Cosa fare a Roma: mostre, eventi e appuntamenti di Luglio

Cosa fare a Roma a Luglio? Ci sono tantissimi eventi da non mancare.
Un’agenda aggiornata con tutte le iniziative più interessanti organizzate nella Capitale e dintorni, dall’enogastronomia all’arte, dal teatro allo sport, dai festival alla cultura.
Sempre con un occhio alle nuove aperture, per restare aggiornati sulle ultime novità.
Vi raccontiamo tutto, di seguito i dettagli.
Cosa fare a Roma a Luglio
(Continua sotto la foto)
Mario Giacomelli. Il fotografo e l’artista a Palazzo delle Esposizioni
In occasione del centenario dalla nascita di Mario Giacomelli, l'Archivio Mario Giacomelli ha promosso una serie di iniziative volte a celebrare l'eredità artistica di uno dei più grandi maestri della fotografia italiana.
Il cuore delle celebrazioni sarà un importante progetto espositivo che si svolgerà simultaneamente a Roma, a Palazzo delle Esposizioni, e a Milano, a Palazzo Reale.
Nella Capitale, il focus di Mario Giacomelli. Il fotografo e l’artista (fino al 3 agosto) sarà sulle relazioni tra l'opera di Giacomelli e le arti visive contemporanee: i lavori di Afro Basaldella, Roger Ballen, Alberto Burri, Enzo Cucchi, Jannis Kounellis saranno in dialogo con la poetica e la visione del fotografo.
Biglietto: intero 12,50 euro
Indirizzo: via Nazionale 194
Musica
Concerti a luglio a Roma? Ghali, martedì 15 luglio, sarà all’Ippodromo delle Capannelle per Rock In Roma 2025. Ultimo è atteso invece allo Stadio Olimpico il 10, 11 e 13 luglio; stessa location per Cesare Cremonini il 17 e il 18 luglio.
E a luglio prosegue all’Auditorium Parco della Musica il Roma Summer Fest, una delle rassegne musicali più importanti d’Europa con 70 date fino a settembre, tra musica elettronica, rock alternativo, cantautorato italiano, hip hop internazionale e urban.
Per questo mese, tra i vari nomi in cartellone: Afterhours il 5 e 6, Sting il 7, Skunk Anansie l’8, Alanis Morissette il 24. Inoltre per la prima volta, i Giardini Pensili ospiteranno una line up straordinaria di dj internazionali e artisti di fama mondiale, con alcuni tra i nomi più iconici e innovativi della scena elettronica.
Per l’estate tornano anche i concerti Candlelight Open Air con migliaia di candele a illuminare location suggestive come Villa Parco della Vittoria: i tributi saranno dedicati a Ludovico Einaudi, Lucio Dalla, Vasco Rossi e Pino Daniele.
VIVI Il Saluto al Sole
Torna VIVI Il Saluto al Sole, rassegna estiva di yoga gratuito a Villa Pamphili ideato dal brand di food e lifestyle VIVI. Questa XII edizione andrà in scena fino a domenica 14 settembre.
Ogni settimana, da martedì a domenica, dalle 19.00 alle 20.00, VIVI - Villa Pamphili offrirà dunque lezioni gratuite di yoga, aperte sia ad appassionati che a neofiti della disciplina.
Ogni mercoledì alle 18.00, ci saranno anche sessioni dedicate ai bambini. A seguire, dalle 19.00 alle 20.00, torna anche il Tai Chi. Per partecipare è necessario portare il proprio tappetino e iscriversi alla VIVI Card sul sito VIVI.
Da martedì 12 agosto a domenica 17 agosto, la kermesse si interromperà per la pausa estiva.
Ristoranti da provare e nuove aperture
A Tutto Tonno! è il percorso di degustazione che si terrà dal 7 al 20 luglio da Osteria Landi, a Ostia. Protagonista sarà il tonno rosso, in piena stagione proprio in questi mesi grazie alla migrazione dall’Atlantico verso le coste del Mediterraneo.
Il menu (50,00 euro a persona) – ideato dallo chef Claudio Prossomariti – nasce da una riflessione sulla pesca sostenibile e sull’importanza di valorizzare tutte le parti del pesce, in un’ottica anti-spreco e di rispetto dell’ecosistema marino.
Tra i piatti proposti, il Carpaccio, pomodoro arrosto e basilico, la Ventresca e melanzane, le Pappardelle al ragù e il Trancio alla brace, peperoni e paprika.
