Cosa fare a Roma ad Agosto: mostre, eventi e appuntamenti

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Cosa fare a Roma nel mese di agosto? Ecco tutti gli appuntamenti in programma tra cultura, spettacoli e concerti

Cosa fare a Roma ad Agosto? Ecco gli eventi da non mancare.

Un’agenda aggiornata con tutte le iniziative più interessanti organizzate nella Capitale e dintorni, dall’enogastronomia all’arte, dal teatro allo sport, dai festival alla cultura.

Sempre con un occhio alle nuove aperture, per restare aggiornati sulle ultime novità.

Vi raccontiamo tutto, di seguito i dettagli.

Cosa fare a Roma ad agosto

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Ristoranti da provare e nuove aperture

Tutte le strade portano a Yezi, il ristorante di cucina pan-asiatica aperto pochi mesi fa all’interno dell’art'otel Rome Piazza Sallustio, nuovo cinque stelle a due passi da via Veneto che ha segnato il debutto del brand in Italia. Il concept è quello di un albergo-hub creativo, impreziosito da opere d'arte di artisti locali: nel caso specifico, quelle del romano Pietro Ruffo (splendidi gli azulejos con le Costellazioni di Roma che decorano la terrazza).

E tornando al celebre detto, l'originale drink list proposta al cocktail bar di Yezi, da consultare su una mappa geografica, è proprio un omaggio a tutte quelle rotte storiche che nei secoli hanno condotto pellegrini e viandanti a Roma: ideata dal group bar Manager Alessandro Mannello e dall’head of mixology Gianluca Mantovani, prevede sette proposte che si contraddistinguono per aromi, spezie e ingredienti che si incontrano lungo i relativi percorsi.

Ecco allora che si può scegliere, per esempio, tra un dolce e vellutato Silk Road (cocktail a base di whisky, chai tea e vaniglia speziata) oppure un più amaro e aromatico Via Cassia con gin, bitter, vermouth e spezie. 

Al bancone del cocktail bar – un’ambiente curatissimo in ogni dettaglio, ispirato alle tea house giapponesi ma con una veste contemporanea – il viaggio sensoriale proposto da Yezi è appena iniziato. E, come già indica il nome (foglia di tè, in cinese), l’Asia è la grande protagonista: per l’aperitivo tutti i giorni (dalle 18 alle 21) vengono serviti in cestelli di bambù appetiser tipici della cucina cantonese, come prawn toast e involtini croccanti ripieni di anatra.

Spostandosi al ristorante, il viaggio tra i sapori asiatici continua. Un concept gastronomico nato dalla visione dello chef Werner Seebach, già protagonista in ristoranti iconici come Roka, Chino Latino e Sushi Samba a Londra, e fondatore del primo Yezi a Zagabria. In cucina a Roma, lo chef Giordano Gianforchetti guida la brigata con creatività e una solida esperienza maturata in realtà come Wunderkammer e J.K. Place Roma.

Il menu è pensato per la condivisione con specialità come dim sum (cotti al vapore, fritti o al forno), bao bun, sashimi, yakitori, insalate, e main course di carne e pesce: dal Wagyu Ishiyaki all’Astice al Wasabi.

Oltre al menu à la carte, si può scegliere anche tra due percorsi degustazione (Harmony, da 55 euro a persona, e Imperial, da 80 euro a persona): entrambi abbondanti, prevedono piatti simbolo della cucina orientale come gyoza, dumpling, noodles e costolette di agnello alla coreana. 

Indirizzo: via Collina 23

Musica

Concerti ad agosto a Roma? All’Auditorium Parco della Musica, in occasione del Roma Summer Fest 2025, il 29 agosto toccherà agli Stereophonics e il 30 ai Franz Ferdinand, entrambi in cavea. I The Smashing Pumpkins saranno all’Ippodromo delle Capannelle venerdì 1° agosto per Rock in Roma; stessa data per il jazzista Raphael Gualazzi alla Casa del Jazz.

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Titanic – Un Viaggio nel Tempo al Forte! Trionfale Urban Factory

Forte! Trionfale Urban Factory ospita per la prima volta in Italia e in Europa Titanic – Un Viaggio nel Tempo, esperienza immersiva in realtà virtuale firmata Fever (già apprezzata a Los Angeles e Melbourne).

