauty-case.

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Sciacquare lo shampoo facendo cadere la schiuma sul viso
Mentre ci si concede una doccia rilassante non si bada a certe cose eppure ci sono rischi a ogni angolo.
L’angolo in cui teniamo il flacone dello shampoo è quello da cui dovremmo guardarci maggiormente, innanzitutto scegliendo un prodotto adatto al nostro tipo di capello.
Qualsiasi shampoo si stia usando, anche il più delicato e naturale, è bene non farne colare delle gocce sul viso perché gli agenti schiumogeni e le sostanze contenute in questi prodotti rischiano di irritare e fare seccare la pelle.

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Non cambiare spesso la federa del cuscino
Quando finalmente ci si è struccati sciacquandosi bene, passando il tonico, non toccandosi con le mani, pulendo pure lo smartphone e gli occhiali e mettendo in ammollo in acqua e sapone i pennelli da trucco, si pensa di essere finalmente al sicuro dai dannati germi e si va a dormire tranquilli.
Ebbene, sappiate che un altro quartier generale dei batteri è proprio la federa del cuscino.
Della serie: portarsi a letto il nemico! Quindi badate bene di cambiare almeno una o due volte alla settimana se non tutta la biancheria del letto, perlomeno la federa del cuscino.
A questo punto, dite pure buona notte ai punti neri!
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