Indirizzo: via Claudio 28, Lido di Ostia (Roma)
Corso online di Comité Champagne
Gli appassionati di Champagne saranno felici di sapere che il Comité Champagne ha da poco lanciato un nuovo strumento di formazione online, gratuito e in italiano, intitolato Champagne E-Learning.
Che siate a Roma, al mare, in montagna, il corso interattivo si articola su tre diversi livelli di apprendimento, pensati per soddisfare le competenze di tutti i partecipanti: si parte dal grado di “Esploratore” per arrivare a “Esperto”, passando da “Intenditore”, in un viaggio di conoscenza che porterà gli studenti a scoprire e approfondire tutti i segreti dello Champagne, dalla storia al terroir, dal metodo di elaborazione alla tecnica di degustazione.
Aperture serali del Vittoriano
A seguito del grande successo di pubblico della scorsa edizione, il VIVE-Vittoriano e Palazzo Venezia rinnova l’appuntamento con le aperture serali straordinarie del Vittoriano. Un’occasione unica per ammirare un patrimonio di assoluto rilievo artistico-culturale nelle serate estive romane.
Tutti i venerdì (fino al prossimo 26 settembre), il Vittoriano, compresa la Terrazza Panoramica, prolungherà l’apertura fino alle 23.20, con ultimo ingresso alle 22.45.
In linea con l’ampia proposta culturale del VIVE, sono previsti ogni sera laboratori riservati a bambini e famiglie (ore 19.30) e visite guidate per adulti (ore 20.00) affidati dall’Istituto ad Opera Laboratori Fiorentini.
Un programma, quest’anno, ancora più ricco che consente al pubblico di ammirare i maestosi spazi del monumento al primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II, di conoscerne la storia e di godere di una vista su Roma assolutamente inedita prendendo un aperitivo presso la Caffetteria.
Fiore all’occhiello la Terrazza Panoramica, dove, tra le Vittorie alate, il cielo stellato e le luci, i visitatori potranno guardare Roma dall’alto. E ancora il Sommoportico e i suoi Propilei - riaperti al pubblico lo scorso anno dopo un lungo periodo di chiusura - consentono a chi li percorre di cogliere l’ambizione del progetto di Giuseppe Sacconi, vincitore nel 1884 del concorso per il Vittoriano, nonché di percepire a pieno la relazione fra l’architettura e il contesto urbano circostante.
Spaghetti Festival
Arriva la prima edizione di Spaghetti Festival, il 19 e 20 luglio a Testaccio Estate, negli spazi della CAE, La Città dell’Altra Economia. Il progetto conosciuto come Spaghetti Unplugged oggi si fa festival ed è pronto a stravolgere tutte le regole: dalla line-up, guidata dalle voci femminili più significative del panorama indie; ai talk, coordinati dal team di Generazione, la realtà editoriale rivolta ai più giovani, che unisce questioni sociali, fenomeni emergenti e cultura, e che è partner attiva del festival.
Una line-up che dà voce e spazio alle artiste del momento: Anna Castiglia, Emma Nolde e Joan Thiele, che si esibiranno nella due giorni insieme a Amalfitano, Centomilacarie e Giuse The Lizia. E poi i dibattiti curati da Generazione in cui si trovano personalità - come Don Mattia Ferrari, Karem from Haifa, Eterobasiche e Tea Hacic - e grandi e piccole realtà impegnate nel sociale e nella cultura, per parlare di guerra, migranti, social media e molto altro. E poi ancora enogastronomia, stand-upper e installazioni che daranno vita a una città nella città.
Indirizzo: largo Dino Frisullo
Biglietti: 20 euro
Teatro
“Giuda?” è il titolo dello spettacolo prodotto da Saba produzioni – realizzato in collaborazione con il Teatro di Roma e il Gruppo Storico Romano – che andrà in scena il 26 e 27 luglio alle 21.30 nel suggestivo Tempio di Venere, all’interno del Parco archeologico del Colosseo.
Lo spettacolo è diretto da Leonardo Petrillo con le scene di Gianluca Amodio, i costumi di Officina Farani, le musiche di Carlo Covelli e Carlo Zannetti e l’aiuto regia di Daniele Coscarella.
Un uomo dimenticato, condannato dalla coscienza collettiva, ritorna per raccontare la sua verità. Giuda Iscariota, da secoli simbolo del tradimento, prende la parola per difendersi da un’accusa che lo ha reso il “cattivo per eccellenza”.