Grazie a visori all’avanguardia, i visitatori vivranno un viaggio straordinario di 45 minuti a bordo del celebre transatlantico: dalle profondità dell’Atlantico, dove giace il relitto, si risalirà al 1912, per salire virtualmente a bordo del Titanic prima del tragico naufragio.

L’esperienza consente di esplorare ambienti iconici come la sala macchine, la cabina privata, la scala monumentale e la sala da pranzo, interagendo con personaggi storici reali come il capitano Edward Smith e membri dell’equipaggio. Un percorso che unisce narrazione interattiva, ricostruzioni dettagliate e momenti simbolo della storia, come la collisione con l’iceberg.

Non solo intrattenimento: la mostra offre anche contenuti educativi, approfondendo la costruzione e il design della nave attraverso la tecnologia VR. Pensata per adulti e famiglie, l’esperienza combina storia e innovazione, regalando un viaggio emozionante e formativo tra passato e futuro.

Biglietti: a partire da 17 euro per gli adulti, 11 euro per i bambini

Orari: ad agosto, mercoledì, giovedì e venerdì 16:00-20:00; sabato e domenica 10:00-13:00 e 14:00-20:00

Indirizzo: via Trionfale 7400

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East and West: From Shanghai to Rome alla GNAMC

Fino al 14 settembre, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ospita "East and West: International Dialogue Exhibition – From Shanghai to Rome”, a cura di Gabriele Simongini e Zhang Xiaoling. L’iniziativa, promossa da istituzioni italiane e cinesi tra cui il Ministero della Cultura, la Shanghai Academy of Fine Arts e la Shanghai Artists Association, rappresenta un ponte artistico tra Oriente e Occidente.

In mostra oltre 70 opere di più di 40 artisti, in un confronto diretto tra la produzione artistica contemporanea cinese – con particolare attenzione alla scena di Shanghai – e i capolavori italiani del XX secolo. Grandi maestri come Balla, Modigliani, MorandiFontana, dialogano con artisti contemporanei cinesi e internazionali, tra cui Jiao Xiaojian, Tang Yongli, Ding Yi, Zeng Chenggang, Maurizio Cattelan e Rudolf Stingel.

Organizzata in tre sezioni tematiche — Riflessi dello Spazio-Tempo, Espansione del Pensiero e Generazione dell’Immaginario — l’esposizione riflette su identità, tradizione e modernità, affrontando temi come l’evoluzione dei linguaggi artistici, il rapporto tra tecnica e concetto, e la trasformazione dei paesaggi culturali.

L’incontro tra le opere storiche italiane e la vitalità dell’arte contemporanea cinese, tra calligrafia tradizionale e scenari futuristici, sculture realistiche e astrazioni digitali, offre al pubblico un’inedita occasione di dialogo interculturale. Come affermano i curatori, la mostra vuole superare confini geografici e culturali per affrontare le sfide della contemporaneità attraverso l’arte.

In un anno simbolico, tra i 700 anni dalla morte di Marco Polo e il 55° anniversario delle relazioni diplomatiche Italia-Cina, East and West diventa non solo un evento artistico, ma anche una piattaforma di scambio culturale profondo, capace di raccontare la complessità del nostro tempo.

Biglietti: intero 17 euro

Indirizzo: viale delle Belle Arti 131

La Proporzione Aurea allo spazio WeGil

Fino al 18 settembre, lo spazio WeGil ospita la mostra "La Proporzione Aurea", promossa dalla Fondazione Relazionésimo ETS. L’esposizione, a ingresso gratuito, propone un viaggio tra arte, scienza ed economia, esplorando la proporzione come principio universale che connette mondi apparentemente lontani.

In mostra opere inedite di artisti di generazioni diverse, tra cui Michelangelo Pistoletto, Erica Tamborini, Jacopo Gonzato, Angelo Bonello, Duccio Forzano, Matteo Riva e Ludovica Sitajolo. Le opere non si limitano a rappresentare concetti astratti, ma trasformano la proporzione in un’esperienza estetica, sensoriale e riflessiva.

Curata da un team interdisciplinare guidato da Ombretta Zulian, con la partecipazione di storici dell’arte, architetti e docenti universitari, la mostra trae ispirazione dalle intuizioni di Luca Pacioli e si spinge fino all’epoca dell’intelligenza artificiale, toccando temi di attualità e sostenibilità.

