Cosa fare a Roma: mostre, eventi e appuntamenti di Maggio

Cosa fare a Roma a Maggio? Ci sono tantissimi eventi da non mancare.
Un’agenda aggiornata con tutte le iniziative più interessanti organizzate nella Capitale e dintorni, dall’enogastronomia all’arte, dal teatro allo sport, dai festival alla cultura.
Sempre con un occhio alle nuove aperture, per restare aggiornati sulle ultime novità.
Vi raccontiamo tutto, di seguito i dettagli.
Cosa fare a Roma a maggio
(Continua sotto la foto)
Mario Giacomelli a Palazzo delle Esposizioni
In occasione del centenario dalla nascita di Mario Giacomelli, l'Archivio Mario Giacomelli ha promosso una serie di iniziative volte a celebrare l'eredità artistica di uno dei più grandi maestri della fotografia italiana. Il cuore delle celebrazioni sarà un importante progetto espositivo che si svolgerà simultaneamente a Roma, a Palazzo delle Esposizioni, e a Milano, a Palazzo Reale.
Nella Capitale, il focus di Mario Giacomelli. Il fotografo e l’artista (dal 20 maggio) sarà sulle relazioni tra l'opera di Giacomelli e le arti visive contemporanee: i lavori di Afro Basaldella, Roger Ballen, Alberto Burri, Enzo Cucchi, Jannis Kounellis saranno in dialogo con la poetica e la visione del fotografo.
Biglietto: intero 12,50 euro
Indirizzo: via Nazionale 194
Munch a Palazzo Bonaparte
C’è tempo tutto maggio per assistere a Palazzo Bonaparte alla mostra Munch - Il grido interiore, con 100 opere provenienti dal Munch Museum di Oslo tra cui i capolavori più noti del pittore norvegese come Despire, Malinconia, Danza sulla Spiaggia, Le ragazze sul ponte, La morte di Marat, Notte Stellata e una delle versioni de L’Urlo.
La più grande retrospettiva dedicata a uno dei maggiori protagonisti del Novecento mai realizzata sino ad oggi in Italia (prodotta e organizzata da Arthemisia, a cura di Patricia G. Berman) sarà nella Capitale – a oltre 20 anni dall’ultima volta – fino al 2 giugno.
Biglietto intero: a partire da 19,50 euro
Indirizzo: piazza Venezia 5
Zuma Rome
Sono passati nove anni – da poco è stato festeggiato l’anniversario con uno speciale evento in collaborazione con Dom Pérignon – da quando Zuma ha debuttato in Italia, a Roma. E ancora oggi, dall’alto di Palazzo Fendi, la vista da Zuma Rome sul centro storico della Città Eterna resta una delle più incantevoli. Ma non è solo il panorama a sorprendere ogni volta.
La cucina del celebre brand fusion fondato a Londra da Rainer Becker si conferma come un’esperienza imperdibile per chiunque ami i sapori del Giappone. Il menu offre una raffinata selezione di proposte pensate per essere condivise ispirandosi ai tradizionali izakaya – locali informali (quasi una versione nipponica delle nostre osterie) dove ci si ritrova dopo il lavoro per bere e mangiare – reinterpretate in chiave contemporanea in un’ambiente curato e di design.
Immancabili quindi i classici yakitori (spiedini di pollo), oltre che piatti di carne, pesce e verdure cotti sulla tipica griglia a carbone giapponese. E visto che in Giappone quello del robatayaki – un metodo di cottura che assomiglia al barbecue – è un vero e proprio rito conviviale, da Zuma Rome non poteva mancare una zona del ristorante con la Robata grill a vista dove poter assistere alla preparazione delle pietanze. Come per esempio l’ottimo e pregiatissimo manzo wagyu (imperdibile per gli amanti del genere).
Dal Sushi Bar arrivano invece nigiri, maki e sashimi in tantissime varietà mentre dalla cucina principale (sì, sono ben tre le cucine da Zuma Rome) tutti gli altri piatti in carta firmati dall’head chef Andrea Tombion. E nel weekend è servito anche il brunch.
Ad accompagnare il tutto una ricercata drink list a cura dall’head barman Gian Marco Berardini, tra cocktail – come il Rikka Tonic e il Japanese Paloma – e pregiati sakè. Mai come in primavera il rooftop, che si trasforma in Lounge bar con dj set, diventa la location perfetta per un aperitivo dal panorama unico: la meraviglia di Roma al tramonto.