In un monologo intimo e tormentato, Giuda, interpretato da Ettore Bassi, ripercorre il suo rapporto con Gesù, quel “folle” che lo aveva sedotto con la forza di un’idea rivoluzionaria. Quando però il Messia si lascia morire senza usare i suoi ‘poteri’, è Giuda a sentirsi tradito.
È un viaggio tra mito e contemporaneità, una rilettura tragica e a tratti ironica di un Giuda umano, moderno, che si ribella al pregiudizio e all’immagine infamante che l’umanità gli ha cucito addosso. La rappresentazione dà voce a un personaggio controverso, che chiede giustizia e riscatto da un'etichetta millenaria affinché la sua condanna non sia eterna, guardando con speranza a un’umanità futura, capace, come ricordava Papa Francesco: “di estirpare le vere radici del male: orgoglio, cupidigia, vanità, per rendere l’uomo finalmente libero dal pregiudizio”.
Biglietti: ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria alla mail [email protected]
Indirizzo: piazza del Colosseo
Videocittà
Dal 3 al 6 luglio, il Gazometro Ostiense si trasforma nel cuore pulsante della cultura visiva contemporanea con l’ottava edizione di Videocittà, il Festival della Visione e della Cultura Digitale ideato da Francesco Rutelli con la direzione creativa di Francesco Dobrovich.
Quest’anno il programma si arricchisce con un giorno in più di eventi, offrendo al pubblico quattro serate di installazioni monumentali, videoarte, performance audiovisive, talk e sperimentazioni immersive. I
l tema del 2025 sarà il Sole, omaggiato con Solar, la spettacolare installazione site-specific dell’artista Quayola che avvolgerà il Gazometro G4 con un ciclo digitale di albe e tramonti ispirati ai raggi crepuscolari. Un’opera di luce e trasformazione, realizzata da Eni, che rinnova il dialogo tra arte, tecnologia e sostenibilità. Il festival conferma il suo ruolo di laboratorio internazionale per l’audiovisivo e l’innovazione culturale, in collaborazione con Roma Capitale, Regione Lazio e Rai.
Tra le novità, quest’anno i visitatori potranno scegliere una fascia oraria per visitare l’installazione con l’obbligo di presentarsi 15 minuti prima. I biglietti Plus e Plus Backstage offrono accesso illimitato e salta fila.
Per dettagli su biglietti e abbonamenti visitare il sito ufficiale.
Il gelato diventa… da serie! Con Disney+ ce n’è sempre per tutti i gusti
Dall’11 al 13 luglio, Disney+ porta il suo mondo fatto di storie iconiche e personaggi indimenticabili nel cuore di Roma con una golosa iniziativa estiva. Dopo il successo riscosso a Milano, la piattaforma streaming torna a sorprendere con un evento gratuito davvero speciale: un temporary store nella storica Gelateria Fatamorgana (via dei Chiavari 37A), dove i fan potranno assaggiare creazioni di gelato artistico ispirate alle serie più amate del catalogo.
Dalle 15:00 a mezzanotte, grandi e piccini (ma solo maggiorenni potranno ricevere il gelato) potranno intraprendere un vero viaggio nel gusto attraverso titoli cult come Lost, Desperate Housewives, Modern Family, Futurama, Only Murders in the Building, Italia’s Got Talent, Paradise, e le serie FX The Bear e Alien: Pianeta Terra.
Tra le proposte più originali troviamo Lost, un lunch box da aereo con gelato al cocco, frutta fresca e biscotto Dharma e The Bear, spaghetti di gelato alla crema con salsa al sorbetto di pomodoro datterino e foglie di basilico.
Tutte le creazioni saranno gluten free, con opzioni per vegani e intolleranti al lattosio, disponibili fino a esaurimento scorte. Un'occasione unica per vivere le serie preferite... un cucchiaio alla volta. Non perdere questo dolcissimo weekend firmato Disney+!
© Riproduzione riservata
Cosa fare tra Natale e Capodanno? 8 attività originali per dire addio alla noia

(Continua sotto la foto)
1. Organizzate un brunch (salutare) post-natalizio con gli amici
Dopo i pranzi e le cene abbondanti di Natale, un brunch con gli amici può essere l’occasione perfetta per ritrovarsi in modo informale e salutare.