Indirizzo: Largo Ascianghi 5

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Dal Cuore Alle Mani: Dolce&Gabbana al Palazzo Esposizioni

Dopo il successo di Milano e Parigi, prosegue fino al 13 agosto la mostra "Dal Cuore Alle Mani: Dolce&Gabbana" al Palazzo delle Esposizioni in cui le creazioni di Domenico Dolce e Stefano Gabbana sono protagoniste di un viaggio tra moda, arte, memoria e identità italiana.

L’esposizione - promossa da Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, prodotta con IMG e curata da Florence Müller con scenografie di Agence Galuchat - presenta oltre 200 capi iconici dell’alta moda italiana. Con oltre 1.500 metri quadri di allestimento, la mostra è un racconto immersivo che attraversa arte, artigianato, folklore, musica, teatro e cinema, riflettendo la profonda connessione tra Dolce&Gabbana e la cultura italiana.

Biglietto intero: 15 euro

Indirizzo: via Nazionale 194

Poligala e Gelsomino

The Rome Edition

Anche ad agosto, The Rome EDITION ha in serbo un calendario ricco di appuntamenti esclusivi, tra cocktail d’autore e dj set. Per tutto il mese, gli ospiti possono lasciarsi conquistare da “Botanical Alchemy”, l’aperitivo ideato in collaborazione con Hendrick’s Gin e The Circle, servito nel Garden – l’incantevole cortile interno dell’hotel, trasformato in un rigoglioso rifugio verde grazie a oltre quattrocento piante. Protagonisti dell’esperienza: quattro cocktail unici accompagnati da un raffinato pairing botanico a base di foglie eduli e fiori freschi.

Salendo al The Roof, la terrazza all’ultimo piano con vista mozzafiato sulla città, ogni giorno è possibile assaporare una selezione di piatti alla griglia: dal pranzo a bordo piscina all’aperitivo al tramonto, fino alla cena sotto le stelle.

Ogni mercoledì di agosto continua inoltre l’appuntamento con i dj set, per serate all’insegna della musica. Inoltre, mercoledì 27 agosto, è in programma l’esclusiva degustazione di caviale firmata Caviar Giaveri, in abbinamento a Beluga Vodka.

Party Like it’s 1995 with Lush! 

Lush, brand di cosmetici fatti a mano, celebra il suo 30° compleanno invitando a mettere le mani in pasta e a divertirsi nello store di via del Corso: il 2 e 30 agosto, sarà infatti possibile realizzare la sua celebre “bomba da bagno” frizzante (plastic free) al profumo di arancia brasiliana e lime.

Il laboratorio gratuito, aperto a tutti fino ad esaurimento posti, sarà l’occasione per divertirsi e scoprire come nasce uno dei prodotti di punta realizzato rigorosamente a mano.

Indirizzo: via del Corso 21

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Cosa fare tra Natale e Capodanno? 8 attività originali per dire addio alla noia

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Non sapete cosa fare tra Natale e Capodanno? Ecco una guida pratica con tanti suggerimenti per rendere speciale questo periodo

Cosa fare tra Natale e Capodanno? I giorni che separano il 25 dicembre dall'ultimo giorno dell'anno sembrano sempre sospesi, un momento in cui non si sa bene come occupare il tempo. Ma perché sprecarli?

Questo periodo può trasformarsi in un’opportunità per rilassarvi, divertirvi e prepararvi al nuovo anno.

Se non avete idea di come sfruttare al meglio questi giorni, siamo qui per darvi qualche suggerimento originale e stimolante. Che siate in cerca di attività creative, momenti di self-care o spunti per socializzare, vi proponiamo alcune idee per rendere questo periodo indimenticabile.

**Capodanno: quali cambiamenti fare per iniziare l’anno al meglio**

Cosa fare tra Natale e Capodanno? Ecco i nostri consigli

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1. Organizzate un brunch (salutare) post-natalizio con gli amici

Dopo i pranzi e le cene abbondanti di Natale, un brunch con gli amici può essere l’occasione perfetta per ritrovarsi in modo informale e salutare.

Via libera a piatti leggeri ma gustosi come insalate colorate, avocado toast e smoothie. Potete anche aggiungere un tocco creativo proponendo bevande detox o tisane rigeneranti. È un modo piacevole per condividere del tempo con chi amate e smaltire le calorie in eccesso senza rinunciare al gusto.