E dopo la Capitale, Porto Cervo e Capri, dal prossimo inverno Zuma arriverà anche sulle Dolomiti: a Cortina d’Ampezzo.
Indirizzo: via della Fontanella di Borghese 48
Brunch a Palazzo Ripetta
Con la bella stagione a Palazzo Ripetta – hotel 5 stelle ospitato in un edificio del 1600 tra piazza del Popolo e piazza di Spagna – ha riaperto il rooftop Etere ed è partita la nuova programmazione del brunch della domenica.
La terrazza sarà aperta ogni sera dalle 18.00 a mezzanotte: si comincia dall’aperitivo – dove si può scegliere tra una varietà di mocktails, proposte signature a base prosecco o Champagne e una cantina di oltre 200 etichette – per poi proseguire con il menu curato dall’executive chef Christian Spalvieri. Protagonista è la cucina mediterranea e regionale, con reinterpretazioni della tradizione ma con un tocco contemporaneo.
Il brunch di Palazzo Ripetta torna invece con una nuova proposta, Cucine dal Mondo, ogni domenica, nel giardino di Piazzetta Ripetta. In programma prossimamente: i sapori dell’Asia (fino al 4 maggio), un menu dedicato alla Festa della Mamma (11 maggio) e un viaggio nel Mediterraneo (18 e 25 maggio).
Indirizzo: via di Ripetta 231
Quartiere Vino Pigneto
Dopo il grande successo della prima edizione, sabato 10 maggio torna Quartiere Vino Pigneto: evento dedicato al vino naturale a cura di SO2 – enoteca e società di distribuzione di vini naturali italiani ed europei – e di Vini Selvaggi, Fiera Indipendente di Vini Naturali.
Per l’occasione si potranno incontrare cinquanta vignaioli provenienti da Italia, Francia, Spagna e Slovenia che offriranno l’assaggio di oltre 400 etichette prodotte secondo i principi dell’agricoltura biologica e biodinamica.
Un’iniziativa che unisce enogastronomia, arte e cultura per valorizzare una delle zone più dinamiche di Roma: tra le novità di quest’anno, le passeggiate (gratuite) guidate da due storici che accompagneranno i visitatori alla scoperta delle vecchie osterie del Pigneto, raccontando aneddoti e curiosità legati a personaggi noti che le hanno frequentate, come Pier Paolo Pasolini.
Biglietto: intero 20 euro
Orario: dalle 13.00 alle 20.00
Era di Maggio all’Orto Botanico
Il 10 e l’11 maggio torna Era di Maggio all’Orto Botanico: la kermesse, organizzata da Sens Eventi, animerà per il quinto anno il meraviglioso giardino trasteverino con due giornate ricche di appuntamenti per tutta la famiglia.
L’edizione 2025 sarà un viaggio alla scoperta della vita di alcune donne straordinarie che, nel corso dei secoli, hanno ottenuto importanti traguardi in diversi ambiti.
Per esempio, grazie alla collaborazione con l’Accademia Nazionale dei Lincei, sarà possibile conoscere Luisa Scotto Corsini e visitare un’ala (generalmente chiusa al pubblico) dell’adiacente Palazzo Corsini.
Non mancheranno poi le tradizionali visite guidate – anche in lingua inglese, una novità – per conoscere la varietà di specie presenti nel giardino e il Giardino Giapponese. In programma anche tanti laboratori per adulti e bambini.
Orari: dalle 9 alle 18.30
Indirizzo: largo Cristina di Svezia 23
Biglietti: intero 12 euro, gratuito per i bambini fino a 8 anni
Internazionali di Tennis
Fino al 18 maggio Roma ospiterà i più grandi campioni di tennis, da Jannik Sinner a Carlos Alcaraz, pronti a sfidarsi sulla terra rossa del Foro Italico: gli Internazionali BNL d'Italia, all’82esima edizione, vedono il ritorno in campo del numero 1 al mondo del ranking ATP dopo tre mesi di stop.
Il calendario completo, con orari e sessioni per ciascun campo, è disponibile sul sito ufficiale del torneo.
E anche quest’anno non mancherà la St-Germain Riviera Club, una terrazza esclusiva dove godersi aperitivi con vista sullo Stadio Pietrangeli tra un match e l’altro.
Da non perdere il St-Germain Hugo, drink che unisce le note floreali del liquore di sambuco alla vivacità del prosecco con un tocco di freschezza dato dalla menta e dal lime. Non mancherà poi una proposta food firmata da Maio Restaurant & Rooftop che, per celebrare questa collaborazione, ospiterà nel rooftop della Rinascente di Via del Tritone, l’iconico aperitivo con l’Hero Cocktail St-Germain Hugo.