Via libera a piatti leggeri ma gustosi come insalate colorate, avocado toast e smoothie. Potete anche aggiungere un tocco creativo proponendo bevande detox o tisane rigeneranti. È un modo piacevole per condividere del tempo con chi amate e smaltire le calorie in eccesso senza rinunciare al gusto.
2. Fate una maratona di film a tema
Se non sapete cosa fare tra Natale e Capodanno ma volete passare tutto il giorno in pigiamo, allora una maratona di film a tema è ciò che fa al caso vostro.
Potete scegliere i vostri classici natalizi preferiti o avventurarvi in una saga cinematografica che avete sempre rimandato. I giorni tra Natale e Capodanno sono ideali per abbandonarsi alla magia del grande schermo, magari con pop-corn alla mano e una coperta calda.
3. Organizzate una gita fuori porta
Per chi ama la natura, questo è il momento perfetto per riscoprirla in una veste invernale. Organizzate una passeggiata nei boschi, una ciaspolata sulla neve o una semplice visita al parco più vicino a casa.
L’aria fresca e i paesaggi innevati sono rigeneranti e ideali per staccare la mente dai pensieri delle feste. E se siete fortunati a trovare una pista di pattinaggio sul ghiaccio sul vostro cammino, approfittatene per aggiungere un pizzico di divertimento.
4. Provate una nuova attività creativa
Avete mai desiderato dipingere, lavorare a maglia o creare gioielli? I giorni tra Natale e Capodanno sono perfetti per dedicarsi a un hobby creativo. Potete acquistare un kit fai-da-te o seguire un tutorial online per imparare qualcosa di nuovo.
Questa attività non solo vi aiuterà a tenere la mente occupata, ma potreste anche scoprire una passione nascosta che vi accompagnerà per il resto dell’anno.
5. Dedicatevi al decluttering
Se vi state chiedendo cosa fare tra Natale e Capodanno per sentivi produttivi, il decluttering è un’ottima scelta. Sfruttate questo periodo per mettere ordine in casa: liberate armadi e cassetti dagli oggetti inutilizzati e donate ciò che non ti serve più.
È anche un’ottima scusa per creare spazio per i regali ricevuti a Natale e iniziare il nuovo anno con un ambiente più organizzato e sereno.
6. Create una tradizione tutta vostra
Chi dice che le tradizioni debbano essere tramandate? Potete crearne una tutta vostra per rendere questi giorni unici e indimenticabili.
Potrebbe essere un appuntamento fisso con un libro speciale, una cena a tema con la famiglia o un pomeriggio dedicato a scrivere lettere di gratitudine. Creare una nuova tradizione, qualsiasi essa sia, non solo arricchirà il vostro periodo di feste, ma vi regalerà anche quel qualcosa in più da aspettare ogni anno.
7. Regalatevi una giornata di relax e self-care
Dopo le corse frenetiche per i regali dell'ultimo minuto e le infinite cene natalizie, meritate un po’ di relax. Dedicate una giornata al self-care: un bagno caldo con candele, una maschera per il viso e un libro rilassante possono fare miracoli.
Potete anche concedervi un massaggio o una sessione di yoga per riequilibrare corpo e mente. In questo modo, ricarichere le energie per affrontare con slancio l’arrivo del nuovo anno.
8. Pianificate l'anno nuovo
Se non sapete cosa fare tra Natale e Capodanno, potete usare questi giorni per riflettere sull’anno che si sta chiudendo e pianificare il prossimo.
Scrivete una lista di obiettivi personali e professionali, i viaggi che volete fare e le esperienze che volete vivere. Questo semplice esercizio vi darà un senso di direzione e motivazione per iniziare l’anno con il piede giusto.
© Riproduzione riservata
Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone?
Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.
Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.
Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.
Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.
**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**
Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta
(Continua sotto la foto)
Se siete team pandoro
Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.
Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.
Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.
È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.
Se siete team panettone
Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.
Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.
Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.
Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.
© Riproduzione riservata
Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.
Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso.
Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.
Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.
**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**
(Continua sotto la foto)
Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso
Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.
Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.
A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.
Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.
Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.
Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali
Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.
Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.
Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.
Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia
La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.
Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.
Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.
Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.
Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.
Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.
© Riproduzione riservata
Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.
Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.
La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.
Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.
**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**
Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo
(Continua sotto la foto)
1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)
Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.
La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.
Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.
2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)
Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.
Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.
Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.
3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)
Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.
Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.
Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.
4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo
L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata.
Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.
Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.
© Riproduzione riservata