2. Fate una maratona di film a tema

Se non sapete cosa fare tra Natale e Capodanno ma volete passare tutto il giorno in pigiamo, allora una maratona di film a tema è ciò che fa al caso vostro.

Potete scegliere i vostri classici natalizi preferiti o avventurarvi in una saga cinematografica che avete sempre rimandato. I giorni tra Natale e Capodanno sono ideali per abbandonarsi alla magia del grande schermo, magari con pop-corn alla mano e una coperta calda. 

3. Organizzate una gita fuori porta

Per chi ama la natura, questo è il momento perfetto per riscoprirla in una veste invernale. Organizzate una passeggiata nei boschi, una ciaspolata sulla neve o una semplice visita al parco più vicino a casa.

L’aria fresca e i paesaggi innevati sono rigeneranti e ideali per staccare la mente dai pensieri delle feste. E se siete fortunati a trovare una pista di pattinaggio sul ghiaccio sul vostro cammino, approfittatene per aggiungere un pizzico di divertimento.

4. Provate una nuova attività creativa

Avete mai desiderato dipingere, lavorare a maglia o creare gioielli? I giorni tra Natale e Capodanno sono perfetti per dedicarsi a un hobby creativo. Potete acquistare un kit fai-da-te o seguire un tutorial online per imparare qualcosa di nuovo.

Questa attività non solo vi aiuterà a tenere la mente occupata, ma potreste anche scoprire una passione nascosta che vi accompagnerà per il resto dell’anno.

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5. Dedicatevi al decluttering

Se vi state chiedendo cosa fare tra Natale e Capodanno per sentivi produttivi, il decluttering è un’ottima scelta. Sfruttate questo periodo per mettere ordine in casa: liberate armadi e cassetti dagli oggetti inutilizzati e donate ciò che non ti serve più.

È anche un’ottima scusa per creare spazio per i regali ricevuti a Natale e iniziare il nuovo anno con un ambiente più organizzato e sereno.

6. Create una tradizione tutta vostra

Chi dice che le tradizioni debbano essere tramandate? Potete crearne una tutta vostra per rendere questi giorni unici e indimenticabili.

Potrebbe essere un appuntamento fisso con un libro speciale, una cena a tema con la famiglia o un pomeriggio dedicato a scrivere lettere di gratitudine. Creare una nuova tradizione, qualsiasi essa sia, non solo arricchirà il vostro periodo di feste, ma vi regalerà anche quel qualcosa in più da aspettare ogni anno.

7. Regalatevi una giornata di relax e self-care

Dopo le corse frenetiche per i regali dell'ultimo minuto e le infinite cene natalizie, meritate un po’ di relax. Dedicate una giornata al self-care: un bagno caldo con candele, una maschera per il viso e un libro rilassante possono fare miracoli.

Potete anche concedervi un massaggio o una sessione di yoga per riequilibrare corpo e mente. In questo modo, ricarichere le energie per affrontare con slancio l’arrivo del nuovo anno.

8. Pianificate l'anno nuovo

Se non sapete cosa fare tra Natale e Capodanno, potete usare questi giorni per riflettere sull’anno che si sta chiudendo e pianificare il prossimo.

Scrivete una lista di obiettivi personali e professionali, i viaggi che volete fare e le esperienze che volete vivere. Questo semplice esercizio vi darà un senso di direzione e motivazione per iniziare l’anno con il piede giusto.

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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

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La preferenza tra pandoro e panettone dice molto del nostro rapporto con semplicità, complessità e cambiamento: cosa dice la psicologia

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone? 

Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.

Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.

Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.

Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.

**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**

Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta 

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pandoro o panettone

Se siete team pandoro

Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.

Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.

Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.

È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.

Se siete team panettone

Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.

Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.

Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.

Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.

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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

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Molti comportamenti che consideriamo normali possono attivare ansia e stress continuo: ecco cosa accade al nostro sistema nervoso

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.

Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso. 

Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.

Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.

**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**

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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso

Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.

Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.

A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.

Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.

Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.

Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali

Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.

Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.

Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.

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Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia

La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.

Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.

Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.

Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.

Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.

Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.

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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

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Una guida pratica per capire come impacchettare i regali di Natale in modo ordinato, elegante e senza stress inutile

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.

Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.

La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.

Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.

**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**

Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo

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1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)

Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.

La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.

Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.

2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)

Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.

Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.

Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.

3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)

Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.

Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.

Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.

4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo

L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata. 

Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.

Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.