L’empatia è la capacità di mettersi nei panni degli altri e serve per migliorare la vita. Quella degli altri ma anche la propria: vi spieghiamo perché
Chi è empatico è in grado di sintonizzarsi con le emozioni dell’altro pur vivendo un’altra situazione.
Si tratta di una vera e propria capacità di connessione mentale che è in grado di far comprendere come si sente l’altra persona.
Essere empatici tuttavia non significa sostituirsi o assumere le emozioni altrui ma anzi è fondamentale (per noi e per gli altri) mantenere una propria identità.
Vi spieghiamo a cosa serve nella vita essere empatici e perché è importante sviluppare questa capacità.
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È un aiuto per proteggersi
Essere empatici significa comprendere lo stato mentale dell’altro ma attenzione, non scambiatelo con altruismo o con buonismo.
Capire chi abbiamo di fronte implica anche poter scegliere se stargli vicino o scappare a gambe levate.
L’empatia dunque è anche un importante strumento di tutela verso se stessi.

Serve per una buona comunicazione
Per avere una buona comunicazione con gli altri non possiamo attenerci solo al contenuto verbale.
Nei rapporti c’è molto di più: il mondo emotivo.
Quando ci si connette con le emozioni della persona che abbiamo davanti, riusciamo a creare un flusso comunicativo molto più efficace rispetto al solo contenuto.

Chi è empatico non giudica
Chi è empatico lascia da parte qualsiasi atteggiamento giudicante.
Riuscire a comprendere profondamente cosa sta vivendo l’altro implica che non ci siano critiche per le scelte che ha fatto o per la diversa visione della vita.
L’empatia avvicina le persone e le unisce ancora di più.

Migliora il lavoro
L’empatia si utilizza nelle relazioni sociali ma anche sul lavoro.
Pensate a quanto può cambiare il rapporto con un cliente che si sente capito oppure con i colleghi che hanno bisogno di risolvere una situazione.
La connessione emotiva crea alleanze e collaborazioni che possono rivelarsi molto efficaci.
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