Rimasti senza biglietto? Provate a tentare la fortuna partecipando a un concorso indetto dal brand artigianale ∆∆francese.
Indirizzo: viale dei Gladiatori 31
Wings For Life World Run
Domenica 4 maggio si correrà l’edizione 2025 della Wings For Life World Run, il più grande evento benefico di corsa al mondo che, dal 2014, raccoglie fondi a favore della ricerca scientifica per la lotta alle lesioni del midollo spinale.
L’intero ricavato dalle quote d’iscrizione e dalle donazioni verrà destinato alla causa. Grazie a questa manifestazione podistica, ad oggi, sono stati raccolti 51,93 milioni di euro.
La Wings For Life World Run del 4 maggio avrà un format unico: i corridori di tutte le località nel mondo partiranno simultaneamente (in Italia lo start è alle 13:00) senza una distanza prestabilita da percorrere.
Grazie all’app Wings for Life World Run (disponibile per IOS e Android) tutti però saranno parte di un’unica grande iniziativa globale per una buona causa, in cui faranno il loro debutto anche il medagliato olimpico nel salto con l’asta Armand ‘Mondo’ Duplantis e l’allenatore di calcio Jürgen Klopp.
Cats al Teatro Sistina
Dall’8 maggio torna al Sistina uno dei musical più famosi della storia del teatro: Cats, grande produzione firmata dal regista Massimo Romeo Piparo. Con musiche di Sir Andrew Lloyd Webber e testi del Premio Nobel T.S. Eliot, lo spettacolo è ambientato a Roma, in una ipotetica e futuristica “discarica” di opere d’arte, di reperti archeologici, con il Colosseo sullo sfondo.
A 40 anni dal suo debutto a Broadway (1982) – dove ha fatto registrare fino al 2006 il record mondiale di repliche consecutive – il Cats di Piparo ha un grande cast di artisti e l’Orchestra dal vivo diretta dal maestro Emanuele Friello. Musica e danza, ma anche illusionismo e magia con gli effetti speciali affidati al gatto-mago Mr.Mistoffelees.
Biglietto: intero da 30 euro
Indirizzo: via Sistina 129
The Wall al Teatro Olimpico
I Pink Floyd Legend tornano con un evento unico: la messa in scena integrale di The Wall – il celebre concept album dei Pink Floyd – dal 7 all’11 maggio al Teatro Olimpico.
Lo spettacolo sarà una vera e propria opera rock dal vivo, che unirà musica, teatro e immagini. Sul palco prenderà vita la costruzione in tempo reale del leggendario muro, elemento centrale della narrazione dell’opera, che sarà eretto e abbattuto nel corso della performance, riproducendo fedelmente lo storico spettacolo dei Pink Floyd.
A rendere ancora più immersivo l’evento contribuiranno performer, proiezioni, video mapping e straordinari effetti visivi, creando un’esperienza multisensoriale di grande impatto.
Biglietti a partire da 29 euro
Indirizzo: piazza Gentile da Fabriano 17
Fino all’ultima ombra al Teatro Ghione
Al Teatro Ghione, domenica 11 maggio alle 17.30, andrà in scena lo spettacolo Fino all’ultima ombra, scritto e diretto dall’attrice, psicopedagogista e docente di scuola primaria Olivia Cordsen.
Protagonisti saranno proprio i bambini della sua classe, secondo un metodo d’insegnamento – ideato da Cordsen stessa – che unisce il rigore della scuola al respiro ampio del teatro: sul banco non solo i libri, ma anche condivisione, gioco dei ruoli, drammatizzazione, mirroring emozionale. In questo spazio educativo, ogni lezione è un piccolo atto di apertura, un invito a conoscersi meglio attraverso l’altro.
I Giullari del vento sono la prima compagnia composta da giovani attori di 11 anni, che non seguono un copione tradizionale, ma che ogni volta, attraverso il loro sentire, scelgono e adattano il testo in tempo reale. La loro forza è nel sapersi reinventare, nell'improvvisare e nell'esprimere sé stessi attraverso il teatro, senza le rigide strutture di un testo prestabilito.
«Il mio obiettivo non è solo trasmettere contenuti», racconta la regista. «È dare ai bambini strumenti per stare al mondo, per relazionarsi, per sentirsi. Ogni scena che facciamo insieme è un riflesso di quello che vivono dentro».
Un progetto – in cui arte e pedagogia si intrecciano – che continua da anni con un cuore pulsante sempre ben saldo: l’ascolto profondo e la fiducia reciproca.
In un’epoca in cui la scuola rischia di diventare una sequenza di compiti e sedute silenziose, l’aula di Olivia Cordsen ci ricorda che educare è, prima di tutto, un atto creativo e relazionale.
Biglietto: intero 15 euro
Indirizzo: via delle Fornaci 37
Festival diffuso Immagina
Da giovedì 8 fino a domenica 11 maggio torna Immagina - il Festival Internazionale del Teatro di Figura - giunto alla sua quinta edizione.
Un appuntamento diffuso che coinvolgerà l’intera città, grazie alla collaborazione dei Teatri in Comune – Teatro Biblioteca Quarticciolo, Teatro Villa Pamphilj, Teatro Tor Bella Monaca e Teatro del Lido di Ostia – insieme al MUCIV-Museo delle Civiltà con l’ICPI-Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, due istituzioni del Ministero della Cultura (MIC), al Teatro Verde e allo Spazio Rossellini, Polo Culturale Multidisciplinare della Regione Lazio.
Saranno quattro giorni dedicati interamente all’immaginazione e alla creatività, con un ricco programma di spettacoli, laboratori, mostre e incontri: 20 artisti, provenienti da Italia, Francia, Spagna, Polonia, Ucraina e Danimarca, porteranno in scena 10 spettacoli con 28 repliche, insieme a 5 laboratori, 4 incontri e 5 mostre, in un festival che attraversa i linguaggi più innovativi e poetici del teatro di figura.
Biglietto intero: 7 euro
Musica
Concerti nel mese di maggio a Roma? Saranno cinque le date di Jovanotti – 1, 2, 24, 25 e 27 maggio – al Palazzetto dello Sport; qui anche Mahmood martedì 20 maggio.
E domenica 18 maggio, alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica, sarà tempo di musica deep e afro house con il dj e produttore sudafricano Black Coffee: un evento imperdibile per gli amanti della musica elettronica.
Bloom al The St. Regis Rome
Con l’arrivo della bella stagione The St. Regis Rome, annuncia nuove collaborazioni e un calendario ricco di appuntamenti. Assieme a EDIT Napoli - la fiera internazionale dedicata al design editoriale e d’autore - l'hotel, abbraccia la primavera con Bloom: progetto che celebra il risveglio della natura attraverso un poetico sciame di farfalle realizzate in seta e stoffa dipinte a mano.
Domenica 11 maggio, in occasione della Festa della Mamma, The St. Regis Rome ospiterà il primo workshop insieme a EDIT Napoli: a partire dalle 12 si realizzeranno fiori di cartapesta come quelli che attualmente decorano le aree comuni dell'albergo. A seguire, dalle 13 in poi, il classico brunch domenicale al Lumen, con le creazioni dolci e salate dell’executive chef Francesco Donatelli.
Proseguono anche gli appuntamenti con lo swing della St. Regis Rome Orchestra, guidata e diretta da Diego Buongiorno (10 musicisti e 3 vocalists, tra cui Gabrio Gentilini): prossima data in calendario il 14 maggio.
Tornano anche i Lumen Talk: giovedì 8 maggio sarà la volta di “Roma è vincente”. Aperto al pubblico (inizio alle ore 19.00), all'evento interverranno, tra i vari ospiti, anche Matteo Berrettini e Daniele De Rossi.
Indirizzo: via Vittorio Emanuele Orlando 3
Roma Bar Show
Al Palazzo dei Congressi dell’Eur, il 26 e il 27 maggio torna il Roma Bar Show (alla quinta edizione): evento internazionale con protagonista l’industria del beverage e della mixology.
Oltre visitare le aree espositive dedicate alla spirit industry, conoscere i brand e i loro prodotti, come ogni anno Roma Bar Show offrirà ai visitatori l’opportunità di incontrare nomi illustri e speaker di fama internazionale che, dall’Asia agli Stati Uniti passando per l’Europa arricchiranno il palinsesto dell’Educational Program di RBS2025.
Conferenze, masterclass, workshops, laboratori di ricerca sulle tecniche più innovative saranno il centro della manifestazione, un viaggio alla ricerca della perfezione, dell'eccellenza e della sperimentazione.
Orari: 26 maggio 10-19; 27 maggio 11-19
Indirizzo: piazza J. Kennedy 1
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Cosa fare tra Natale e Capodanno? 8 attività originali per dire addio alla noia

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1. Organizzate un brunch (salutare) post-natalizio con gli amici
Dopo i pranzi e le cene abbondanti di Natale, un brunch con gli amici può essere l’occasione perfetta per ritrovarsi in modo informale e salutare.
Via libera a piatti leggeri ma gustosi come insalate colorate, avocado toast e smoothie. Potete anche aggiungere un tocco creativo proponendo bevande detox o tisane rigeneranti. È un modo piacevole per condividere del tempo con chi amate e smaltire le calorie in eccesso senza rinunciare al gusto.
2. Fate una maratona di film a tema
Se non sapete cosa fare tra Natale e Capodanno ma volete passare tutto il giorno in pigiamo, allora una maratona di film a tema è ciò che fa al caso vostro.
Potete scegliere i vostri classici natalizi preferiti o avventurarvi in una saga cinematografica che avete sempre rimandato. I giorni tra Natale e Capodanno sono ideali per abbandonarsi alla magia del grande schermo, magari con pop-corn alla mano e una coperta calda.
3. Organizzate una gita fuori porta
Per chi ama la natura, questo è il momento perfetto per riscoprirla in una veste invernale. Organizzate una passeggiata nei boschi, una ciaspolata sulla neve o una semplice visita al parco più vicino a casa.
L’aria fresca e i paesaggi innevati sono rigeneranti e ideali per staccare la mente dai pensieri delle feste. E se siete fortunati a trovare una pista di pattinaggio sul ghiaccio sul vostro cammino, approfittatene per aggiungere un pizzico di divertimento.
4. Provate una nuova attività creativa
Avete mai desiderato dipingere, lavorare a maglia o creare gioielli? I giorni tra Natale e Capodanno sono perfetti per dedicarsi a un hobby creativo. Potete acquistare un kit fai-da-te o seguire un tutorial online per imparare qualcosa di nuovo.
Questa attività non solo vi aiuterà a tenere la mente occupata, ma potreste anche scoprire una passione nascosta che vi accompagnerà per il resto dell’anno.
5. Dedicatevi al decluttering
Se vi state chiedendo cosa fare tra Natale e Capodanno per sentivi produttivi, il decluttering è un’ottima scelta. Sfruttate questo periodo per mettere ordine in casa: liberate armadi e cassetti dagli oggetti inutilizzati e donate ciò che non ti serve più.
È anche un’ottima scusa per creare spazio per i regali ricevuti a Natale e iniziare il nuovo anno con un ambiente più organizzato e sereno.
6. Create una tradizione tutta vostra
Chi dice che le tradizioni debbano essere tramandate? Potete crearne una tutta vostra per rendere questi giorni unici e indimenticabili.
Potrebbe essere un appuntamento fisso con un libro speciale, una cena a tema con la famiglia o un pomeriggio dedicato a scrivere lettere di gratitudine. Creare una nuova tradizione, qualsiasi essa sia, non solo arricchirà il vostro periodo di feste, ma vi regalerà anche quel qualcosa in più da aspettare ogni anno.
7. Regalatevi una giornata di relax e self-care
Dopo le corse frenetiche per i regali dell'ultimo minuto e le infinite cene natalizie, meritate un po’ di relax. Dedicate una giornata al self-care: un bagno caldo con candele, una maschera per il viso e un libro rilassante possono fare miracoli.
Potete anche concedervi un massaggio o una sessione di yoga per riequilibrare corpo e mente. In questo modo, ricarichere le energie per affrontare con slancio l’arrivo del nuovo anno.
8. Pianificate l'anno nuovo
Se non sapete cosa fare tra Natale e Capodanno, potete usare questi giorni per riflettere sull’anno che si sta chiudendo e pianificare il prossimo.
Scrivete una lista di obiettivi personali e professionali, i viaggi che volete fare e le esperienze che volete vivere. Questo semplice esercizio vi darà un senso di direzione e motivazione per iniziare l’anno con il piede giusto.
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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone?
Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.
Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.
Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.
Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.
**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**
Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta
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Se siete team pandoro
Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.
Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.
Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.
È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.
Se siete team panettone
Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.
Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.
Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.
Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.
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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.
Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso.
Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.
Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.
**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**
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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso
Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.
Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.
A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.
Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.
Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.
Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali
Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.
Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.
Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.
Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia
La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.
Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.
Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.
Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.
Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.
Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.
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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.
Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.
La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.
Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.
**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**
Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo
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1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)
Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.
La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.
Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.
2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)
Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.
Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.
Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.
3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)
Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.
Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.
Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.
4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo
L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata.
Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.
Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.
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